𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝑳𝒐𝒗𝒆 {Bakudeku}

capitolo 12

I due giovani si ritrovarono avvolti da un'imbarazzante silenzio quando uscirono dalla vasca. Presero ad asciugarsi, mantenendo le distanze tramite il letto e fugaci sguardi volarono tra loro.

<Indossa questo. > disse il ricciolino, avanzando un tessuto scuro ma pregiato. Katsuki lo prese, e le loro dita calde si sfiorarono, ascoltandolo e si avvolse attorno alla vita l'indumento a coprire l'intimità senza alzare lo sguardo da terra ed il petto scolpito restò nudo. Entrambi si ritrovarono fortemente imbarazzati quando, uscendo dall'acqua ormai fredda, le loro intimità erano più che sveglie e indubbiamente li sguardi scesero sul corpo dell'altro.

Per poco Izuku non si strozzò con il suo stesso respiro e prese a balbettare delle scuse mentre il suo viso si arrossava. Stava cambiando, stare vicino al maggiore lo mandava in confusione e sia l'anima che il corpo si agitavano fuori dal suo controllo.

Finendo di allacciarsi i sandali in cuoio, un leggero picchiettare alla porta richiamò entrambi e fu Izuku a dire un "avanti" borbottato. Inko, avvolta nella sua toga di un verde scuro e la chioma raccolta elegantemente, entrò nella stanza con un sorriso gentile, facendo sussultare il figlio.

Perché Izuku non sapeva che Katsuki e sua madre avevano avuto già modo di vedersi, di parlarsi.

<Madre, ecco io...--> la donna ridacchiò davanti al tentativo del figlio di articolare una frase di senso compiuto e si avvicinò al biondo tranquillo, facendogli segno di abbassare il capo dove portò le dita ad aggiustare i suoi capelli ancora umidi e resi morbidi dai pregiati oli della vasca. Izuku restò sorpreso dalla loro leggerezza e dalla tranquillità che mostravano l'uno in presenza dell'altra. <V-voi, come... >

<Oh tesoro, > Inko ridacchiò ancora, lasciando il biondo con un'ultima carezza sul volto e si avvicinò a lui, aggiustando il tessuto della toga chiara che gli ricopriva il petto. Il suo bambino era un tale sbadato. <Sai che non puoi nascondermi niente... Però mi aspetto ancora delle spiegazioni. > il suo tono dolce ed il sorriso scemarono, lasciando posto alla serietà e puntò i suoi smeraldi in quelli del figlio, che deglutì preso alla sprovvista.

<È-è complicato madre... >

Inko sospirò, portando entrambe le mani sul viso lentigginoso del ricciolino e tornò a sorridere, ma con malinconia. <Come siete grandi, siete cresciuti così in fretta... > invitò anche Katsuki ad avvicinarsi e riluttante lo fece, spalleggiando il minore e lasciò che accarezzasse con tocco materno il suo viso.

Una lacrima solitaria rigò il viso di Inko e rapida l'asciugò. <Ero... Ero venuta per portarvi queste. > avanzò verso i due delle maschere decorate con oro e piccole gemme, che entrambi non avevano notato prima. < I padroni di casa hanno predisposto questa "sorpresa" per la festa di stasera. Ne ero all'oscuro anch'io. > e detto ciò, li lasciò nella confusione, tornando dal marito con la premessa di rivederli da lì a poche ore.

<Tks.> grugnì Katsuki, silenzioso fino a quel momento ed osservò la maschera infastidito.

<Come... Cosa dovrei farci con questa..? > voltò lo sguardo sul verdino, ancora confuso davanti quel piccolo pezzo che avrebbe dovuto indossare e buttò la propria sul letto. <Voi dannati nobili siete delle palle al piede. > gliela sfilò dalle mani, portandosi alle sue spalle e legando i laccetti dietro la nuca con attenzione.

Avvertire il tocco di Katsuki alle sue spalle, sfiorare la sua pelle del collo, gli procurò dei brividi lungo la schiena. Il cuore gli doleva in petto per quanto forte stesse battendo e si ritrovò a deglutire più volte a vuoto.

Vide ancora il suo sgomento, dietro quelle iridi verdi celate dal decoro e ghignò. <È la tua prima festa in maschera allora. >

<Smettila... > colpì piano il suo petto infastidito e Katsuki lo bloccò per il polso, tenendolo stretto contro, e diminuì la distanza tra i loro visi notando come quello del minore prendesse colore. <Affatto, è divertente vederti in difficoltà Deku. >