Katsuki venne condotto in una villa fuori citta circondata da estesi prati e ulivi, la domus di quel ragazzino dai riccioli di un verde scuro che tanto gli erano familiari. Venne privato degli stracci che servivano a coprirgli l'intimità, lavato con oli profumati e gli vennero dati dei nuovi indumenti che coprissero dalla vita in giù fino al ginocchio oltre dei sandali in cuoio scuro. La pelle del suo torace esponeva il suo fisico asciutto e due braccia muscolose.
Le ancelle che si erano occupate di renderlo presentabile avevano lasciato che il suo collo e i suoi polsi rimanessero fasciati da un collare e delle manette, per evitare spiacevoli incidenti, seppur per Katsuki non gli passò nemmeno per l'anticamera del cervello.
In un primo momento venne condotto da due guardie, a servizio della famiglia, in un piccolo studio il cui proprietario era quel vecchietto che aveva pagato lo schiavista poche ore prima e mentre camminava il tintinnio delle catene era l'unico rumore che riecheggiava nei corridoi insieme ai passi delle guardie.
Seduto dietro una scrivania di legno pregiato e marmo, stava il vecchietto con il capo chino su delle pergamene e scriveva qualcosa sopra. Non alzò lo sguardo quando le guardie comunicarono il loro arrivo e lo lasciarono solo, in piedi e con le mani congiunte, davanti a lui. <Quante lingue conosci? >
<Due.>
Lasciò che lo stiletto imbevuto di inchiostro scivolasse sul marmo ed alzò gli occhi contornati da ruche. <Sai scrivere e leggere? > chiese ed il biondo annuì. <Bene, una seccatura in meno. > prese un sospiro, riordinando da parte le pergamene. <Il giovane Dominus Izuku ha scelto te ed il tuo dovere sarà tenergli compagnia. Oltre i suoi testi, non ha molti amici e dato che sembri avere un minimo di istruzione non occorre perdere tempo per le basi. Anche se... > con un piccolo balzo, scese dalla sedia reggendosi al suo bastone di un legno lucido e raggirò il tavolo.
Il biondo sentì la punta del legno tracciargli i polpacci fino alle cosce muscolose e arrivare fino agli addominali. <Dal tuo fisico deduco tu sia un gladiatore... E potresti diventare un ottimo acquisto per il nostro Collegio. Seguimi, schiavo. >
Quella parola gli fece repulsione come sempre, ma non poté contestare. Nei suoi primi anni da schiavo, quando i castighi erano quotidiani per lui, aveva ben imparato ad essere docile nascondendo le proprie emozioni. Varie volte tentò la fuga e sempre fallendo e perciò l'unico modo per lui di sfogare la rabbia repressa, era lottando sulle sabbie.
<Non alzare lo sguardo se non ti viene richiesto. Non parlare se non ti viene concesso e non pensar nemmeno di provare ad alzare un solo dito sul giovane Dominus. Anche se penso tu sappia già come comportarti. > gli venne detto, prima che il vecchietto aprisse una pesante porta laccata di un legno scuro su cui spiccavano incisioni dai motivi astratti.
Quella che riconobbe essere una camera privata, nella sua regolare grandezza tale da ospitare un letto stile impero ricolmo di cuscini e lenzuola candite, accoglieva su essi la figura stesa di quel ragazzino dai riccioli verdi. Dopo un lieve cenno al padrone, il vecchietto uscì lasciando che Katsuki rimanesse da solo con lui, che non alzò lo sguardo assorto dalla curiosità dal testo che reggeva.
Il biondo, scocciato per come lo stesse ignorando, grugnì un colpo di tosse e ne richiamò finalmente l'attenzione. Lui se ne fotteva delle "regole" e vide due magnifici smeraldi curiosi e circondati da piccole costellazioni sul viso, ovvero delle lentiggini.
<Qual è il tuo nome? > più che una domanda, il suo tono espresse più una pretesa, un obbligo a cui rispondere seppur la sua voce melodiosa avesse un timbro leggero rispetto agli adolescenti romani. <Katsuki.> rispose, con la fierezza che gli si dipinse sui lineamenti affilati del viso.
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𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝑳𝒐𝒗𝒆 {Bakudeku}
Fiksi PenggemarIzuku Midoriya, cresciuto e plasmato dalla rigida società in cui si ritrova catapultato fin dalla tenera età, dovrà fare i conti con il proprio passato che irromperà nella sua vita sotto forma di un irruento ragazzo dai capelli biondi. Deku e Kacch...