capitolo 66

202 18 0
                                    

<Mi rode doverti dare ragione, ma è così. Non possiamo più rimandare. > con un sospiro, il celestino espresse quelle parole ricorrendo a tutto il proprio autocontrollo per non cedere a nessun sentimento negativo. <Se Roma ha intenzione di muoversi è tempo anche per noi di farlo. L'attesa è terminata. >

<Ma Tomura, non tutti sono in grado di reggere un altro scontro. Molti dei nostri non sono pronti alla guerra! > era raro per loro udire il tono desolato con cui parlò Himiko. Era sempre lei che risollevava il morale sprizzando allegria da tutti i pori.

E lui non poté che concordare con lei, annuendo portandosi un dito alle labbra screpolate, torturando l'unghia fino a spezzarla mentre rifletteva. Tutto ciò sotto lo sguardo vigile dei compagni capogruppi. <Hai ragione Himiko, rimaniamo lo stesso in svantaggio numerico e siamo impreparati. Ma dobbiamo tentare. >

Avvolto nel suo silenzio, con un dito sulle labbra pressate tra loro ed intento a riflettere, Hawks pensava a tutte le loro carte a disposizione che potevano usare. Il suo carattere giocoso era stato eclissato dalla razionalità mentre serio parlò a tutti i pochi presenti nella stanza. <Potremmo radunare i pochi ribelli nascosti nei vari villaggi dalla nostra parte, potremmo tentare no? >

Il boss gli annuì. <Avevo già preso in considerazione quest'idea. Hai campo libero per richiamare tutti Hawks. > asserì e poi, voltandosi verso Dabi rimasto silenziosamente in disparte poggiato ad un muro, gli ordinò di supervisionare gli allenamenti e preparare al meglio tutti per lo scontro.<Mirko verrà con te ad aiutarti, in due saprete muovervi al meglio. >

<D'accordo d'accordo, Coniglietta, andiamo. > intimò alla compagna di seguirlo e, prima di lasciare la stanza, rivolse un saluto con un cenno della mano ai due amanti, venendo ricambiato e si dileguò seguito da Mirko.

<Himiko ed Izuku, voi due invece vi occuperete degli allenamenti con arco e coltelli. Dovete preparare una squadra d'assalto che sappia colpire a lunghi raggi d'azione e rimanere nascosti. > i due annuirono decisi, rivolgendosi occhiate complici prima di darsi il cinque. Tomura si rivolse poi ai due gemelli, trovando ancora inquietante come quei due fossero identici in tutto, persino l'espressione seria e lievemente rabbiosa. <Voi due vi allenerete con me. Dobbiamo perfezionare il vostro stile di combattimento doppio per come mi avevate detto. >

°-°-°~~~°-°-°

Keigo emise un rumoroso gemito, staccandosi momentaneamente da Akemi, ma solo per tornare giù e darci dentro con ancora più impeto torturando i suoi capezzoli. Touya perse il ritmo su di lui e boccheggiò a vuoto mentre veniva pervaso da scariche elettriche dalla testa ai piedi, e non riuscì a trattenere l'orgasmo un solo minuto di più. Inarcò la schiena e si svuotò con un gemito inarticolato, Keigo ancora attaccato al suo uccello e intento a succhiare il petto di Akemi come se volesse prosciugarlo. 

Non appena le nebbie dell'estasi riuscirono a dissiparsi quel minimo necessario a riprendere lucidità mentale, Keigo riprese in bocca il bottoncini di carne della bionda e si impegnò al massimo per offrirgli del piacere degno di quel nome, prendendo a torturarle anche l'intimità con i polpastrelli strappandole dei gemiti. 

Sentì Akemi dare dei leggeri colpetti di bacino cercando un contatto maggiore, e dopo poche altre carezze la sentì raggiungere l'orgasmo con un gemito di pura soddisfazione.

La bionda tentò di riprendere a respirare correttamente, poi aspettò che entrambi gli amanti si spostassero da lei e infine rilassò le spalle contro le coperte con un sospiro. Touya tirò un sorriso sornione e si posizionò tra le sue gambe aperte, allungandosi a leccargli il labbro superiore.

<È stato troppo intenso per te, vero bimba?> indagò. <Perché sai, amo udirvi gemere così. Lo adoro... > Akemi ridacchiò e posò le braccia sulle sue spalle, riprendendo fiato dopo la violenza dell'orgasmo.

𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝑳𝒐𝒗𝒆 {Bakudeku}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora