Traccia n°10 - Almeno tu nell'universo

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Sai, la gente è strana
Prima si odia e poi si ama
Cambia idea improvvisamente
Prima la verità, poi mentirà lui
Senza serietà, come fosse niente

Sai, la gente è matta
Forse è troppo insoddisfatta
Lei segue il mondo ciecamente
E quando la moda cambia
Lei pure cambia
Continuamente, scioccamente

Tu, tu che sei diverso
Almeno tu nell'universo
Un punto sei, che non ruota mai intorno a me
Un sole che splende per me soltanto
Come un diamante in mezzo al cuore

Tu, tu che sei diverso
Almeno tu nell'universo
Non cambierai
Dimmi che per sempre sarai sincero
E che mi amerai davvero
Di più, di più, di più

Settembre, 2031

Simone continuava a visitare Manuel in carcere, godeva di ogni secondo di quell'ora insieme a lui, la viveva appieno, era ciò che più attendeva durante la settimana.

Dato che, in un mese, le visite permesse erano solo sei, lui e Anita ne avevano tre ciascuno, alternandosi.

Simone riteneva fosse più che corretto che pure Anita lo vedesse e che Manuel vedesse la madre.
Ma non nascondeva che avrebbe voluto che i giorni a disposizione fossero di più.

Amava il momento in cui i loro occhi si incontravano tanto quanto odiava il momento in cui dovevano separarsi - di nuovo.

Ed era difficile, soprattutto se si fermava a pensare al fatto che si erano promessi di non doversi separare mai più.
Ma provava a farsi forza, soprattutto quando vedeva Manuel accoglierlo con un sorriso, per quel sorriso valeva la pena fare tutto.

Quella mattina venne convocato in commissariato per l'interrogatorio in quanto convivente di Manuel, sapeva sarebbe successo perché l'avvocato lo aveva avvertito.
E così si preparò per dire tutta la verità, tutto ciò che sapeva pur di aiutare Manuel ad uscire da lì e tornare da lui.

Ciò che non sapeva era che pure Manuel era stato interrogato nuovamente e che, stavolta, spinto dalle ripetute sollecitazioni dell'avvocato e dalle suppliche di Anita, Dante e Simone, aveva detto la verità dei fatti.

Gli agenti, convocando Simone, volevano verificare se le due versioni coincidessero.

L'avvocato Bellomo lo accompagnò e si sedette accanto a lui e ascoltava con attenzione tutte le domande poste al suo cliente.

«Lei dove si trovava il giorno in cui avvenne il reato?»

«In casa dei miei genitori, stavamo aspettando lì Manuel che tornasse»

«E sapeva cosa il suo compagno stava per fare?»

«Sapevo solo che dovesse aggiustare l'auto per conto di Sbarra, non sapevo della consegna così come nemmeno Manuel era a conoscenza della droga»

«Come fa ad esserne sicuro?»

«Lo so e basta. Me l'ha detto lui. Non mi direbbe mai una cosa per un'altra»

«Però le ha omesso il dettaglio della consegna» rimbeccò l'agente

«Vero, lo ha fatto. Ma poi mi ha detto tutta la verità, durante il nostro primo colloquio in carcere, e non avrebbe avuto motivo di continuare a mentirmi»

«Lei ne è proprio sicuro, signor Balestra?»

«Sta insinuando dire che conosce il mio compagno meglio di me, agente?» Simone non si lasciò intimorire, teneva il pugno duro, pronto a difendere Manuel e la sua innocenza con le unghie e con i denti

Melodia scomposta || Simone x ManuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora