Epilogo.

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LIAM

Abbiamo litigato.
La sera prima del nostro terzo anniversario abbiamo litigato.

Cazzo che tempismo di merda che abbiamo!

È partito tutto dalla nostra gita in campagna con Kevin e il suo  piccolo Matias insieme ai nostri gemellini Logan ed April, durante il grande pic-nic con vista sul fiume.

Jasmine mentre addentava il suo panino al salame piccante ha pensato bene di informarmi che dopo tre anni quella specie di maschio, quel coso, Daniel, ha provato a baciarla di nuovo due giorni fa. Inutile dire che sono andato in escandescenza ma lei —come al solito— mi è venuta appresso.
Ero incazzato con lui ma nella rabbia penso di aver detto qualcosa che l'abbia ferita: <<Sei tu che gli fai credere che possa provarci, sennò non si spiega questo corteggiamento su una donna sposata con figli.>>
Sono caduto in una frase orribile, lo so, ma continuava a proteggerlo e mi stava dando ancora più sui nervi. E ora mi ritrovo steso sul nostro cazzo di letto mentre lei è rinchiusa nella stanza dei gemelli.

Un sorriso sghembo mi sfugge appena lo sguardo cade sul nostro pezzettino di carta appeso sopra al nostro letto, sul quale ci sono scritte le nostre quattro promesse.

Tre anni prima.

Quando Jasmine ha detto "maratona" non scherzava affatto, in quattro giorni siamo arrivati alla quinta serie fino alla puntata del 'matrimonio-post-It'.
Diamine, quel Derek a noi uomini comuni mortali ci ha letteralmente messi fuori gioco, ha dato troppe false speranze alle nostre donne!

Questa notte Jasmine per la nausea non ha chiuso occhio ma per fortuna ora si sta riposando.
Fa caldo e il suo corpo avvinghiato sul mio ci fa sudare entrambi, ma è così bella e rilassata che non azzardo a muovere un muscolo.
Lei dice che odia l'estate perché il sole le accentua di più le lentiggini in viso, il che è vero, però io le trovo assolutamente sexy e dolcissime, glie ne accarezzo qualcuna sopra al naso e mi vorrei maledire. Si è svegliata.
<<Tesoro... che ore sono?>> sbiascica ancora con gli occhi chiusi <<Le dodici e mezza. Ma dormi ancora un po', stanotte...>>

Alle mie parole scatta in piedi schizzando fuori dal letto <<hai preso i post-It?>> mi chiede euforica.

Le sorrido divertito <<sì piccola, li ho presi.>>

Sapete a cosa servono? Sì, credo che avrete già capito.

La mia piccola roscetta del cazzo non ama il matrimonio, anzi lo detesta.

Quando le ho accennato che avrei voluto sposarla mi ha confessato di non essere battezzata, odia le  convenzioni matrimoniali definendole: manette per tutta la vita.

Così la mia cinica donna ha optato per un foglio colorato —come la serie tv ovviamente — e quattro nostre promesse messe per iscritto con tanto di firma.

<<Rossi vero?>> chiede rimettendosi più tranquilla fr ale mie braccia.
Abbiamo scelto il rosso perché è il colore che ci rappresenta di più: la passione.

Annuisco e le pettino con le mani i capelli, le bacio il naso lasciando una piccola scia umida fino all'orecchio <<A proposito, ho pensato a qualche promessa da scrivere.>> Le tocco il capezzolo sopra il tessuto in cotone talmente sottile che sembra nuda. Sospira e inizia a sussurrare anche lei <<Si? Del tipo?>> Ora è lei ad accarezzare i miei capelli spettinati. Le lecco il collo, lei morde il mio, stringo il capezzolo ormai turgido, lei mi infila la mano nei boxer <<Fare l'amore ogni giorno, anche se mi odierai, ah e possibilmente anche più di una volta.>> In risposta stringe la mia erezione che sotto al suo tocco si indurisce sempre di più. <<Mi piace. Ora però mettiamola in pratica.>>

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