14. Credo che mi piaci.

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"Non indugiare sul passato; non sognare il futuro, concentra la mente sul momento presente."
(Buddha.)

Dal grande privé nel mio locale, il Club Space, mi affaccio per vedere cosa succede giù in pista. Due chiome rosse attirano la mia attenzione, il corpo di una delle ragazze si vede mentre l'altro no, é coperto dalla gente in fila dietro di lei. La ragazza rossa mi guarda parlando alle altre due amiche che insieme si girano verso di lei facendo scoprire il viso dell'altra rossa.

<<Jasmine.>> Sussurro a denti stretti appoggiato alla vetrata, la guardo attraverso il vetro. È bella da togliere il fiato con quel vestitino striminzito e i capelli mossi che le ricadono intorno al viso. Una donna che sta con noi al tavolo mi sta toccando ma non sento nulla. L'amica continua a fissarmi facendo girare anche lei verso di me.
Appena mi vede sembra essersi immobilizzata, si gira di scatto e sparisce tra la folla. Voglio raggiungerla. Scosto la donna che mi sta toccando insistentemente e se qualche settimana fa mi avrebbe fatto piacere in questo momento sento solo fastidio. Scendo le scale del privé ritrovandomi in pista, la oltrepasso facendo lo slalom tra la gente sudata e ubriaca, penso a dove potrebbe essere andata e se la conosco bene ha cercato un posto più calmo e visto che il locale è mio conosco solo un posto nel quale si trova un po'di pace. Vado dritto sulle terrazze laterali, lì non c'è mai nessuno perché la musica non si sente.

<<Che ci fai qui? Mi segui?>>

Sobbalzo sentendo la sua voce alle mie spalle, mi giro velocemente e la vedo seduta su una sedia, mi guarda aspettando una mia risposta.
<<Si, ti stavo cercando.>> Fa' spallucce e alza lo sguardo fissando il cielo mentre si fa dei leggeri grattini sulla coscia.
<<Sei ubriaca?>>
<<No...sono solo confusa Liam.>>
Mi avvicino di più mettendomi appoggiato al muretto difronte a lei, che però, non mi degna di uno sguardo.
<<E questa tua confusione ha a che fare con me?>>
Annuisce, sapevo che prima o poi i nodi sarebbero arrivati al pettine.
Non dovevamo dormire insieme, passare le giornate insieme, andare a cena fuori e raccontarsi del nostro passato...due scopamici scopano e basta, venuti tutti e due ognuno a casa propria.
Si avremmo dovuto fare cosi.

Si avrei fatto così se fosse stata una donna qualunque ma con lei...tutto é diverso, scopo anche diversamente: a me piace dominare e invece lascio che sia lei a dominare me perché mi piace ancora di più. Mi viene spontaneo farle i complimenti, ho voglia di accarezzarla quando viene e dopo che vengo io, ho voglia di dormire con lei invece di tornare nel mio letto freddo, mi sono legato a lei e ne sono anche geloso...mi piace, si forse mi piace.

Inizio a fissare anche io il cielo stellato e ritorno a ieri sera dove su quel terrazzo abbandonato abbiamo fatto l'amore...CAZZO!
Si l'ho detto...ed è vero, quando uno scopa senza emozioni non accarezza, non bacia con dolcezza, non prova sentimenti, non gli viene voglia di venerarla mentre affondi dentro di lei.

<<Credo che mi piaci Liam.>>

Mi blocco a guardarla mentre lei finalmente posa i suoi occhi color ghiaccio su di me, ha le palle più di quante ne ho io in queste situazioni. Ha fatto il primo passo quando ha chiesto di diventare 'amici di letto' ed ora dicendomi che gli piaccio, si ha più palle di me questa donna così bella da far impazzire ogni uomo.
<<Io...credo...devo tornare su.>> Scappa, codardo.

Ride, ride di cuore mentre si posa la mano sulla fronte per poi allungarsi verso di me.
<<Giusto. Corri mister Gray, hai lasciato la questione in sospeso con la donna che ti toccava lassù! Ed io che ho perso tempo con te.>> ha perso tempo.
Mi oltrepassa dandomi una leggera spallata e prima di varcare la soglia per rientrare con voce amara mi dice: <<Vado a rimorchiare qualcuno sperando sia più sano di te, chissà magari riesco a farmi un altro tromba amico.>> va a rimorchiare.

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