Capitolo 31

77 16 2
                                    

Due giorni dopo la festa di compleanno di Noemi, Ginevra aveva contattato Jack chiedendogli se potevano vedersi, lui seppur riluttante aveva accettato dandole appuntamento per pranzo nel parco della città.

Ginny era arrivata in leggero anticipo e si era fermata all'entrata del parco vicino alle altalene dei bambini, attendeva l'arrivo del ragazzo e si sentiva emozionata perché sarebbero stati loro due soli. Ginevra si guardava attorno c'era molta gente che andava e veniva nel parco, e quando riportò lo sguardo all'entrata  il suo cuore cambió ritmo perché i suoi occhi si erano posati Jack McCormick.

Quel ragazzo stupendo era l'unico che le faceva quell'effetto. Ginevra si mosse andando verso di lui e gli sorrise felice, lui ricambiò il suo sorriso e quando si fermò un istante per salutarla lei ne approfittó per lasciargli un bacio su una guancia, un gesto semplice che per lei valeva tanto. Si diressero verso l'interno del parco camminando fianco a fianco così vicini che ogni tanto le loro mani si sfioravano.

"Sono contenta che tu abbia accettato di vedermi, non ne ero certa" esordì sincera la bionda.

"Sinceramente ero restio ad accettare di vederti, ma poi mi sono detto che un saluto non poteva far male a nessuno" spiegò lui fermandosi poi ad uno dei carretti degli hot dog, presero un panino e dell'acqua ciascuno continuando a camminare lungo il parco.

"Come ti vanno le cose in Italia?"

"Tutto bene, il lavoro alla galleria mi tiene molto impegnata, ma ho sempre il tempo per uscire a far baldoria" raccontò allegramente.

"E a te Jack come vanno le cose qui a Memphis?"

"Alla grande, davvero molto bene. Ho una vita piena non mi manca davvero nulla" confessò lui, e a quel non mi manca nulla Ginevra si irrigidì pensando subito che avesse una relazione con qualcuna.

"Hai una ragazza?" Indagò subito lei senza perdere tempo, aveva bisogno di sapere.

"No, per ora sono single, ma ho iniziato da poco a vedermi con una ragazza" spiegò lui, e vedendo la reazione di Ginny dipinta sul suo volto diventato improvvisamente cupo si sbalordí della cosa.

"Tu invece stai con qualcuno?"

"No, ho avuto qualche avventura di una notte niente di più" disse con voce triste.

"Be' alla nostra età ci stà di divertirsi senza impegnarsi" osservò lui inghiottendo l'ultimo boccone di panino.

"Già suppongo di sì" rispose avvilita lei fermandosi a gettare in un cestino la metà del suo panino, improvvisamente le era passata la fame.

Lui la fissò intensamente e lei alzò lo sguardo dal cestino e lo puntó su di lui per poi confessargli: "Eri tu il mio impegno Jack, eri tu quello giusto per me, ero davvero pronta a costruire un rapporto importante con te, e sono stata davvero male quando tu mi hai lasciata" confessò sincera mentre le lacrime avevano iniziato a scorrere lungo le sue guance.

"Mi spiace davvero per come sono andate le cose tra di noi Ginny, anch'io ero pronto a qualcosa di importante, mi ero addirittura trasferito a Firenze per te" le rammentó lui.

"Allora com'è potuto accadere tutto ciò Jack? Perché le cose ci sono così sfuggite di mano?" chiese ingenuamente lei.

"Le cose sono sfuggite di mano a te Ginevra non a me, tu sei cambiata con l'arrivo di Sarah non io" le ricordó mentre lei continuava a piangere.

"Io non sono affatto cambiata con l'arrivo di Sarah" provò a difendersi e lui sorrise amaramente scuotendo la testa.

"Oddio Ginevra se non ti rendi nemmeno conto di essere diversa sotto l'influenza della tua amica sei proprio cieca, o forse sei proprio così, la vera Ginny Ackles è quella che si vede quando stai con Sarah, e il resto è tutta una maschera" l'accusò lui.

Dammi solo un minuto (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora