Era trascorsa una settimana dall'incontro che Ginevra aveva avuto con Jack, ed era una settimana che si dava il tormento per le sue parole. Stanca di tenersi tutto dentro si era decisa a confidarsi con Liam che l'aveva raggiunta nella sua stanza d'albergo.
"Ti devo urgentemente parlare di Jack oh impazziró" esordì mettendosi a sedere sul divano, e lui la seguì e le si sedette accanto.
"Cos'è successo di così grave?" domandò allarmato Liam, che conoscendo il tono usato dalla sua amica, significava che era qualcosa di veramente serio.
"Ci siamo rivisti dopo la festa di Noemi, per la precisione una settimana fa, l'ho voluto incontrare perché pensavo di sistemare le cose fra noi due, e invece..."
S'interruppe perché un nodo le era salito alla gola, ogni volta che ripensava alle sue parole le veniva da piangere.
"Ehi tesoro finisci il tuo racconto dimmi cos'è accaduto tra di voi, sono sicuro che troveremo una soluzione" la esortò Liam con fare dolce.
"Mi ha accusata di essere una persona diversa quando stò con Sarah, o peggio ancora che quella persona è la vera Ginny Ackles e tutto il resto della mia vita uso una maschera" raccontò affranta.
"Mi spiace molto per le sue parole dure, ma sai di avergli fatto male."
"Sentirgliele dire mi ha spezzato il cuore" ammise.
"Lo posso capire Ginny ma effettivamente ha ragione Jack, sei davvero un'altra persona in presenza di Sarah" ammise Liam guardandola
Lei era completamente esterrefatta dalle parole del suo amico.
"Dici sul serio Liam? Lo pensi davvero anche tu?" domandò allibita.
"Sono serissimo Ginevra, quando sei con Sarah lei ha una brutta influenza su di te" le fece notare lui.
"Cazzo Liam sei mio amico da tutta la vita e non mi hai mai detto questa cosa?" disse con rabbia.
"Ehi calmati, non te l'ho mai detto semplicemente perché a me non dava fastidio, entrambe le versioni di Ginny mi piacevano come mi piaceva Sarah" ammise lui parlando al passato, cosa che Ginevra gli fece notare.
"Liam hai parlato al passato te ne sei reso conto?"
"Certo che sì, ho parlato al passato perché non mi piace più come sei quando stai con lei, e non mi piace più lei da quando è diventata una Star"
Ginny rimase a lungo in silenzio e Liam le lasció il tempo di metabolizzare la loro chiacchierata.
"Hai intenzione di restare in silenzio per sempre?" la stuzzicó sarcastico.
"Non fare lo spiritoso Liam, io stò soffrendo" confessò.
"Lo so bene tesoro ma fai come ho fatto io, chiudi i rapporti con Sarah e cerca di riconquistare Jack" le propose lui, lei lo guardò con lo sguardo deciso.
"Lo farò, ascolterò il tuo consiglio chiuderò ogni rapporto con Sarah, e metterò tutta me stessa per cercare di riavere il mio ex ragazzo" la grinta usata nelle sue parole fece sorridere Liam, la sua Ginny era tornata in sé.
"Brava, così mi piaci, la Ginevra Ackles decisa è il Top!"
"Grazie Liam per il tuo sostegno" disse gettandogli le braccia al collo, lui ricambiò il suo abbraccio e mentre la teneva stretta a sé le disse:
"Credo che la tua parlantina lo stenderà e sarai di nuovo felice come lo sono io, o almeno te lo auguro."Dopo lo sfogo avuto con il suo adorato Liam, Ginny aveva preso un taxi e si era diretta a casa McCormick, era salita al primo piano di una elegante palazzina dove il ragazzo viveva e aveva suonato il campanello di casa senza timore.
Attese pochi istanti e Jack le aveva aperto la porta guardandola sbalordito della sua presenza.
"Ginevra che ci fai a casa mia?" chiese curioso.
"Devo parlarti è importante" lo pregò lei ancora ferma sull'uscio di casa, lui attese un istante perdendosi per un attimo nei fantastici occhi chiari.
"Va bene entra" la invitò lui che si chiedeva cosa ancora avesse da dirgli.
Ginevra si accomodò in casa guardandosi attorno era tutto arredato con gran gusto, seguì Jack che la fece accomodare in salotto.
La stanza molto spaziosa descriveva molto della personalità di Jack, c'era un grande divano ad angolo di colore rosso il suo preferito, un tappeto bianco con un tavolino sopra al quale c'erano delle riviste di auto, un'altra sua passione, la chitarra era appoggiata sulla poltrona e poi alle pareti c'erano appese diverse foto che ritraevano Noemi da sola e con lui. Qualche suo giocattolo era posto in un angolo della stanza, segno evidente che la bimba passava del tempo a casa dello zio, e poi c'era una cosa che aveva attirato la sua attenzione, il piccolo gufo in legno intagliato che lei gli aveva regalato quando erano stati in gita a New Orleans, era sullo scaffale della libreria e subito un sorriso si palesò sul volto di Ginevra.
"Perché sorridi?" domandò lui non capendo.
"Per il piccolo gufo" rispose lei distogliendo lo sguardo dall'oggetto posandolo su di lui che capì al volo.
"Non mi andava di gettarlo" disse in fretta.
"Perché così hai qualcosa che ti lega a me" rispose Ginny con gli occhi che le brillavano.
"Anche se fosse?" ribattè lui in tono duro.
"Non fare la scena da macho, ora so che non hai mai smesso di amarmi" sentenziò la bionda.
"Ginevra taglia corto cosa vuoi?"
"Amarti ed essere amata" disse di getto avvicinandosi a lui.
"Quel treno è passato" ribattè con fare sostenuto lui.
"No, quel treno è solamente rotto fermo alla stazione, ed io sono venuta qui per ripararlo" gli disse faccia a faccia.
Jack la fissava con rabbia e desiderio, era vero che non aveva mai smesso di amarla, ma non poteva ridarle nuovamente il suo cuore non se la sentiva.
"Ginevra sarà meglio che tu te ne vada" le suggerì lui.
"No!" ribattè secca lei.
"Uscirò per sempre dalla vita di Sarah, sarà dura lo ammetto ma preferisco perdere lei che perdere l'amore della mia vita un'altra volta" confessò con gli occhi lucidi.
"Come posso fidarmi delle tue parole Ginny?"
"Amami Jack, fai l'amore con me adesso, è sentirai tutto quello che io sento per te, un amore immenso che non posso più soffocare per essere amica di Sarah" spiegò.
Jack la prese tra le sue braccia e la baciò con passione, una passione così forte che il cuore di entrambi era partito in una folle corsa di emozioni ritrovate.
L'alzò da terra e subito Ginny gli allacciò le gambe in vita, fece qualche passo e l'adagió sul divano staccandosi subito da lei iniziando a spogliarla, le tolse i velocemente i vestiti e poi passò ai suoi e una volta nudi si ributtò tra le braccia della sua Ginny, la donna che amava con tutto sé stesso, la donna che era lì pronta ad amarlo con tutta sé stessa.
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RomancePuò un grande amore finire per un equivoco? "Ti amo Leilani" le disse di getto. Lei lo guardò seria senza rispondergli. "Ti ho detto, ti amo" le fece presente. "Ho sentito quello che hai detto" rispose seria. Si guardarono nel profondo dei loro occ...