Capitolo 16- Grandi acquisti

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Max's POV

È passata una settimana dalla finale e non ho fatto altro che ricevere chiamate dai miei amici della Raimon che si congratulano con noi per aver superato le regionali. Ma hanno tutti lo stesso tono triste... E teso. E come biasimarli... Chissà come dev'essere stato vedere la partita dagli spalti...

-Il nuovo volume non è ancora uscito, ma forse potrei cominciare questo...-

Afferrai un volume con scritto "SBR" ed un ragazzo a cavallo sulla copertina.

-Willy ha detto che è un grande classico... Dov'è il primo volume?-

-Sul terzo scaffale.-

Mi girai, pensando fosse Jacob, anche se la voce non era quella... Rimasi paralizzato: era Hershel.

"Ma come faceva a sapere che sarei venuto qui?"

Sembrò leggermi nel pensiero solo fissandomi negli occhi:

-La vostra squadra da quattro soldi non ha più segreti per me...-

Ridacchiò.

-Ho sentito che le squadre delle altre regioni sono arrivate a Tokyo. E quindi voi avete comunque intenzione di partecipare? Non lo sapete che c'è una squadra in più quest'anno? Nessuno sentirà la vostra mancanza se vi ritirate...-

Io non risposi: sentivo il mio sangue ribollire. Lui guardò il volume che avevo in mano, con un sorrisetto.

-Wow: leggi davvero questa robaccia? Voi primini... Se vuoi, ti consiglio un manga serio e decente.-

.

Hershel's POV

Strinse la presa sul volume che aveva in mano, aggrottando le sopracciglia, mentre io prendevo un manga diverso.

-E, a proposito di consigli... Fareste bene a ritirarvi. Sarete anche passati, ma nulla vi garantisce che la vostra "amichetta" sarà l'unica a finire...-

Prima di riuscire a finire la frase, mi sentii afferrare dalla mia sciarpa. Persi il mio sorriso di superiorità quando Max mi tirò e mi costrinse a piegare la schiena, per fissarlo dritto negli occhi: erano irati.

-Te lo dirò una volta sola: tocca di nuovo uno dei miei amici e ti pentirai di avermi conosciuto. E lascia stare Eve e Steve.-

Anche se era molto più basso di me e quel berretto lo faceva inizialmente sembrare ridicolo, dopo quella frase, rabbrividii.

"Ma questa è una squadra di matti! Quegli occhi... E quell'espressione... Sono le stesse di..."

Mi sentii nervoso all'improvviso e mi ritrassi, senza riuscire ad allontanarmi troppo per via della mia sciarpa che era ancora in ostaggio.

-E-Ehi, non vorrai mica colpirmi! Saresti espulso come il tuo amico. E so che siete ai ferri corti! Tu...-

Deglutii e sorrisi, non più con il mio solito fare beffardo.

-Non oseresti mettere in difficoltà la tua squadra per pura vendetta personale, giusto?-

Mi lasciò andare, girandosi con gli occhi chiusi ed un'espressione all'improvviso più pacata. Io, per la sorpresa, barcollai un po' all'indietro.

-Ovviamente no. Sono ben consapevole del fatto che Steve abbia sbagliato a perdere la calma.-

Mi stava fissando di sbieco ed i suoi occhi neri mi mettevano ancora un po' a disagio.

-Di sicuro, non lo condannerò per questo, dato che aveva delle motivazioni più che comprensibili.-

Stavo ancora tenendomi la sciarpa, come se mi stesse ancora trattenendo, mentre mi chiedevo di quali motivazioni stesse parlando. Volse i tacchi e disse:

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