Prologo- Tripla idea

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POV Generale

Nathan stava correndo in testa, seguito da Kevin, Max ed Erik. Gli altri stavano indietro, ma anche loro stavano correndo.

-Siamo in un ritardo mostruoso...-

Commentò Steve cercando di accelerare il passo inutilmente. Shadow si limitò a chiedere:

-Ma perché ci hanno chiamati?-

-Non c'è tempo! Hanno detto che era importante!-

Rispose secco Nathan girando solo di poco la testa. Arrivati alla sede del club, si fermarono di botto ansimanti. William si era letteralmente sdraiato per terra e Jim boccheggiava senza dire nulla, mentre Bobby si era appoggiato al tronco di un albero per riprendere il fiato.

-Si può sapere dove sono? Ci convocano con la massima urgenza e poi...-

-Eccovi ragazzi!-

Mark salutò il suo gruppo di amici festoso. Dietro di lui, sull'erba, stavano seduti Axel e Jude, con le gambe incrociate. Il resto del gruppo fece lo stesso.

-Allora, Mark? Che c'è di tanto urgente?-

Il ragazzo sorrise e guardò in direzione dei suoi due migliori amici, che lo spronarono annuendo.

-Vedete... Ieri alla partita ci stavo pensando e sono stato a fare delle ricerche...-

-Chi? Tu?-

L'intera squadra lo stava squadrando perplesso. Lui sbuffò e disse:

-No... Mi ha aiutato Jude...-

Un coro di "Ah, mi pareva" e "Così ha più senso" riempì l'aria prima che Mark tirasse fuori un volantino.

-E quello cos'è?-

-È un annuncio... È stata costruita da poco una scuola sperimentale apposta per un potenziamento di lingue e sport. Voglio che ci andiamo ad iscrivere tutti insieme!-

-Aspetta, cosa?-

-Beh, dire che è stata costruita da poco è un'esagerazione, Mark...-

Intervenne Axel, come per spiegare alla faccia spiazzata di Nathan.

-Vedete... Da quando abbiamo vinto il Football Frontier International, sempre più scuole hanno espresso il desiderio di possedere delle squadre di calcio e questo liceo ne è la prova.-

-Spiegateci meglio...-

Jude fece un mezzo sorrisetto prima di proseguire:

-Dovete capire che il Giappone non era famoso per il calcio prima di quest'anno ed ora sta diventando una moda avere una squadra, ancor meglio se forte. Questo liceo è l'unico nei paraggi che offre una sede fissa. Non si dice quanto sia grande, ma almeno c'è.-

-Quindi, per non separarci, pensavamo di andare a frequentarla tutti assieme! Che ve ne pare?-

Max e Steve si scambiarono un'occhiata e dissero all'unisono:

-Conta su di noi!-

Bobby ed Erik annuirono.

-Io ci sto! Ma... Voi due non dovreste essere su un aereo per l'America?-

Chiese Nathan, confuso.

-Significa che non lo sapete?-

-Oggi è tutto un indovinello? Dite le cose senza troppi giri di parole!-

Sbottò Kevin irritato.

-Io e Bobby rimarremo qui in Giappone per formarci fino all'Università, che andremo a frequentare in America. Ma fino ad allora... Consideraci dei vostri, capitano!-

Mark annuì.

-Mi dispiace disturbare l'atmosfera di giubilo, ma io non potrò raggiungervi...-

William sobbalzò e si nascose dietro Shadow.

-Jim! Come dici?-

-Non fraintendere, Mark, questa esperienza del calcio mi è servita molto... Ho imparato ad aprirmi di più con dei veri amici come siete voi, ma... Non sento di voler fare questo nella mia vita. Capisci?-

Mark, da un'espressione delusa, riacquistò subito il sorriso.

-Ma certo che capisco! Se è questo che ti senti, vai fino in fondo.-

-Grazie. Farò del mio meglio e studierò giurisprudenza... Chissà, se mi chiamate per qualche amichevole, potrei anche venire...-

Detto questo, salutò e se ne andò.

-Ma come fa a muoversi così in silenzio?!-

Disse Willy all'orecchio di Shadow, tremando come una foglia.

-Purtroppo anch'io mi vedo costretto a declinare, Mark.-

-Shadow, anche tu?-

Chiese Max incrociando le braccia dietro la testa.

-Sì. Mi dispiace, ma i miei genitori hanno già scelto un percorso di studi e nella mia scuola non ci sarà nessuna squadra di calcio. Statemi bene.-

-Aspettami, Shadow! Anch'io vengo con te!-

-Willy?-

Glass si sistemò gli occhiali sorridendo spocchioso.

-Sebbene il mio effettivo talento...-

Steve sbuffò provando a non farsi sentire.

-Devo ammettere che il calcio non fa per me. Forse potrei studiare strategie, ma per ora andrò in un liceo scientifico con potenziamento in informatica.-

-Mark. Anch'io non posso unirmi a voi.-

Un sussulto scosse tutti i restanti.

-Kevin, non dirai sul serio...-

-Kevin?-

Steve si era alzato e stava guardando l'amico che, dal canto suo, fissava per terra. Sembrava imbarazzato.

-I miei genitori hanno deciso per un trasloco. in Italia.-

-In Italia?!-

Chiesero tutti i restanti in coro.

-Come sarebbe in Italia?-

-Mia madre. Il suo lavoro. E poi... Lì potrò approfondire le mie conoscenze sul calcio, no?-

Sorrise. Gli altri no.

-Mi dispiace andarmene ma...-

Sembrava volesse dire altro, ma poi fissò Mark dritto negli occhi ed annunciò:

-Quando tornerò... Vi voglio vedere in piena forma! Promettetemelo!-

-Ma certo Kevin...-

Commentò Mark serio.

-Se lo vedi, salutami Paolo!-

-Senz'altro!-

-Quindi te ne vai?-

-Non è per sempre! E possiamo sempre scriverci...-

Ma il ragazzo sembrava voler convincere più se stesso che Steve. Camminò verso l'uscita della scuola, salutando con la mano. Mark sfilò gli occhi su tutti i suoi compagni rimasti.

-Allora, ragazzi... Siete pronti a giocare insieme per altri cinque anni?-

-SÌ!-

Gridarono gli altri agitando l'indice per aria, insieme al loro capitano.













Nel prossimo episodio (faccio tipo l'anime, che alla fine mettevano una preview, vabbè avete capito)

Mark ed i suoi amici iniziano il liceo e incontrano dei nuovi volti che presto diventeranno familiari.

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Angolo autrice

Questo è solo l'inizio... Mark e gli altri hanno una strada tortuosa davanti a loro. I problemi adolescenziali, un nuovo torneo, compagni problematici ed i primi amori. Come andrà a finire? Immagino che dovrete aspettare per avere una risposta...


A meno che non mi seguiate su Insta, in questo caso lo sapete già.

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