Capitolo 21

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Sono passati un po' di giorni dall'intervento di papà.
Quel 4 febbraio siamo caduti in un grosso burrone, e non sapevamo come uscirne. Sembrava davvero la fine per noi. Però, adesso, stiamo iniziando a vedere una flebile luce lontano da noi, ci siamo addentrati in questo tunnel e lo stiamo percorrendo con tutte le nostre forze, per uscirne il prima possibile.
Il medico ci ha detto che l'intervento è andato bene e che prossima settimana, forse, lo dimettono.
Finalmente vediamo papà più tranquillo e rilassato, il che è un momento più unico che raro.
Adesso quell'ora che passiamo con lui la viviamo meglio: ridiamo e scherziamo.

Gli sto facendo uno dei soliti video ricordo, quando inizia a cantare.
"Papà che fai?" Sorrido vedendolo così spensierato, nonostante tutte le cicatrici che hanno cambiato il suo corpo.
"Sto cantando." Sorride anche lui e continua a canticchiare un verso di una canzone.
"Ancora, papà canta ancora." Lo incoraggio.
"Poi cantiamo a casa." Mi sorride e continuiamo a scherzare per tutta l'ora.

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