Capitolo 28

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12/05/2022
Sono passati due mesi da quando papà è uscito dall'ospedale.
Non posso dirvi che è stato più facile, anzi a tratti è stato anche più difficile. Ma siamo di nuovo in corsa per la felicità che ci è stata tolta qualche mese fa.
Quest'incubo però finirà solo quando papà tornerà ad avere la sua serenità.
Oggi compie 50 anni.
C'è una storia dietro questo numero. I 50 anni non simboleggiano solo la metà di un secolo, ma per papà in questi anni, questo numero è sempre stato una sfida continua.
Non voleva arrivare ai 50 anni per non sentirsi "vecchio".
La cosa ironica è che per poco, non ci arrivava davvero.

Ma oggi è il suo giorno e noi gioiamo con lui per questo traguardo tanto importante.

Questo percorso, come ho già ripetuto più e più volte è stato pieno di alti e bassi, una linea che a volte va su e a volte va giù, proprio come il battito cardiaco di papà che non si è fermato. Proprio come il tatuaggio che ho inciso nella mia pelle per lui.
Lui sarà sempre parte di me, sarà sempre nel mio cuore, ma adesso anche nella mia pelle.
Purtroppo tante cose sono cambiate nella sua quotidianità, la più banale: il lavoro, per adesso non può fare sforzi.
Sostengo però che sia letteralmente inutile sottolineare le cose che non si possono cambiare.
In dei momenti ho pensato che papà cedesse alle sue mille paure, come non poter giocare più a calcio, o non poter tornare a lavorare come prima, o non poter riacquistare la manualità di prima.

Poi però, qualcosa è scattata in lui...
Un senso di rivincita personale.
Papà adesso sta avendo dei miglioramenti a vista d'occhio, e sono sicura, anzi lo siamo tutti, che tornerà alla vita di prima, solo con un po' di affetto in più da parte di tutti noi.

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