FINALMENTE INSIEME

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Evelina correva per le calli e faceva su e giù per i ponti di Torcello.

Era felicissima, non vedeva l'ora di rivederlo. Il suo cuore batteva forte per la troppa e improvvisa emozione suscitata dalla lettura della lettera che la invitava a rincontrarsi di nuovo.

La fanciulla attraversò l'ultimo ponte e arrivò davanti al campo abbandonato.
Si infiltrò fra l'alta sterpaglia, giungendo in prossimità del pontile in legno.

Quando fu abbastanza vicina lo intravide con indosso il suo capellino di paglia.
Vestiva una camicia azzurra e un paio di pantaloni scuri.
Fabian era rivolto di spalle e aveva lo sguardo perso verso il mare blu della laguna.

Evelina rimase lì inerme a scrutarlo fra gli alti e secchi giunchi.
Aveva le guance rosse accaldate, il fiatone pesante e il cuore pulsava forte nel petto.

Piano piano cominciò ad avanzare verso di lui, cercando di non far il minimo rumore.
Quatta quatta si avvicinò, allungò le mani per coprirgli gli occhi.

Fabian prese un grande spavento e sobbalzò di colpo, alzandosi subito in piedi. Quando si voltò vide Evelina.
Gli si illuminarono gli occhi dalla gioia, quasi non ci credeva.
Un grande sorriso si aprì nel suo volto.

«S...ei t...u?» Balbettò, sperando non fosse un'allucinazione.

«Sì sono io», affermò lei, sorridendogli.

«Pensavo non saresti venuta.»

«No sarei riuscita a starti lontana.» Fece un passo verso di lui. «Mi sei mancato molto.»

«Anche tu mi sei mancata Evelina, da morire.»

Lei sorrise contenta.

Fabian si avvicinò di più a lei e l'abbracciò forte, stringendole la vita.
La fanciulla si abbandonò al tocco di lui, alla sua salda stretta, che ricambiò cingendogli le mani intorno al collo.

L'austriaco la baciò sulla guancia destra.

«Non voglio perderti Evelina.»

«Nemmeno io Fabian.»

La giovane chiuse gli occhi e inspirò tutto il profumo di lui.

«Cosa vuoi fare Evelina?» Le chiese guardandola negli occhi.

«Non lo so...» Sospirò distogliendo lo sguardo da lui, pensierosa. «Possiamo rubare una barca?» Domandò sorridendo impacciata.

«Che cosa! Perché?» Fabian era perplesso e sconcertato.

«Andiamo a pescare. So io dove potresti trovare del buon pesce.»

«Ma io oggi non voglio pescare, voglio stare solo con te.»

«Ah.» Evelina era sorpresa. Nessun ragazzo l'aveva mai invitata a passare del tempo con lei.

«E se prendessimo lo stesso una barca? E andassimo insieme da qualche parte?» Fabian ripropose la sua idea e gli occhi di Evelina le brillarono di eccitazione.

«Oh Fabian, so io dove si potrebbe andare, sarà bellissimo, ti piacerà tantissimo vedrai.»

Evelina gli prese la mano, pronta già a partire.
Lo strattonò, ma Fabian non si mosse.
Lo guardò negli occhi turbata.

«Vieni?»

«Voglio sapere dove mi porti?» Il giovane si fece curioso.

«Lo scoprirai solo seguendomi.» Evelina lasciò la presa e iniziò a correre fra i giunchi d'erba alti.
Lui non vedendola più, non indugiò e si mise a rincorrerla a perdifiato.

VENICE TALES ~ IL PONTE DEL DIAVOLODove le storie prendono vita. Scoprilo ora