Oggi è una di quelle giornate in cui non mi va di fare niente, non mi va di sentire nessuno, e non mi va di preoccuparmi di nulla.
Ed è proprio in giornate come questa che tutto si trasforma in caos.
Point of view Simon
"Quindi mi stai dicendo che erano entrambi là?!" chiedo sconvolto, e sì cazzo, sono sconvolto, davvero tanto!
"Cioè Sean dopo tutto questo tempo accoglie Zach così come se fosse andato via per dieci minuti, come se niente fosse successo, come se niente fosse cambiato durante questi anni?! E no, non si tratta di gelosia, ma di coerenza. Non si può andar via e pensare che al proprio ritorno tutto sia esattamente com'era prima. Ci vuole coerenza, se n'è andato, bene, adesso se vuole tornare ad essere nostro amico dovrebbe riconquistarsela quella fiducia, ma cavolo Sean non capisce niente! Lui è sempre il solito sentimentale del cazzo!" sbotto.
Steven mi guarda, ha la bocca socchiusa, e la sigaretta tra le mani si sta consumando senza essere neanche sfiorata.
"Okay, esci da questo corpo." dice, e mi viene spontaneo sorridere, anche se sono arrabbiato.
"Dai stupido, sai che l'argomento mi fa arrabbiare." rispondo sbuffando.
Lui annuisce, sorridendo.
"Senti, penso che dovresti andare là e parlarci, Zach è cambiato davvero come avevi detto, non immagini neanche come si è comportato. Era un altro, Simon, e questo nuovo Zach, Sean lo sta conoscendo. Tu davvero vuoi perderlo per sempre?" chiede, spegnendo la sigaretta.
Io abbasso lo sguardo.
Mi sento strano, non avevo pensato a questo, adesso che è qua la rabbia ha preso il sopravvento su tutto, ma potrei davvero perdere il nuovo Zach, e di conseguenza allontanarmi da Sean? Sì, beh, perché Sean adesso lo sta vedendo, probabilmente sa come sta, sa cosa ha fatto in questi anni, sa se gli siamo mancati.
E io davvero rischio di restare indietro? Io davvero rischio di perdere tutto?
"Sim, seriamente, devi saperlo tu se è il caso di parlarci." dice Steve, accarezzandomi i capelli.
Io annuisco piano, prendendogli una mano.
Poi mi sorride, e fa per uscire dalla stanza, quando lo tiro per un braccio, fermandolo.
"Se fosse stato Lucas?" mormoro.
Lui alza le spalle.
"Ti ho già risposto a questa domanda, non lo so." mi dice, sorridendo appena.
"Steve, se fosse stato Lucas?" ripeto.
Lui mi guarda, poi sospira e annuisce, sedendosi sul letto, davanti a me.
"Se fosse stato Luke non avrei mai potuto dimenticarlo o ignorarlo, una volta tornato. Perché vedi io e Luke siamo uniti da un qualcosa di invisibile, che non c'è ma c'è. E' un filo che non si può tagliare, e non ha limiti, arriverebbe ovunque nel mondo, senza dividermi da lui. Quindi se fosse stato Luke io non avrei mai potuto dimenticarlo, e una volta tornato a casa non ce l'avrei fatta a non parlargli..." dice, poi si alza e mi bacia sulle labbra.
Chiudo gli occhi per un istante, abbracciandolo, sfiorandogli una guancia con le dita, e lo sento sorridere.
"Vado da Xander." sussurra sulla mia bocca, io annuisco, rimanendo là immobile, al centro della stanza.
STAI LEGGENDO
And always will be | Sequel di WTVHS ➼ Tematica gay [BOOK 2]
Romance➨ Attenzione: Seconda parte della trilogia. Questo racconto a tematica omosessuale è il seguito di Welcome to Virginia High School, che trovate tra le mie opere. La storia non è comprensibile senza aver letto la prima parte. ••• Sono trascorsi ben q...