Capitolo 31 - Non è mai stato tuo

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Quella mattina Kaitlin si era svegliata presto, erano le otto al massimo, e per i suoi standard le otto del mattino equivalevano all'alba, più o meno.

Era scesa al piano di sotto sbadigliando, sentendo dei rumori provenire dalla cucina.

Janet era sveglia come lei, alle prese con dei biscotti già cotti poggiati sul ripiano della cucina, e impasto e farina sparsi sul tavolo.

"Mamma dovresti smetterla sai di seguire tutti quei programmi di cucina alla TV." disse sorridendo alla donna, che le sorrise di rimando, sospirando e poggiandosi con le mani sul tavolo.

"Avevo solo voglia di fare biscotti, tesoro..." rispose la mamma, spostandosi col dorso della mano una ciocca di capelli dagli occhi, tornando al suo impasto.

Kaitlin si sedette davanti al tavolo, poggiando il mento su una mano.

"Già, lo vedo. Ti senti bene? Sembri un po' stanca, hai dormito?" chiese la bionda e lei annuì dolcemente, afferrando una teglia pulita da dentro il forno.

"Non sembra che tu sia bene, mamma. Qualcosa non va?" domandò ancora la ragazza, guardandola un po' preoccupata.

"S-sì, va... va tutto bene, non vedi?" mormorò la madre dandole poi le spalle.

Kaitlin si alzò quasi di scatto, avvicinandosi a lei.

"Ehi, mamma dai... parlami, non posso vederti così, che succede?" chiese dispiaciuta, spostandole dolcemente i capelli dal viso, e Janet scosse il capo, trattenendo un singhiozzo e abbracciando la figlia quasi di slancio.

"Su, non fare così, ti prego." mormorò la ragazza, accarezzandole la schiena, mentre la madre, scossa dai singhiozzi, iniziava a piangere sulla sua spalla.

"Che hai?" chiese ancora la figlia, stringendola.

"Ho rischiato di perderlo per sempre. I-il solo pensiero mi u-uccide." disse con voce tremante e Kaitlin annuì, cercando di trattenersi per non piangere a sua volta.

"Andrà tutto bene, sta bene. Sean sta bene, mamma." sussurrò tra i suoi capelli e Janet scosse il capo, tirando su col naso.

"Non sta bene, lo sento piangere la notte, lo vedo sobbalzare ad ogni rumore. Lo vedo impaurito Kaitlin. Hanno portato via una parte del mio bambino, lui lo ricorderà per sempre. Se dovesse succedere ancora, finiranno ciò che hanno iniziato? Me lo porteranno via per sempre?!" chiese alzando il tono di voce, piangendo ancora più forte.

La bionda scosse il capo, prendendo il viso della madre tra le mani, singhiozzando a sua volta.

"Non succederà, va bene? Non ce lo porterà via nessuno, mamma non lo perderai." disse, annuendo convinta, cercando di sorridere.

Janet abbassò lo sguardo, portandosi una mano alla fronte.

"Mamma vieni qui, siediti, non preoccuparti, vedrai risolveremo tutto, e Sean si riprenderà, lui è forte, sai com'è, lo conosci... saprà rialzarsi." disse la figlia, portandola fino ad una sedia, e lasciando che si sedesse.

Janet tossì appena, asciugandosi il viso con entrambe le mani, poi guardò la figlia e annuì convinta, stringendosi nelle spalle.

"I-io ho pensato di... di farlo tornare in Canada, sai dalla nonna, per un po'." disse lei, e Kat sgranò gli occhi, scuotendo il capo.

"No, no... mamma non puoi farlo, lui ha la sua vita qui, ha i suoi amici, non potrebbe lasciarli, ha bisogno di loro e della loro presenza adesso più che mai, e poi... credo ci sia un ragazzo." disse, sedendosi davanti a lei.

And always will be | Sequel di WTVHS ➼ Tematica gay [BOOK 2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora