Erano passate circa due settimane dalla gita in montagna e il tempo sembrava essere completamente cambiato.
Addio pioggia, addio freddo; faceva caldo, ed era una cosa strana, veramente strana.
Erano tornati dal campeggio devastati, qualcuno si era pure beccato l'influenza, tutti erano stati male, tranne Xander, che all'asilo aveva raccontato del bellissimo week end passato con tutti i suoi zii e con i suoi papà.
"Non è possibile, non respiro." sbuffò Rey, sventolandosi davanti alla faccia un volantino, sfogliando nel frattempo il libro di storia.
Lucas cambiò canale alla TV, lanciandogli un'occhiata, sorridendo.
"Ma leggi davvero o fai finta?" chiese, togliendogli il libro dalle mani.
"Ma che ne so, non ci sto capendo niente!" sbottò l'altro, alzandosi in piedi, passandosi una mano sulla fronte.
"Fai una pausa, sono due ore che leggi, riprendi dopo." gli rispose Lucas, chiudendo il libro e lasciandolo sul divano, seguendo Rey che nel frattempo stava andando la cucina.
"Ho un'interrogazione, sto studiando il triplo degli altri, ho infilato in testa così tante informazioni che mentre dormo ripeto ciò che dovrò dire in classe. Diventerò pazzo prima o poi, in più fa caldissimo, ed ho fame." borbottò, andando ad aprire il freezer, tirando fuori il gelato.
"Giorni fa era freddo e ti lamentavi, ora è caldo e ti lamenti, mangia e zitto." disse Lucas, prendendo un cucchiaio e fingendo di tirarglielo in testa.
Rey sorrise, afferrandolo, poi gli diede retta ed iniziò a mangiare.
"Tu piuttosto, non devi uscire, non devi fare niente? Ti avrò davanti per tutto il giorno?!" disse, alzandosi e tornando verso il salotto con il gelato.
"Senti culo grosso, ti crea problemi avermi intorno?" gli rispose ridendo Lucas; Rey alzò le spalle.
"E non chiamarmi culo grosso, idiota." mormorò, aprendo la portafinestra del salotto, uscendo in terrazza.
Lucas lo abbracciò da dietro, affacciandosi dal balcone.
"Ti chiamo culo grosso perché è più grosso effettivamente, ed è meglio così." sussurrò, ridendo vicino al suo orecchio.
"Lo so, ho ripreso tre chili nell'ultimo mese." disse l'altro, mordendogli una guancia.
"Che schifo, sei appiccicoso." si lamentò Lucas, poi lo strinse, tornando a guardare giù.
"Mia madre sta facendo le pulizie di primavera, sembra una pazza, guarda là!" disse, indicando il cortile di casa sua, perché comunque sarebbe sempre rimasta casa sua, quella.
"Perché c'è un divano in giardino?" chiese Rey, poggiando il gelato non finito sul davanzale, voltandosi verso Lucas.
"Ma che ne so, ogni tanto tira fuori ogni cosa, la butta in giardino e pulisce, meno male che vivo da solo, adesso non dovrò sentire l'aspirapolvere alle sei di mattina." disse.
Allyson uscì in giardino, portandosi una mano sulla fronte, li salutò da lontano, iniziando a saltare per farsi notare.
Rey ricambiò il saluto, alzando il braccio.
"Ciao tesoro!" gridò la bionda, facendo voltare alcune persone per strada.
"Possiamo evitare queste figure del cazzo? Sembra di stare al mercato." mormorò Lucas, scuotendo la testa, rientrando in casa.
Rey sorrise ad Allyson, salutandola di nuovo, poi seguì il suo ragazzo.
"Lucas, mi ero scordato di chiederti una cosa." disse ad un certo punto Rey, andando accanto al moro.
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And always will be | Sequel di WTVHS ➼ Tematica gay [BOOK 2]
Romance➨ Attenzione: Seconda parte della trilogia. Questo racconto a tematica omosessuale è il seguito di Welcome to Virginia High School, che trovate tra le mie opere. La storia non è comprensibile senza aver letto la prima parte. ••• Sono trascorsi ben q...