Point of view Zach
Riapro lentamente gli occhi, Simon si alza in piedi di scatto e dolcemente mi sposta i capelli dalla fronte.
"Zach, come stai?" domanda piano, sedendosi al mio fianco.
Mi guardo intorno, portandomi una mano alla testa, in questo momento non ho idea di quello che stia succedendo.
"D-dove sono?" sussurro, voltandomi lentamente verso Simon.
"A casa tua, mi hai detto di portarti qui, di non chiamare nessuno." dice lui, con in faccia stampata un'espressione decisamente troppo preoccupata.
"Zach, senti... stai bene? Che hai? Che ti è successo?" chiede, tutto insieme, tutto troppo velocemente.
Scuoto il capo, cercando di alzarmi per mettermi seduto.
"N-niente." dico, piegandomi su me stesso, con ancora la testa tra le mani
Simon afferra i miei polsi e noto sul suo volto uno sguardo severo.
Mi guarda in quel modo ed allora torno lucido, uscendo da quella specie di nascondiglio in cui sono andato a rintanarmi.
"Zach, mi sei letteralmente caduto tra le braccia, tu, cavolo tu non respiravi bene! Sudavi freddo e sembravi terrorizzato quindi penso di doverlo sapere, insomma che diavolo ti succede?"
Scuoto ancora la testa, alzandomi in piedi, alla ricerca di una felpa.
In questo momento sento solo freddo.
"Niente Simon, grazie per avermi portato a casa." dico, infilandola.
Lo sento sbuffare, alzandosi in piedi.
"Sei ingiusto." dice serio, andando verso la porta.
Sorrido, incrociando le braccia al petto.
"Senti chi parla." mormoro provocatorio.
Simon si blocca, la sua mano destra sulla maniglia, lo sguardo serio e le sopracciglia tirate.
"Che cazzo intendi dire?!" sbotta, voltandosi verso di me, il suo ex migliore amico.
Alzo le spalle, scuotendo il capo, come se nulla fosse.
"Guarda che ho sentito!" continua lui.
Odia l'apparente indifferenza che mostro e non si preoccupa neanche di nasconderlo.
"Okay sì, ho detto senti chi parla! Tu ti permetti di fare lo stronzo con me, ma poi se non ti dico mezza cosa, lo stronzo divento io." dico, avvicinandomi a lui.
"Tu sei pazzo! Dio Zach, sei rispuntato dal nulla! Cazzo, avevo la mia vita, ero felice, e poi arrivi tu dopo anni, così, senza avvertire! Mi ritrovo davanti la persona a cui tenevo di più, così diversa, e cosa dovrei fare? Abbracciarti e darti il bentornato?!" grida, togliendo ancora di più la poca distanza che ci divide.
Lo guardo dritto negli occhi, alzando le spalle.
"Beh, Sean l'ha fatto." dico serio.
Simon sorride, incredulo.
Davvero ho paragonato lui a Sean? Per quanto possa voler bene ad entrambi, Simon lo conosco da una vita, Simon è rimasto qui a raccogliere i pezzi, e la colpa è mia.
"Sai Zachary Jonas, sei davvero assurdo. Ma dimmi, Sean ti conosceva da quanto? Quasi due anni? E io Zach?! Cazzo, ed io?!" sbotta.
Resto in silenzio, denti stretti e sguardo fisso in quello di Simon.
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And always will be | Sequel di WTVHS ➼ Tematica gay [BOOK 2]
Romance➨ Attenzione: Seconda parte della trilogia. Questo racconto a tematica omosessuale è il seguito di Welcome to Virginia High School, che trovate tra le mie opere. La storia non è comprensibile senza aver letto la prima parte. ••• Sono trascorsi ben q...