Erano passati tre giorni dal rituale.
In quel momento, Elijah, Klaus e tutti i loro fratelli stavano andando verso la casa dei Salvatore, sperando di incontrare il piccolo Henrik.
Rebekah sbuffò quando Klaus le parlò. "Sono ancora qui solo perché voglio vedere mio fratello, Klaus. Di certo non per te."
Elijah intervenne. "Dovete ricordare che non stiamo parlando di nostro fratello Henrik. Potrebbe condividerne il volto e il nome, ma è Henrik Gilbert."
Rebekah, Kol e Finn annuirono gravemente. Sapevano che non era il loro fratellino, ma comunque era un'esperienza bellissima poter rivedere il viso del fratello.
"Lo sappiamo, grazie tante Mr simpatia. Questa è la casa?"
Kol fece per entrare, ma non riuscì a varcare la soglia. "Pensavo che i Salvatore fossero tutti morti.""Loro lo sono, infatti."
Elijah era incuriosito. L'ultima volta non avevano avuto problemi ad entrare.
Tyler apparve alla porta. "Ehy, ciao. Un attimo. HENRIK, INVITA QUALCUNO A ENTRARE!""NON È ANNA, VERO?"
"NO!"
"POTETE ENTRARE. NON TU ANNA!"
"DANNAZIONE!"
Una ragazza urlò, apparendo vicino agli originali. "Non puoi essere ancora arrabbiato con me!""Hai baciato mio fratello! Come potevi farlo alle mie spalle?"
Anna ringhiò e Henrik sorrise verso i cinque vampiri."Oh, ciao. Sono Henrik, piacere." Il ragazzo tese la mano verso i tre, che si presentarono.
"La casa è a vostro nome, quindi?"
"Sì. Damon e Stefan sono usciti fuori di testa e hanno deciso per una casa sicura."
Anna borbottò e Henrik sbuffò. "Bene, entra!""Grazie!" La ragazza entrò, prima di dire. "Non volevo farti preoccupare per tuo fratello, ecco tutto."
"Già, beh... In realtà lo sapevo da subito, quindi."
"Aspetta, cosa?"
"Sonno leggero e sono tra Jeremy e Elena." Fece una smorfia disgustata. "Fa davvero schifo."
"Avreste dovuto dividere 50 e 50." Gli disse Tyler e Anna sbatté le palpebre. "Non mi lasciavi entrare per qualcosa che hai sempre saputo? Perché?"
"Perché no?"
"Ha un punto." Ammise Tyler, facendo sospirare Anna.
Henrik poi sorrise ai cinque. "Qualcosa da bere? Vino? Bourbon? Caffè?""Hai del sangue?" Chiese Kol e Henrik gli porse il polso. "Se vuoi."
"Preferirei non da un bambino."
"Oh, che carino! Damon non ha avuto questo problema. Vieni, sono certo che Damon sarà felice di condividere la sua scorta. Che è comunque il mio sangue, quindi..."
"Perché il tuo?" Chiese Rebekah
"Mi riprendo prima degli altri umani in giro, non sono un ipocrita come Bonnie, e se il Consiglio scopre che ci sono vampiri in giro, li uccide. E Damon è fantastico, non posso davvero perderlo."
"Uh, tuo fidanzato proprio qui."
"Non rischi di finire impalato, tu."
"Potrei!"
"Se Klaus ti trasformasse in un ibrido, forse. Certo, ti servirebbe il sangue di mia sorella per superare la transizione, e visto che tengo vivo il fratello del suo ragazzo e il suo ragazzo, potrebbe anche offrire un po' del suo sangue. Ti rendi conto che non voleva?"
STAI LEGGENDO
REBORN FROM THE ASHES
FanfictionHarry James Potter a tredici anni viene adottato da una famiglia americana in visita in Inghilterra. Dopo la morte di Minus e Voldemort, Harry pensava che avrebbe passato una vita tranquilla. Non poteva sbagliarsi di più