sei

1.4K 36 3
                                    

prima di entrare in ospedale mi levai i tacchi così da non fare rumore e non disturbare i pazienti che stanno dormendo.
mi lavai la faccia, mi struccai, mi lavai i denti e andai nella stanza dove vidi mia madre appisolata, con un viso rilassato, angelico.
mi tolsi il tubino , mi misi il pigiama e mi sedetti sulla poltroncina.
mi addormentai stringendo l'esile braccio di mia madre.

••••

<<ma vaffanculo va>> dico non appena vengo svegliata dalla suoneria della mi sveglia.
la stacco e mi preparo.
bacio in fronte mamma, prendo la borsa e poi esco.
nel mentre stavo prendendo un caffè alla macchinetta mi arriva un messaggio da anas.
~cherie sono fuori che ti aspetto, t'ho preso un cornetto~
~corro🏃🏻‍♀️~
presi un caffè anche per lui e andai verso la sua macchina e poggiai la borsa nei sedili posteriori.
<<tieni>>dissi porgendogli il bicchiere salendo nella sua vettura allacciandomi la cintura.
<<irene, ma dormi?sta sera stai da me>>disse prendendo il mio mento facendomi voltare verso di lui scrutando la mia faccia.
<<ma stai tranquillo>>risposi forzando un sorriso.
<<quanto hai dormito?>>continuò.
<<bah forse 2 ore>>ammisi.
<<sia ieri che oggi>>aggiunsi.
<<vabbene sta sera ti vengo a prendere a lavoro e poi vieni da me>>sentenziò bevendosi il caffè tutto su un sorso.
<<okay, questa settimana ho il turno di mattina, stacco alle 15>>lo informai.
<<perfetto, alle 15 sono fuori>>disse assaporando delicatamente le mie labbra.
si girò prese la mia brioches e me la passò.
<<grazie an>>dissi baciandolo nuovamente.
<<che fai non la mangi?>>domandò preoccupato accendendo la mercedes.
<<non ho molta fame>>
<<cherie devi mangiare, ti serve energia, non riuscirai ad arrivare a sera, la colazione è il pasto più importante>>continuò staccando lo sguardo dalla strada rivolgendolo verso di me.
<<fallo per me>>aggiunse prendendo la mia mano intrecciandola con la sua.
annuii ed addentai la brioches.

••••

<<ire prenditi una settimana, non mi piace vederti così>>disse martina sistemando le ultime tazzine.
<<grazie marti, ne ho bisogno>>risposi continuando a spazzare per terra.
<<ah, e in questi giorni pensa solo a divertiti, vai da qualche parte, anche con il tuo amichetto>> disse con tono malizioso.
<<sei sempre la solita martina>>risi contagiando anche lei.
le nostre risate vennero interrotte da un suono di un clacson.
la guardai <<dovresti vederti, ti si sono illuminati gli occhi>>rise ancora di più.
<<dai ora vai, mi arrangio io qui>>disse facendo un cenno con il capo.
<<sei sicura?>>domandai.
<<certo, state attenti!>>mi rimproverò dolcemente.
<<eddai>> mi congedai, presi la borsa con i vestiti della sera precedente e salii in macchina del moro.
<<sei bellissima>>mi squadrò.
<<grazie an>> dissi sistemandomi gli occhiali appoggiando la borsa nei sedili posteriori.
<<com'è andata oggi?>>chiese alzando le sopracciglia.
<<bene, c'era uno che continuava a guardarmi in modo strano, ogni singola cosa che facevo>> risposi guardandolo.
vidi che strinse le mani sul volante facendo diventare le nocche bianche.
sbuffò <<la prossima volta che succede mi chiami e gli faccio vedere io>>disse annuendo con tono incazzato.
<<ma non ce n'è bisogno>>dissi sorridendo.
<<e invece si>>si girò facendomi l'occhiolino.

arrivammo a casa sua.
<<vai pure a fare una doccia>>disse poggiando le chiavi della macchina sul tavolo lasciando a terra la mia borsa.
<<okay>>risposi dandogli un bacio.
<<io ti aspetto in camera>>disse guardando il telefono.

mi feci la doccia, mi lavai i capelli ed avvolsi il mio esile corpo con un asciugamano.
andai in camera, lui si stava fumando una canna tenendo poggiati i gomiti sulla finestra.
era a petto nudo, aveva solo un paio di pantaloni grigi.
non appena mi vide, fece l'ultimo tiro, gettò il mozzicone, e si avvicinò a me.
incominciò a baciarmi il collo, feci scappare qualche gemito, alzai la testa all'indietro.
ad ogni suo bacio rabbrividivo.
<<ti piace eh?>>sussurrò al mio orecchio ridendo.
<<s-si>> risposi in preda all'eccitazione.
si staccó alzò il lembo dell' asciugamano che lo teneva saldo, improvvisamente mi ritrovai completamente nuda davanti a lui.
mi scrutò e vidi il suo membro irrigirsi sempre di più.
<<ti voglio tutta per me>> disse per poi gettarsi sulle mie labbra.
mi afferò per i glutei, me li strinse, e mi fece buttare nel suo letto.
mi leccò i capezzoli facendoli irrigidire, e incominciò a torturare tutto il mio ventre lasciando qua e là diversi succhiotti.
incominciò a scendere sempre di più mantenendo lo sguardo fisso sui miei occhi.
arrivò alla mia intimità <<sei sicura?>>domandò premuroso.
<<va-vai>>risposi.
incominciò a fare movimenti circolari sempre più veloci, inarcai la schiena accarezzandogli la testa.
si staccò ed entrò su di me con una forte spinta tanto da farmi sussultare.
sentii tutta la sua lunghezza entrare ed uscire dal mio corpo.
dopo varie spinte ribaltai la situazione lasciandolo sorpreso.
<<perspicace la ragazza>>disse con il fiatone
mi strinse i fianchi e mi guidò facendomi dondolare su di lui.
dopo qualche spinte sentii il mio ventre diventare caldo.
<<anas sto per venire>>dissi tra un orgasmo e l'altro
<<ripeti il mio nome>>mi ordinó eccitato.
<<anas>>urlai il suo nome .
venne dentro di me.
mi distesi di fianco a lui, avvolse la mia spalla con il suo braccio, mi tirò a se e mi diede un bacio sulla tempia.
<<è stato fantastico>>dissi con un filo di imbarazzo.
<<tu lo sei stata>>rispose disegnando il mio profilo con il suo indice.
<<ah, io non prendo la pillola e->>me ne uscii qualche minuto più tardi.
<<ho capito, domani vado a prenderla in farmacia>>disse dandomi un bacio sulle labbra.
restammo abbracciati, nudi, innamorati per tutto il pomeriggio a parlare.
finalmente mi sentivo amata, protetta , importante per qualcuno.

se io vado tu che fai? // anasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora