sette

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<<an puoi andare tu? io mi vergogno>>dissi sistemandomi gli occhiali.
<<va bene cherie, dammi un documento>>rispose aprendo la porta della macchina.
<<perché? a che serve?>>dissi io cercando nella mia borsetta.
<<tu dammela e basta, non è la prima volta che lo faccio>>disse ridendo.
socchiusi gli occhi <<toh tieni>> e gliela passai con fare scazzato.
<<grazie>>si avvicinò lasciandomi un casto bacio sulle labbra.
devo dire che ci sono rimasta un po' male, ma è normale mica posso essere io la prima sua volta, non posso neanche immaginare, però poteva risparmiarsela.
guardai un attimo il telefono nel mentre lo aspettavo.
vidi la porta aprirsi e di spontaneamente comparve un sorriso nelle mie labbra.
entrò in macchina, si allacciò la cintura.
tra le mani teneva una scatola di preservativi e la pillola.
<<hai fatto rifornimento>>risi.
<<si l'ultimo lo avevo usato con la mia ex>>rispose ridendo poggiando sulle mie gambe gli acquisti.
il sorriso scomparve dalla mia bocca immediatamente.

meglio che non parlo

<<allora dato che sei minorenne>> disse spostando lo sguardo dalla strada verso di me.
<<e non puoi prendere quella del giorno dopo, ti ho preso quella dei 5 giorni>>continuò.
<<ah okay, grazie>>risposi con tono freddo mantendo lo sguardo sulla strada.
<<quanto ti devo?>>domandai secca estrendo il portafoglio.
si girò inarcò le sopracciglia e mi squadrò.
<<proprio niente piccola, è stata colpa mia>> disse appoggiando la sua mano nella mia coscia.
<<sicuro?>>insistetti.
<<beh facciamo così, sta sera ti offro una pizza, vabbene?>>esclamai voltandomi verso di lui.
<<mmh, ok , io preferirei altro>>disse con tono malizioso avvinandosi a me per baciarmi.
<<eh no caro, non te lo meriti>>dissi ridendo.
<<eddai>>disse facendo il labbruccio.
<<potevi risparmiarti>>dissi scuotendo la testa.

••••

<<guarda che sta sera vengono anche i ragazzi>> disse il moro muovendo meccanicamente le mani nel joystick.
<<a mangiare intendi?>>domandai andando a prendere il pacchetto di sigarette che era in cucina.
<<si, tra un paio d'ore sono qui>>alzò il tono di voce.
<<e chi viene?>>continuai sedendomi fuori dalla finestra nel terrazzino.
<<amine, aziz, mohamed e zaccaria>>rispose impegnato nel giocare a fifa.
<<zaccaria?!">>esclamai <<babygang?!>>
<<si proprio lui>>rispose.
<<allora mi devo fare bella>>dissi provocandolo.
<<eh vai>> pronunciò con tono seccato.
imprecai ed invocai tutti i santi possibili sotto voce, feci l'ultimo tiro, gettai il mozzicone e mi sedetti nel divano dalla parte opposta di anas.
mi rivolse uno sguardo veloce, quando mi guardò fece un sorriso sghembo.
<<sai non dovresti fumare>>se ne uscì dopo un po' prendendomi per una gamba avvicinandomi a lui.
<<fa male>> continuò <<e poi sei piccola>>disse incominciando ad accarezzarmi l'interno coscia.
<<faccio quello che voglio>>risi.
<<mmh>> mugugnò in seguito qualche parola nella sua lingua.
bloccò la partita e mi mise a cavalcioni su di lui
azzerò le distanze dando via ad un limone, nel mentre io gli accarezzavo i capelli, lui invece mi stringeva delicatamente i glutei.
a distrarci fu il suono del campanello.
sbuffo, bestemmiò e si alzò.
<<che cazzo ci fai qui?>> domandò ridendo.
<<eh fra non avevo un cazzo da fare>>rispose un ragazzo dalla voce roca.
<<irene vieni qua>>urlò.
sperò solamente che non sia zaccaria perché sono in condizioni indecenti
avevo un paio di pantaloncini da basket di anas ed il top corto fa senza reggiseno.
andai verso la porta ed era proprio lui.
<<ciao, sono zaccaria>>sorrise lui porgendomi la mano.
<<si lo so>>risposi con un sorriso a 32 denti.
<<che è la tua nuova fidanzata?>chiese zaccaria rivolgendosi ad anas.
rise imbarazzato grattandosi la nuca.
alzai gli occhi, presi le sigarette, lo sorpassai dandogli una spallata senza farlo muovere di un millimetro ed andai in camera.

mi accesi l'ennesima sigaretta e mi sedetti sul cornicione della finestra.
sentii la voce di amine di aziz ed una a me sconosciuta nell'appartamento.
rimasi in camera per una decina di minuti quando udii la porta della camera aprirsi.
non mi voltai neanche.
<<cherié vieni di là con noi? ti va?>>domandò anas quasi timidamente.
<<pensavo di fare un salto da mamma>>dissi con voce tremante.
avvolse le sue mani attorno ai miei fianchi mi tirò giù.
<<io li avevo inviati apposta per presentarti>>parlò con tono dispiaciuto.
mi sistemai gli occhiali lo guardai ed alzai le sopracciglia.
<<scusa, è che non voglio correre, lo sai che sei importante per me>> affermò dandosi dei piccoli pugni sul palmo della mano.
<<mmh oggi sei strano>>confessai guardandolo negli occhi lo superai, mi prese per il braccio mi fece voltare e mi baciò.
<<te lo vuoi ficcare in questa testa di cazzo che tu mi fai impazzire??>>disse toccandomi la tempia.
arrossii e lui mi baciò la punta del naso.

••••

<<sono arrivate>>dissi scattando in piedi e avviandomi verso la porta di casa.
<<cherié i soldi sono dentro al mio portafoglio in cucina>>urlò il moro.
<<anas perfavore>$dissi
pagai con i miei soldi ed appoggiai le pizze nel tavolo, tanto i ragazzi si erano già accomodati, presi le bibite ed incominciammo a mangiare.
<non dovevi>>disse anas accarezzandomi i capelli.

<<quindi tu saresti la tanto bramata irene>>chiese il ragazzo con i baffetti.
<<in carne ed ossa>>risposi addentando un pezzo di pizza.
<<finalmente ti vediamo perché ci faceva una testa così 🤯>>continuò il ragazzo.
<<eddai fra>>disse anas dando un coppino a mohamed.
ridemmo tutti quanti.
<<irene però ci hai portato le birre e non le hai manco aperte>>si lamentò il moro.
<<adesso vado a prendere il cavatappi>>dissi pulendomi le mani per poi alzarmi ed andare in cucina.
<<e prenditi una coca che c'è in frigo tu non bevi la birra>>continuò con tono fermo
sentii che prese la mia bottiglia e la spostò vicino a lui.
aprii le birre a tutti, quando arrivò il turno di anas la aprii e bevetti un sorso.
mi diede una pacca sul sedere.
<<aia cazzo mi hai fatto male>>dissi strofinandomi il gluteo.
<<te lo sei meritato>>disse fulminandomi con lo sguardo.
<<vedrai te>>risposi sedendomi tra amine e zaccaria
<<fra mi sa che devi andare a puttane qua>>disse aziz.
il moro si soffocò con la birra e rise.
<<no fra lei è meglio>>disse mandomi un bacio volante.
abbassai la testa e sentii le mie gote andare a fuoco
<<anas che modi che hai>> lo rimproverò ezza
guardai amine ringraziandolo con lo sguardo.

finimmo la pizza e spreparai la tavola, l'unico che rimase fu anas.
io raccolsi i cartoni della pizza e le salviette,  lui le stoviglie.
buttai tutto nella carta, nel momento in cui stavo rientrando il moro mi fece indietreggiare facendomi appoggiare la schiena contro il terrazzo appoggiando le sue braccia nella ringhiera ai lati di miei fianchi.
<<sta sera ti voglio tutta per me>>sussurrò sulle mie labbra lasciandomi un bacio passionale.

se io vado tu che fai? // anasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora