quattordici

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<<che fai?>>disse anas buttandosi sopra di me, io ero a pancia in giù, lui appoggiò il mento sulla mia spalla.
<<bianca mi ha dato il suo libro per la patente, stavo dando un'occhiata>>risposi.
<<guarda che hai ancora 16 anni, è ancora presto sai>>continuò .
<<volevo solo farmi un'idea>>ribattei girandomi a pancia in su.
<<maaa, non è che mi fai provare a guidare con la tua macchina?>>dissi facendo il labbruccio.
<<non se ne parla>>rispose con tono fermo.
<<eddaiii, neanche se mi porti nelle zone industriali?>>continuai.
<<assolutamente no, la mia macchina la guido solo io>>disse scuotendo la testa.

<<irene!>>
<<irene!>>
<}gira!>>
<<vai piano!>>
<<sta attenta>>
io mi sbellicavo dalle risate nel vederlo disperato.
per tutto il viaggio con una mano si teneva sulla porta, con l'altra nella maniglietta che c'è sul tettuccio della macchina.
<<fermati! può bastare>>sentenziò anas.
<<ma come di già?>>dissi dispiaciuta.
<<è stato un parto>>rispose ridendo senza umorismo.
<<ma sta zitto che sono stata brava>>continuai slacciandomi la cintura.
<<sei più brava in altro>>disse strizzando l'occhiolino ridacchiando maliziosamente.
<<cretino>>dissi imbarazzata sistemandomi gli occhiali.
facemmo cambio di posto e tornammo a casa mia.

<<sta sera che fai?>>domandai dopo qualche istante.
<<beh io e i ragazzi facciamo una festa perché sami è uscito. ti va di venire?>>rispose cambiando marcia.
<<certo, ho il turno di mattina sta settimana>>dissi sorridendo.
<<dovrebbe venire anche bianca, sai tra lui ed amine sta nascendo qualcosa>>disse entusiasta.
<<si me lo aveva accennato b>>risposi guardandolo.
<<ci prepariamo insieme?>>chiesi.
<<vabbene, ci fermiamo a casa così prendo dei vestiti>>affermò.
annuii.

••••

ci sedemmo per terra nel terrazzo di casa mia
<<la smezziamo?>>gli chiesi estraendo da una busta una j.
<<chi cazzo te l'ha data?>>rispose incazzato.
<<amici>>dissi facendo le spallucce guardando con un sorriso a 32 denti la canna.
<<uno intanto ste cose tu non devi fumarle>>mi rimproverò prendendola dalle mani <<due se proprio proprio te la do io la roba, almeno so che quello che fumi sia buono>>continuò accendendola.
risi per tutto il tempo.
<<che cazzo ti ridi?>>inarcò il sopracciglio
<<sei troppo protettivo, dai su smezziamola>>dissi dandogli una leggera pacca sul suo nudo pettorale.
<<io mi preoccupo, non va bene, troppo presto>>ribatté tra un bacio e l'altro.
gliela accesi.
<<a che ore sta sera?>>domandai facendo un tiro.
<<verso le 20 a casa di aziz>>rispose fissando il vuoto sbuffando il fumo.
<<devo sbrigarmi, sennò faccio tardi>>dissi facendo un ultimo tiro alzandomi in piedi.
<<ma non sono neanche le 17.30>>mi informò ridendo.
<<me li sistemi tu i capelli eh?>>domandai retoricante poggiando le mie mani sui fianchi.
<<io te li posso solo spettinare>>disse spegnendo il mozzicone della j avvicinandosi a me.
<<ah si? fammi vedere allora>>risposi con tono di sfida.
mi prese per le natiche e mi fece distendere sul letto, ci spogliammo a vicenda.
sta volta ero io sopra di lui.
incominciai a baciargli il collo scendendo sempre più giù, lasciandogli dei succhiotti.
lui in preda all'eccitazione chiuse gli occhi.
presi in bocca il suo membro facendolo gemere.
appoggiò una mano dietro la mia testa accompagnandomi in movimenti via via più veloci.
venne dentro la mia bocca, lo ingoiai tutto.
mi alzai e il moro si mise a ridere.
<<che ridi?>>domandai non capendo
<<sei tutta sporca>>disse pulendomi il labbro con il suo pollice.
mi prese per i fianchi e facemmo l'amore.

••••

<<dai vieni qui che ci facciamo una foto>>disse prendendomi per i fianchi.

bene.530's stories

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<<adesso aspetto la sclerata di elena>>disse ridendo bloccando il telefono.
non risposi, sapeva che mi dava fastidio solo sentire il suo nome.
<<ti va se passiamo da mamma prima, almeno puoi presentarti>>proposi mettendomi sulla punta sei piedi appoggiando le mie labbra sulle sue.
<<certo cherie, andiamo allora>>rispose prendendo le chiavi della macchina.

••••

<<ciao mami, come stai?>>domandai saltellando verso di lei.
sia anas che mia madre scoppiarono a ridere nel vedermi così.
<<bene adesso che siete venuti>>continuò con voce debole.
<<ma lui è>>dissi indicandolo.
<<sono anas, il fidanzato di sua figlia>>continuò.

fidanzato?

si avvicinò e le diede due baci sulla guancia.
<<piacere signora>>si presentò.
<<finalmente ti conosco, non faceva altro che parlarmi di te, é troppo bello mami non puoi immaginare>>disse la donna imitandomi.
<<mamma!>>la rimproverai sistemandomi gli occhiali.
parlammo per qualche decina di minuti, guardai l'orologio e si erano fatte le 19.30.
<<siete proprio belli assieme, veramente>>disse la donna con gli occhi lucidi.
<<grazie ma>>dissi dandole un bacio sulla fronte.
<<mi spiace anas che tu abbia dovuto conoscere in questo luogo, in queste condizioni>>sibilò con il capo basso.
<<non si azzardi a ripertelo. sono molto grato di averla conosciuta>>ribatté accarezzando la mano a mia madre.
<<oh sei un ragazzo dal cuore d'oro>>rispose mia madre appoggiando la mano sul petto.
<<arrivederci>> ci congedammo.
il moro mi cinse il collo con il suo braccio traendomi a se.
<<mio fidanzato eh?>>dissi ridendo.
<<già>>rispose strizzandomi l'occhiolino.
mi schioccò un bacio sulla fronte e ci incamminiamo verso l'uscita dell'ospedale.
mi sentivo bene, come una bambina, innamorata, felice, dopo molto tempo lo ero.


🎨ciaoo come state?
ci ringrazio per le visualizzazioni che crescono di giorno in giorno, sia di questa storia che quella di neima.
vi ringrazio per tutti i voti ed i commentano che lasciate sotto i capitoli.
grazie, grazie, grazie🫶🏻

se io vado tu che fai? // anasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora