Titolo della parte

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9 dicembre.

Son giorni che non mi faccio vivo e che dunque non mando a te mie notizie ma ciò è accaduto poiché non aspettavo altro che tue estenuanti lagnanze.
Le promesse, caro poeta son promesse e come seppi del tuo arrivo avvisai repentino la tua signora così che ella potesse provvedere al più presto possibile a preparar il tuo alloggio in quel di Padova...
Hai ragione ti ho pigliato proprio in parola e del resto, come puoi immaginare la madre tua freme, ogni volta che a me arriva della corrispondenza.

Ah si, che sciocco, quasi dimenticavo.
Tu, povero innamorato che non sei altro, riceverai fra non molto lettere colme di materne apprensioni...
ma d'altronde come potevo negar questo privilegio all'aggraziata madre tua!

Ti lascio.
A presto

P.S. Da buon fratello, inoltre dedico a te, o grande poeta, questi pochi versi scritti di mio pugno, lasciandoti libera interpretazione:
oh, quante son le promesse da marinaio;
che prima le si fanno
e poco dopo le si consumano.

Epistole di Lorenzo Alderani a Jacopo OrtisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora