Titolo della parte

11 5 0
                                    

13 novembre.

La solitudine m'accompagna in queste fresche giornate autunnali e assiduamente spinge me medesimo a mandar a te Jacopo lettere vuote, pur di non rimanere completamente solo assieme alle mura della tua deserta casa.
Sai, i tuoi scritti rallegrano le buie giornate e se potessi verrei all'istante lì da te, ma giacché le promesse rimangon tali, al fianco della madre tua resterò fino al tuo ritorno e frattanto rimembrerò a me stesso le parole che mi dissi prima che mi lasciasti:
"Facciamo tesoro mio Lorenzo, dei sentimenti cari e soavi, rammentiamo ai felici anni trascorsi ed invochiamo gioia per gli anni che ancora ci avanzano;
la memoria che non siamo sempre vissuti nel dolore".

P.S. In ogni caso ho constatato che quel povero di Plutarco sta facendo la mia stessa fine!! Sempre chiuso sotto il tuo braccio ma cautamente riposto nel tuo cuore...

Epistole di Lorenzo Alderani a Jacopo OrtisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora