17 maggio.
O l'Amor crudele,
feroce ha divorato l'essenza del flebile tuo soffio e fulmineo ha reso l'anima tua serva di una passione impossibile.
Il tuo cuore ammalato brama premura
e pur se la tua tremula mano non è riuscita a scrivere l'emozioni e i turbamenti che persuadono la tua mente,
oramai Lapo mio sento come se fossi lì,
in quella sperduta tua solitudine il bisogno che hai di evadere.
Abbandona le inquietudini e dimentica con la sola forza che tu hai dentro l'anima, la donna Teresa, intenta a sposare seppur senza affetto quel giovine Odoardo.
Sai, in questi giorni, sovrumani pensieri ininterrottamente hanno avvilito il mio intelletto ed il sentore del maligno ha vagato nel mio corpo.
L'inconscio dunque mi ha presagito il tuo dolore, ma io come ben sai nel tuo cuore abito e frattanto che lo rincuoro, null'altro desidero che la tua felicità.P.S. Il tuo nome è inciso nel mio e come sempre pregando l'Eterno Iddio, ti abbraccio.
Cara notte.
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Nonostante attente ricerche, alcuni dei frammenti che Lorenzo scrisse in risposta alle lettere spedite dall'amico
Jacopo (peregrino per l'Italia)
sono andati perduti.
L'Editore.
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Epistole di Lorenzo Alderani a Jacopo Ortis
Historical FictionRisposte epistolari di Lorenzo Alderani alle lettere di Jacopo Ortis, personaggio principale del romanzo di Ugo Foscolo: "Le Ultime lettere di Jacopo Ortis".