28 gennaio.
Buon giorno amore mio!
Per mia sfortuna non ho ricevuto alcuna tua lettera ma spero che tu abbia almeno letto intensamente le parole di una madre preoccupata ed in pensiero per il suo lontano figlio.
Lorenzo, come al solito è continuamente affaccendato ma quando può è sempre pronto a spendere parole di conforto e ad aiutarmi nelle mansioni domestiche.
Ma che ragazzo grandioso è il tuo Laurent!
Ama te come un fratello ed ogni giorno mi parla delle tue vicende e dei tuoi tormenti, affliggendo perfino l'anima sua dei molteplici lamenti che a lui incessantemente racconti.
Mio Jacopo, devi sapere che l'aria pungente ed il cielo torbido di questi mesi dolenti, stanno rendendo l'indipendente nostra Venezia un luogo cupo ove la moltitudine della gente pur di predominare, quotidianamente infama il prossimo seminando ostili maldicenze.
Nonostante ciò, quel che a me solo importa è che la tua indole schietta, ineducata, caparbia ed imprudente possa continuare a far sì che tu, ti allontani sempre più dal maligno e che solo nel momento di tregua possa ritornare fra le mie braccia, al cospetto del mio cuore.
O mio Jacopo or come ora debbo proprio lasciarti ma prima di terminare vorrei...
manca l'ultima carta.
———————————————————————Ore 2.
Lapo, Lapo! La povera Venezia, la nostra povera Terra è perduta!
Il tuo Lorenzo non so se ha spedito a te alcuni ragguagli ma oramai tutto qui si è consumato...
Ho il cuore affranto e l'anima mia non raggranella più nulla.
Oh mio adorato, i ricordi nostri fumano congiuntamente nell'aria della patria sottomessa giacché il malevolo ha dannatamente avuto la meglio su questa umile arsa terra.
All'incirca dieci giorni fa, gli austriaci hanno definitivamente assediato la nostra amata Venezia e a sostituire quella Municipalità provvisoria è stato null'altro che un losco governo (altrettanto provvisorio) in grado di rallentare le nostre remote autorità.
Mio figliuolo non è assolutamente mia intenzione affannarti con altri dispiaceri ma debbo scrivere a te tutto ciò che la mia mente rimugina poiché ho solo te come mio intimo confidente.
Abbraccio il tuo cuor spoglio della mia vicinanza e come celeste creatura proteggo l'anima tua nell'attesa di riabbracciarla.Viviti lieto.
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Sciaguratamente parecchi altri lasciti ne sono andati perduti.
L'Editore.
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Epistole di Lorenzo Alderani a Jacopo Ortis
Historical FictionRisposte epistolari di Lorenzo Alderani alle lettere di Jacopo Ortis, personaggio principale del romanzo di Ugo Foscolo: "Le Ultime lettere di Jacopo Ortis".