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Jisung

Continuavo a non realizzare il fatto che ora io e Minho stessimo ufficialmente insieme. Non riuscivo a credere che uno attraente e intelligente come Minho, volesse proprio me. Lo trovavo semplicemente perfetto.

Oggi era il suo giorno libero, così ha insistito che anche io saltassi il lavoro per uscire con lui, dice che si sarebbe occupato Chan del lavoro al posto mio.

Non volevo appesantire il povero Chan, così mi presentai lo stesso al lavoro, ma ahimé, davanti la struttura vi trovai proprio Minho, che sapeva che io sarei lo stesso andato a lavoro, così mi portò ad una specie di appuntamento in un luogo a me ancora ignoto. Ancora mi chiedo come faccia a conoscermi così bene in poco tempo che ci conosciamo...

Mi portò ad un bar, dice che avremmo fatto prima una veloce colazione per poi andare in un altro posto. Arrivati lì, avvistammo i nostri amici, Felix e Changbin, seduti ad un tavolo che chiacchieravano animatamente.

Ultimamente i due erano diventati proprio inseparabili. Passavano interi pomeriggi insieme, uscivano spesso, e più di una volta li ho pure beccati a baciarsi o in cucina o sul divano. Loro continuavano a dire però di non essere fidanzati, però realmente era così e volevano soltanto opprimere la verità che prima o poi verrà a galla.

-Hey ragazzi, possiamo unirci?- gli chiese Minho avvicinandosi a loro, tenendomi sempre per mano. I due ovviamente accettarono e ci fecero accomodare proprio di fronte a loro.

-Jisung ultimamente parliamo poco, che mi racconti di nuovo?- chiese Felix mentre sorseggiava il suo milkshake. -Beh, tu sei sempre impegnato con il tuo ragazzo, e anche io ultimamente sono stato impegnato con il mio ragazzo... è ovvio che non abbiamo avuto tempo di parlare- sentii la mano di Minho poggiarsi sulla mia coscia. Arrossii lievemente al contatto mentre mi voltai a guardarlo e lui mi stava sorridendo. -NO ASPETTA- Felix spalancò la bocca scioccato.

-Voi due!? State insieme!?- esclamò Changbin incredulo parlando al posto del suo ragazzo che era come paralizzato dallo shock. -Teoricamente si- dissi convinto. -Sungie questa non te la perdono. Non abbiamo avuto tempo per parlare, è vero, ma questo dovevi dirmelo assolutamente- Felix si finse offeso incrociando le braccia e mettendo su un finto broncio. -Beh Lix, neanche tu mi hai detto che stavi con Changbin- risposi ridacchiando.

-Noi!? Haha, noi non stiamo insieme- rise nervoso, cercando di nascondere la verità che era già palese a letteralmente mezzo mondo. -Vedi che lo sto che stai mentendo- lo guardai con faccia di sfida, mentre lui mi lanciava un'occhiataccia. Per fortuna, arrivò il cameriere ad interrompere la situazione, che portò i nostri ordini.

-Hey ma io non ho ordinato- dissi confuso mentre il cameriere posava dinnanzi a me un cappuccino seguito da una deliziosa fetta di cheesecake. -L'ho fatto io per te, spero che ti piaccia- disse fieramente Minho.

Non risposi, ero impegnato a fissare la cheesecake che avevo sotto gli occhi. Aveva un aspetto così buono ed invitante, potevo sentire l'acquolina in bocca. Misi subito il primo boccone. La crema di formaggio fresco che si mischiava perfettamente con la base biscottata e lo strato superiore di marmellata di lamponi. Mi sentivo in Paradiso.

-Penso che ho scelto bene per te- ridacchiò Minho. -Oh si, Jisung prova un amore incondizionato per le cheesecake, forse le ama più di quanto ami te- disse Felix guadagnandosi un'occhiataccia da parte mia.

Una volta finito, uscimmo dal locale, lasciando i Changlix soli, così potevano pomiciare in pace indisturbati. Minho intrecciò le sue dita con le mie, per poi lasciarmi un tenero bacio sulla guancia e trascinarmi da qualche parte.

Camminavamo insieme, mano nella mano, fin quando non sentii più il calore della mano di Minho sulla mia. Fu un istante. Qualcuno mi divise da lui. Sentii una caloria che pressava sulla mia bocca, impedendomi di urlare. Chiusi gli occhi terrorizzato.

-Bene bene...- ghignò una voce che pian piano si avvicinava, lasciando che la figura del padrone usciva dall'oscurità. Aprii gli occhi e vidi che per fortuna Minho era seduto accanto a me. Mi accorsi che ci trovavamo seduti a terra, in uno sporco vicolo dal pavimento lurido, con bidoni dell'immondizia attorno. Dinnanzi a noi vi erano 3 figure a me sconosciute, ma dall'espressione corrucciata di Minho capivo che lui invece li conosceva bene.

Una quarta figura si fece strada verso di noi. -Ma che carini i piccioncini- ci perculò scatenando una sonora risata degli altri. Si avvicinò ulteriormente a Minho, per poi prendere tra le mani il suo viso. -Sei tu il figlio di puttana che ha arrestato Beomgyu, vero?- ridacchiò passandosi la lingua tra i denti.

-E tu...- si voltò verso di me e si avvicinò -...tu devi essere il suo lurido aiutante, oltre che amante- risero nuovamente tutti in coro. Volevo agguantarlo. Come si permetteva a parlare a me e Minho in questo modo. Provai a sferrargli un pugno, ma mi accorsi che mi avevano legato.

Quindi, ricapitolando, mi trovavo prigioniero in uno schifoso vicolo con Minho, con mani legate dietro la schiena, e dello scotch alla bocca. Fantastico.

Il ragazzo si avvicinò nuovamente a me. Stavo cominciando ad avere una certa paura. 

-Allontanati da lui bastardo-

angolo autrice
il ritorno dei 'Depressed emo boyz' yey (txt)
(nome suggerito da pHANnoLeeKnow)

no ma comunque fa talmente caldo che ho voglia di trasferirmi in alaska

The policeman without the gun - minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora