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Minho

Tutto stava andando alla grande in questi giorni. Io e Jisung eravamo sepre più innamorati, per non parlare del fatto che continuava a fare progressi con le armi, così da potersi almeno difendere in caso ce ne fosse stato bisogno, anche se dubitavo fortemente che dovesse difendersi da solo dato che ci avrei pensato io a difenderlo in caso di minaccia.

In più, il prigioniero Choi Beomgyu, ci aveva svelato un altro pezzo importante del puzzle, anzi, lo aveva svelato a Jisung, che grazie alle sue grandi doti era riuscito nuovamente a manipolarlo.

Ero così fiero di lui. In poco tempo lo avevo visto fare grandissimi progressi in qualsiasi cosa, era davvero un ragazzo in gamba. O forse, non aveva fatto progressi, ma solamente mi stava mostrando pian piano le sue capacità impressionanti. era bello, bravo, intelligente, simpatico, affettuoso, carino, e avevo scoperto da poco che era anche un bravissimo cantante, oltre che un favoloso rapper. Insomma, Han Jisung non smetteva di sorprendermi.

Mi accorsi anche che il mio amore per lui cresceva di giorno in giorno sempre di più, se avrebbe continuato così sarebbe arrivato all'infinito, o forse aveva già raggiunto quella soglia. Lavoravamo e passavamo i nostri pomeriggi liberi insieme, ogni tanto, avevamo anche dormito insieme, ma niente di più, soltanto quella serata da ubriachi.

La mia dipendenza dalle labbra di Jisung cresceva a dismisura. Non riuscivo proprio a resistere e starmene buono a guardarle, dovevo per forza pressare le mie labbra sulle sue, e spesso, dovevo per forza aggiungere anche la lingua.

Insomma, sembrava che tutto stesse andando fin troppo bene. E ammetto di aver un pò di paura, perché solitamente non mi va mai niente bene per troppo tempo...

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Il mio telefono squillava da un bel pò ormai, ma io non avevo le forze di rispondere perché ero troppo assonnato. Avevo lavorato fino a tardi la notte precedente, e tutto quello che questa mattina volevo fare era riposare abbracciato al mio Jisung, ma non fu possibile.

Utilizzai le pochissime forze che avevo per afferrare il telefono e rispondere. -Pronto...?- mormorai con la voce impastata dal sonno, mentre uno sbadiglio abbandonava la mia bocca. -Vieni, alla svelta, è successa una cosa orribile- disse Chan riattaccando subito dopo.

Guardai confuso il telefono, erano soltanto le 6:39, non era ancora il momento del mio turno, ma se Chan mi desiderava con così tanta insistenza, significa che era successo qualcosa di veramente grave. Mi vestii subito e uscii dall'appartamento di Jisung. Per mia fortuna non incontrai Felix, che sicuramente vedendomi uscire da camera del suo amico mi avrebbe guardato maliziosamente.

Trovai Chan proprio davanti l'entrata della caserma, che faceva avanti e indietro, nervoso. -Hey Chan, che succede?- domandai confuso. -Choi Beomgyu, è scappato. Ho trovato poco fa un cazzo di buco nel muro e le telecamere di sicurezza hanno ripreso gli altri 4 che lo aiutavano a scappare.- disse con tono alquanto serio.

-Cazzo, questa non ci voleva. Dobbiamo preparare un piano, dobbiamo prenderli una volta per tutte per porre fine la loro attività criminale.- dire che ero incazzato era poco.

Mi diressi nel mio ufficio seguito da Chan e radunammo anche Seungmin, Hyunjin e Changbin, che erano gli altri membri della nostra squadra. Chiamai anche Jisung, e mi disse che sarebbe stato qui in poco tempo.

Poco dopo, eravamo tutti e 6 riuniti nel mio ufficio, ognuno proponeva idee per eventuali piani, ma nessuna ancora riusciva a convincermi. Stavo perdendo la pazienza. -Cazzo, dobbiamo trovare un fottuto piano in poco tempo...Beomgyu ci aveva svelato che avevano in mente di combinare qualcosa di grave a breve. Buttate giù idee!- dissi incazzato sbattendo un pugno sul tavolo.

Ero stanco di questi bastardi dall'aspetto emo, ero stanco dei loro inutili omicidi. Jisung notò la mia frustazione, e mise la sua mano sulla mia, intrecciando le nostre dita. Il suo tocco riuscì un pò a calmarmi. Sospirai, per poi accennargli un sorriso.

-Minho...- mi richiamò Jisung poco dopo. Mi voltai verso di lui. -Forse ho un piano- disse sorridendomi. -Serio!?- dissi entusiasta. I piani di Jisung erano sempre i migliori, riponevo tutta la mia fiducia in lui.

-Statemi bene a sentire...- iniziò, avvicinando a lui i fogli dove erano state scritte tutte le conversazioni che aveva fatto con Beomgyu -Se leggete bene, potete notare che ha inserito spesso nei discorsi le stelle. Potrebbe sembrare un'informazione piuttosto inutile, ma dobbiamo tenere conto di qualsiasi cosa, dato che sono persone scaltre. Tuttavia io sono più scaltro di loro...- sfogliò i fogli e ne prese uno in particolare, quello che riportava la data di qualche giorno fa -In questa conversazione, non solo mi ha parlato di stelle, ma anche dei fiori... certo, potrebbe sembrare banale a tutti quelli che leggono superficialmente questi fogli, ma secondo me le stelle e i fiori portano ad un solo luogo: dove c'è una bella visuale delle stelle e dove ci sono molti fiori?-

-Aspetta... il parco?- chiesi continuando a riflettere. -Esatto!- confermò la mia ipotesi Jisung. -E cosa c'entra il parco con dei criminali??- chiese confuso Changbin.

-Beh, è probabile che stiano tramando un omicidio lì- proseguì Jisung. Sfogliò ancora una volta i fogli, mettendoli in ordine cronologico. -Lui ha parlato soltanto il 2, il 3, il 7 e il 9... e poi non ci ha dato più informazioni...- continuava a prendersi una pausa da una frase all'altra, mentre rifletteva. -Oggi è il 18 di Maggio...-

-E con ciò? Cosa c'entra la giornata di oggi??- sbottò Hyunjin, per niente fiducioso delle capacità di Jisung. -Stà zitto testa di cazzo, lascialo parlare- lo zittì Seungmin.

-2+3+7+9 fa 21... oggi è il 18... ci sono!- esultò alla fine del suo calcolo. -Se il mio ragionamento è giusto, dovrebbero compiere il prossimo omicidio il 21 maggio al parco... Beomgyu ci ha lasciato dei messaggi in codice- disse fieramente incrociando le braccia al petto.

-Il tuo ragionamento non fa una piega...- dissi ancora perplesso. -E se ti sbagli?- lo sfidò Hyunjn. Lo fulminai con lo sguardo -Se mi sbaglio mi licenzio- disse convinto Jisung, guardando il maggiore con aria di sfida.

-Cosa!? Non ti permetterò di licenziarti!- lo rimproverai. Jisung mi fece soltanto un occhiolino, e io rimasi ancora più perplesso di prima.

angolo autrice
siamo quasi alla fine della storia :)

The policeman without the gun - minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora