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Jisung

-Minho, guarda la porta- attirai la sua attenzione. Lui si avvicinò e mi guardò perplesso.

-La serratura è forzata- passò una mano lentamente sul punto che gli avevo indicato. -Qualcuno deve essere entrato per forza- disse convinto con sguardo serio.

-Ragazzi- ci chiamò Chan. Ci girammo verso di lui.

-Guardate qua- indicò un punto preciso del lampadario che si trovava sul pavimento -E' stato tirato giù con qualcosa, c'è il segno-

Mi avvicinai a lui con passo svelto. Mi accovacciai e scrutai attentamente prima di trarre delle conclusioni.

-Cercate per la casa, dobbiamo trovare un oggetto di ferro.-

-Come fai a sapere che potrebbe essere un oggetto di ferro?- chiese Minho ghignando.

-Per favore, potresti fare come ti ho detto?- sospirai.

Sentii soltanto un flebile 'tsk' come risposta, mentre osservavo i due dividersi per l'appartamento. Chan cercò nella camera da letto, Minho in bagno, e io in cucina. Aprivo gli stipetti uno ad uno, cercai nella dispensa, dentro il frigo. Non trovavo niente. Stavo cominciando a pensare di essermi sbagliato quando Chan ci chiamò.

Ci precipitammo nella stanza dove si trovava lui. Stava tenendo alzato il materasso del letto. Tra le doghe del letto, vi era posizionato un piede di porco.

-Non toccarlo!- fermai Minho prendendolo per il polso. -Potrebbero esserci le impronte digitali dell'assassino. Meglio usare i guanti- mi fece un cenno con il capo e andai a prendere un guanto dalla borsa che avevamo portato con noi. Lo presi con delicatezza e lo scrutai. Lo portai fino al lampadario e notai che il segno era stato causato proprio dal piede di porco. Avevano la stessa forma e dimensione. Non c'era dubbio. Misi l'oggetto dentro una busta di plastica per evitare che le eventuali impronte non andassero cancellate.

-Rivolgiamoci alla squadra del comandante Hoseok, loro hanno gli strumenti adatti per riconoscere le impronte digitali- disse Minho.

Salimmo nella nostra auto, con Chan alla guida. Passammo per la centrale e consegnammo l'oggetto da esaminare al poliziotto Jungkook che insieme al suo collega Yoongi, dovevano cercare le impronte digitali.

-Andiamo a pranzare al ristorante italiano?- chiese Chan.

-Ew, italiano? Tsk, d'accordo solo per stavolta- disse Minho. Io mi limitai ad annuire, non mi dispiaceva l'idea.

~~~~~

Eravamo seduti tutti e tre in un tavolo del ristorante italiano. Chan si stava gustando la sua carbonara, Minho aveva preso dei semplici spaghetti con le vongole e io mi stavo scolando il mio piatto di amatriciana.

Stavamo parlando del più e del meno, anche per conoscerci un pò meglio perché se io non sapevo nulla di loro, loro non sapevano nulla di me. Improvvisamente squilla il telefono di Minho.

Io e Chan lo stavamo osservando mentre annuiva. Concluse la chiamata dicendo soltanto 'arriviamo'.

-Ragazzi, forse hanno trovato il colpevole, dobbiamo andare.- disse alzandosi e indossando la sua giacca.

A malincuore dovetti abbandonare la mia seconda porzione di amatriciana, ma il lavoro chiamava, e io dovevo rispondere.

Entrammo di fretta alla caserma. Ancora ero parecchio disorientato e sarei stato capace di perdermi in quel posto, ma stavolta seguii il comandante Minho. Per un attimo mi persi nei miei pensieri. 'E' così bello' pensai. E non mi sbagliavo. Forse c'era una possibilità che mi stesse cominciando a piacere nonostante prima lo odiassi.

-Minho, Chan!- li salutò un uomo a me sconosciuto. Si avvicinò successivamente a me. -Tu sei nuovo?- mi chiese e io mi limitai ad annuire. -Lui è il comandante Hoseok- me lo presentò Minho. Si girò verso di lui -E lui è il novellino Jisung. Oggi è stato molto d'aiuto per le indaggini.- se ne vantò facendo un sorriso, tenendo le mani legate dietro la schiena.

-Comunque- proseguì -Che novità ci sono?-

-Abbiamo scoperto che effettivamente c'erano delle impronte digitali sul piede di porco, siete stati bravi a non cancellarle-

-Merito di Jisung- precisò Chan per poi sfoggiarmi un suo splendido sorriso.

-A chi appartengono?- chiese Minho avvicinandosi ai computer dove erano seduti il poliziotto Jungkook e il comandante Hoseok.

-Jungkook proietta le informazioni che abbiamo trovato.- disse serio Hoseok.

Il poliziotto annuì e proiettò su un grande monitor la foto di un ragazzo, con accanto delle informazioni.

-Choi...- sussurrò Chan.

-Ancora quel figlio di puttana- sbatté le mani sulla scrivania Minho.

Lessi le informazioni per capire meglio chi fosse.
'Choi Yeonjun, classe '99, 22 anni. Pluriomicida ricercato. Facente parte della gang dei TxT. Ricercati anche i suoi compagni: Choi Soo-bin, Choi Beomgyu, Huening Kai, Kang Taehyun'.

-Abbiamo a che fare con un pluriomicida eh?- riportarono tutti il loro sguardo su di me -Dobbiamo prenderne almeno uno di questa 'gang'.-

-Come pensi di riuscirci?- chiese Minho avvicinandosi ghignando.

-Ho un'idea...-

angolo autrice
scusate, volevo aggiornare prima ma ero impegnata a piangere perché mia madre mi ha iscritta al liceo classico anche se io voglio andare all'artistico :'(

The policeman without the gun - minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora