Chapter 3 - Back to Hellfire

207 10 0
                                    

People don't really say
what they're really thinking.
-Jonathan Byers

"Cosa? Non vieni alla partita?" Chiese Steve ancora esterrefatto pensando che se me lo chiede 12mila volte la risposta cambiasse. "Non puoi lasciarmi da solo!"
"Mi dispiace Steve ma ho promesso a Mike e Dustin che avrei giocato con loro, credimi neanche io ne ho voglia."
"Va bene ma mi devi un favore, ci vediamo qui a mezzanotte in punto intesi? Se ti perdo mamma e papà mi uccideranno."
"Grazie Steve" Dissi abbracciandolo. "E scusami ancora." Steve mi rivolse un bel sorrisone.
Scesi dalla macchina e presi la mia chitarra, che avevo portato sperando che Eddie potesse aggiustarmela.
Dustin e Mike mi stavano aspettando davanti l'entrata di scuola, ci salutammo e arrivammo fino alla vecchia aula dove si faceva teatro prima.
Ero nervosa, mi sistemai la gonna con sopra la maglietta che sinceramente non ci stava male, poi varcammo la porta.
Un ondata nostalgica mi pervase l'animo.
Tutto il club ci stava aspettando seduti intorno al tavolo da gioco.
Dustin e Mike salutarono tutti, ma il gruppo era basito dalla mia presenza.
Eddie non perse tempo a chiedere spiegazioni.
"Dustin? Mike? Perché c'e anche lei? Avete due secondi per darmi una spiegazione."
"Avevi chiesto un sostituto e noi l'abbiamo trovato!" Esultò Dustin.
"Esatto, sostitutO" disse eddie marcando bene la O, "questo è l'hellfire club, non il cucito club, non sono più ammesse ragazze"
"Non sono ammesse oppure è quello che succede ogni anno?" Interrompii io. Ok lo ammetto non sono brava a rispondere in modo cattivo, perché all'apparenza al momento sembro una venditrice di biscotti porta a porta degli scout.
"E poi non è simpatica" aggiunse come se non fossi davanti a lui. Feci un passo avanti per attirare la sua attenzione;
"Eddie non sono sicuramente qui per farmi un piacere, sono qui perché so che vi serve un sostituto.
Non ti costa niente farmi giocare, quindi scegli tu, vuoi tirare fuori ago e filo e fare un po' di ricamo oppure iniziamo a giocare?"
Ci fu un silenzio tombale, Eddie si avvicino a me, cosi tanto che per parlargli in faccia dovevo alzare la testa.
"Hai fegato a tornare qui" sussurrò lui, "ne parliamo dopo" mi porse la mano "Bentornata all' Hellfire" sorrise
Strinsi la sua mano incerta, guardandolo dritto negli occhi.
Dustin e Mike si guardarono confusi
"Bentornata?"

...

Il gioco ebbe inizio e dopo numerosi lanci di dadi, imprecazioni ci prendemmo una pausa dal gioco per mangiare qualcosa, mentre tutti stavano uscendo richiamai l'attenzione di Eddie.
"Devo chiederti un favore."
"Addirittura" Rispose fingendosi sorpreso.
"Ho rotto le mie corde della chitarra, non so come cambiarle."
Eddie se la rise. "Arrangiati, come hai fatto sempre."
"Eddie, se sono tornata non significa che io ti abbia perdonato a mia volta. Ma sono disperata, sai benissimo che non te lo chiederei se no, perché il mio orgoglio al momento mi sta facendo male."
Abbassai lo sguardo
"Facciamo così, se stasera riesci a vincere, la aggiusterò immediatamente, se invece perdi, verrai a scuola con la maglietta dell'Hellfire."
Ci pensai un secondo, "Va bene Munson"
Conclusi prima che rientrarono tutti.
Il gioco riprese, Eddie narrava senza staccarmi gli occhi di dosso, sapevo che aveva qualcosa in mente"
"Ave signor Vecna" continuava Eddie
"Si voltano, si tolgono i cappucci, riconoscete la maggior parte di loro da Makar, ma c'e uno che non conoscete.. La sua pelle è raggrinzita, disidratata..
E inoltre.. non è solo il braccio sinistro che gli manca..Ma anche l'occhio!"
Annunciò Eddie.
Iniziammo tutti a imprecare.
Eddie mi fece l'occhiolino, io mimai un fottiti munson con le labbra. Ecco perché la scommessa, sapeva che non potevo vincere.
"Vecna è morto!" Esclamò Gareth
"Si l'ha ucciso Kas!" Replicai io offesa.
"Cosi si diceva amici miei, cosi si credeva.. Ma Vecna vive!"
Sbuffammo tutti
"Combatteremo" Annunciò Dustin "Fino alla morte"
E tutti iniziarono a urlare "fino alla morte" mentre eddie si godeva la scena.
Il gioco continuava, i dadi venivano tirati. Dopo qualche mezzora di gioco Dustin chiamo il TimeOut.
"Vecna ci ha decimati, come lo sconfiggiamo con due giocatori??" Chiese Gareth
"Gli restano solo 15 punti ferita! Non potete fare i codardi!" Dissi io arrabbiata, non avrei mai perso.
"Tn ha ragione non fate i cacasotto!" Lo insulto Dustin,rimanevamo solo noi due. "Cacasotto? Solo perché non deliriamo?!" Si arrabbiò Gareth.
"Hey, se mi è consentito intervenire signori miei, Lady Tn, ammiro la passione, ma vi invito a prendere a cuore la preoccupazione di Gareth il Grande, non c'e alcuna infamia nella ritirata" Sorrise lui malizioso " Non provate a fare gli eroi, non oggi" disse Eddie facendomi l'occhiolino.
"Un secondo" Richiamò Dustin
"Quanti punti vi sono rimasti?" Chiese Mike riferendosi a me e Dustin.
"12" annunciammo.
« Siete voi sul campo, quindi decidete voi » decise mike « tu che dici lady tn? » chiese Dustin, « me lo stai davvero chiedendo? »
« Uccidiamo quel figlio di puttana » Annunciò dustin.
« Dammi il dado » disse dustin, lanciò i dadi e la somma usci un bel 13.
Imprecammo tutti, rimanevo solo io.
« L'hai mancatoooooo » Annuncio Eddie come se non ce ne fossimo accorti.
Dopodiché presi io il dado.
Guardai le mie mani, e poi Eddie che mi fissava malizioso.                                                                               Lanciai i dadi e invocai chiunque ci fosse in cielo ad ascoltarmi in quel momento, quei secondi per me erano ore, finalmente quando si fermarono controllai bene i numeri. « 15.. » Guardai Eddie e poi gli altri ed esultammo tutti mentre in coro urlavano il mio nome « Lady Tn! Lady Tn! » . Poi guardai Eddie felice fare un inchino. « Ben fatto Tn, hai vinto » Disse lui senza segno di rimorso.

Broken Strings- Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora