17.Addii

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Ormai le vacanze sono finite,ci restano due ore di macchina per arrivare in aeroporto. Siamo tutti un po' felici di tornare,in fondo Roma é la miglior città.
Saliamo in macchina e vedo un ragazzo alto correre verso di noi. Io scendo per vedere chi é.
-Volevo salutarti,forse non ci rivedremo più. Lo sai,t'amo.- mi bacia piano piano,come per assaporare qualcosa di prelibato e raro.
-Mark.. Mi dispiace davvero. Addio- e scappo verso la macchina sperando che la Banda non abbia visto nulla.

La musica é alta e copre le nostre voci che cantano a squarciagola
-VANESSA PASSAMI LA BIRRA- Le urla Sara maldestra.
Sentivo un bisogno estremo di eroina. Me l'avevano data qualche volta nei bar della discoteca in America ma non pensavo di poterne diventare davvero dipendente.. Alex guida e forse non ci fa nemmeno caso. I ragazzi non sanno nulla. L'ho nascosta in una bustina nell'imbottitura del reggiseno.
Mi rannicchio e la metto in un piccolo piattino di metallo. É così bianca.. Non ci vedo. Avvicino il naso e tiro sú. Una due tre,quattro volte. Mi sento viva,sbatto gli occhi tre o quattro volte. Mi tremano le mani ma ne ho ancora bisogno,devo averne altra.
La sniffo tutta in dieci minuti circa e sono stanca...
-Giulia,tutto okay? Che hai?- mi chiede una voce lontana ma cosa rispondo?
-Tutto.. Bne no ozkej. Volevo dire.. Okay si,sto bene.-
I miei amici fumano marijuana e quella non é poi così disastrosa.. Ma sono contro altri tipi di droghe e mi ucciderebbero..
Alex mi guarda mentre é al volante.
-Pensi a qualcosa?- domanda
-No.. Perché?- balbetto
-Hai lo sguardo un po' perso.. Che hai?-
Mi volto verso di lui e mi scruta.
A Roma era passato per un brutto giro e capisce quando uno é fatto o no.
-Cazzo Giulia. Che hai fatto... Guardami. GUARDAMI!- Mi urla contro.. Le voci sono così confuse... Mi tappo le orecchie.. La macchina continua a girare.
Alex mi prende per le braccia e Michael urla
-ALEX LA MACCHINA! PRENDI IL VOLANT-
Le luci mi accecano le voci scoppiano il mondo si blocca e poi nero.

3 giorni dopo
Sono in ospedale in una città... Non so quale..
Tutti i miei amici sono spariti.. Dove sono? Dove sono..
Urlo. Ho bisogno di eroina.. Devo averla ora.
Urlo.
I medici mi bloccano e scoppio in un pianto..
Arriva Sara... É così cresciuta..
Ma é senza un braccio. Mi guarda dritta e io mi sento inferiore...
-Sara.. Cosa... - balbetto qualche parola.
-Sono senza il braccio sinistro. Tutta colpa tua.. Cazzo,ti sniffi eroina? Ma sei una gran cogliona.. Per colpa tua A.- e i medici la costringono a lasciarmi a risposo. Sprofondo in un sonno eterno.
Mi sveglio dopo qualche giorno e sto molto meglio,ho qualche cicatrice sparsa nel corpo ma per il resto sto bene.
I medici decidono di farmi camminare un po' e vado nella stanza di Alex.
Non c'è. Una fitta al cuore.
-Dov'è lui?- chiedo ad un bel dottore.
-Eri la sua ragazza?- mi chiede e scoppio a piangere. Tutta colpa mia.. Io sono l'errore.. Non esiste più.. Non parla più..non mi bacia più. Il suo corpo... É morto
-É morto..- dico e il dottore annuisce. Mi butto nel pavimento sbatto urlo mi disintegro. Voglio morire. No no no non é giusto..
-Mi riporti in stanza.- ordino e lui obbedisce. E li resto per tre giorni senza toccare cibo. Sto dimagrendo.. Sono pallida. Lui no. Lui é morto.
Chiedo subito di vedere gli altri.. sara ha solo un braccio mancante. Mich e Vanessa sono morti..
Luk é quasi integro e Marsh... Marsh senza gambe.. Colpa mia. Solo mia.
Arrivano tutti i sopravvissuti. Sara mi guarda con odio. Luk é tremendamente triste perché il suo fisico é distrutto.. Non é quello di una volta e Marsh.. La sua pelle abbronzata si nasconde in un camice che striscia per terra.
Le sue cosce...
Siamo tutti riuniti. Tutti no. I vivi,i morti nei cuori.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 30, 2015 ⏰

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