Quando entriamo la musica a palla ci travolge facendoci rimbambire per qualche nanosecondo. Io sono sempre stata festaiola e subito mi immergo nella folla che balla in uno spazio enorme all'interno della casa. Inizio a ballare come una pazza,sono felice. É una bel anno questo,belle emozioni,bei sorrisi. Vado al bancone del bar e ordino whiskey con ghiaccio. Due,tre,quattro,finisco per chiedere la bottiglia intera. Scoppio in una risata trascinandomi con quei trampoli dorati per tutta la stanza. Rido e bevo,vomito l'anima e tutto il cibo nel pavimento. Rido e cado col culo per terra. Oh dio mi sento così libera. La libertà imprigiona la noia rendendoti libero come un libero fiore su una libera pianura -Cit. Luca. OH DIO RAGAZZI. QUESTA NON É UNNA VITA. SONO TANTI SECOLI DI RAGAZZI FELICI NEL MIO CORPO. OH DIO MI SENTO COSÌ BENE. SONO LIBERA. Una mano ben curata viene verso di me e una voce molto calma mi dice:-Ehy,tutto okay?- Alzo lo sguardo e vedo una ragazza alta e slanciata,i capelli color biondo cenere e dei bellissimi occhi verde acqua. Dio,quanto avrei voluto essere lei. Voglio risponderle un si da sobria ma mi riesce un verso simile ad una risata forte,sguardi felici e annuisco leggermente con la testa. Lei mi sorride e io rido. Ho voglia di vita. Ho voglia di esistere. Di essere Giulia. L'alcool mi fa essere troppo filosofica e stupida. Ma non mi importa,accetto la mano e mi alzo.
-Come ti chiami?- mi chiede lei. Che cazzo gliene importa? Io rispondo,non mi va questa sera di lacerare cuori.
-Giulia- rispondo secca io. Lo so,sono lunatica ma va bene così. Subito dopo lei mi dice che si chiama Vanessa. Porca troia che bel nome. É bella e ha un bel nome. Sto seriamente prendendo in considerazione il fatto di farmi una plastica facciale e qualche intervento chirurgico. E magari andare al Comune di Roma per cambiarmi nome anche se,io odierei avere una sosia. É bello distinguersi dalla perfezione. Credo.
Vanessa mi trascina al bancone dove il "barista-alunnodella4°A" muove l'indice come per dir Non Ti Offro Alcolici O Fai Una Brutta Fine. Vanessa prende parola
-Acqua per la mia amica e ..vodka al limone per me. Ti ricordo che io sono ancora normale,IO.-
Ora mi spiegate chi minchia si crede di essere sta tizia venuta dal cielo.No perché,io sto bene,un po' ubriaca fradicia ma sto bene. Mi limito a farle un sorriso non da 32 denti. Ma da centoventicinque denti. Sono sobria. Arriva l'acqua e me la butto addosso e inizio a ridere come una dannata. Vado nella pista da ballo e mi appiccico a un tizio strafigo e poi..Poi Buio.
**SPAZIO AUTRICE**
OMMIODDIO SONO UN MITO TRE CAPITOLI. VABBEEH. COM'É LA STORIA??
libro del giorno:Città di carta
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E speriamo sia solo una vita
AléatoireQuesta storia non ha un senso. Non che io cerchi di crearne uno ma vorrei tanto una mia storia con un filo logico. Giulia,17 anni,Roma. Alcool amici e vita. Lei vuole solo vivere anche se fa disatri. Ma lui,ma loro.