Mi sveglio verso le sette con la luce del Sole che mi batte sugli occhi. Non in altre parti del corpo. NEGLI OCCHI. Avrei voluto tanto bestemmiare ma ahi una voce così roca che nemmeno io voglio sentire. Scendo di sotto e mi preparo un toast. Sto per andare a vestirmi quando Antonio mi ferma e mi guarda incazzato.
-Ma ti pare normale bere come un'alcolizzata e fare la drogata davanti a tutti?Ti pare normale?!- inizia ad urlarmi contro e gli do un pugno nello zigomo,arretra di qualche passo. SOLIDARIETÀ FEMMINILE NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE.
-Non sei mio padre!Volevo godermi il minuto senza preoccuparmi di un domani. Volevo osare! E chi cazzo sei tu per impedirmi di vivere?Chi cazzo sei?Nessuno. Muori al rogo,stronzo- Gli grido in faccia incazzata nera. Chi si crede di essere per impedirmi di bere?Chi si credeva per impedirmi di osare? Mi fa salire l'istinto omicida.
Mi preparo per andare a scuola e per fare un dispetto a mio fratelli mi metto i vestiti che si sarebbe dovuto mettere lui. Il look é il solito: skinny jeans chiari,vans bordó,maglia nera dei nirvana. E BEN GLI STA!
Quando entro a scuola,dieci minuti prima,noto Vanessa sola intenta a disegnare un..cavallo? Mi avvicino a lei e tossisco per attirare la sua attenzione. Non sono brava con gli approcci okay? Vanessa alza lo sguardo e fa un cenno col capo in segno di saluto. Forse é troppo impegnata. Forse non le interessa di me. A MORTACCI SUA E AI PROBLEMI PURE. Prendo coraggio e mi siedo per terra vicino a lei
-Cosa disegni?É un cane?No no no!É un cavallo in miniatura!Diobono ma sei bravissima. Sei bella,simpatica e bravissima nel disegno,che voi de più dalla vita? Cioé daai,fai il corso di potenziamento da Lenzi?- Le chiedo fissando la sua mano che scivola leggiadra nel foglio bianco. E poi mi viene da ridere,non perché ho messo vodka nel latte. Ma perché io non so fare nulla. Non sono niente,davvero.
-Oh,si é un cavallo. Grazie mille..quanti complimenti- e ritorna al cavallo. Arriva una ragazza poco più alta di me,capelli corti color mogano e occhi castani. E delle guanciotte paffutelle. Che carina che é. Inizia a parlare con Van di disegno,evidentemente anche lei é un talento nel disegnare. Finalmente questa Dea decide di rivolgere la parola a una comune mortale come me. Della serie "Ehy ehy,esisto anche io,non solo il disegno e Vanessa."
-Tu chi sei?- mi chiede sta tizia con una nota di disgusto. Faccio stragi
-Che vor dì tu chi sei? AO MA CHI TE SEMBRO? MA STATTE ZITTA BURINA*.-
Questa ragazza mi guarda curiosa e stranita. Evidentemente non intendeva ció che avevo capito e mi scuso immediatamente presentandomi. Scopro che questa tizia ha un nome di nascita. Claudia e ha un anno in meno di me. Suona la campanella e vedo tutta la massa di alunni-stereotipiTraLoro che corrono nel corridoio. E uno,dal volto familiare,si avvicina a me molto arrabbiato. É un ragazzo,scarto l'idea che abbia il ciclo mestruale e inizio a correre via da lui salutando bruscamente le mie "amiche".
-Te prendo stronza e te faccio nova- urla Antonio. É Antonio. Oddio. Sto per morire.
-Ma prima me devi prendere-urlo
Vengo fermata da qualcuno,un qualcuno molto noto. Alex il "DuroMaAncoraVergine" il figone della scuola.
-A COATTA* VEDI CHI TE GUARDA. LEVATE DAI PIEDI- Mi dice severo Alex. E io di rimando gli rispondo:
-OH MA CHI TE CONOSCE. MA VATTENE.-Non mi accoego che da dietro qualcuno mi stritola e mi sussurra:-La prossima volta muori.-
-ANTONIO TU NON DOVEVI COMPORTARTI COSÌ. E ORA LASCIAMI ANDARE DALLA MIA AMATA PRIMA ORA DI BIOLOGIA.-Dico molto convinta.
Lui mi libera ma ride.
**SPAZIO AUTRICE**
*Burina=puttana
*Coatta=volgare
Vi volevo dire che non sono romana ma che grazie alle tante lezioni romane di Antony,Claudia e Claudia,qualcosina anche io la so.
Come vedete si sono aggiunti due personaggi. Spero vi stia piacendo. Commentate e fatemi sapere!
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E speriamo sia solo una vita
AcakQuesta storia non ha un senso. Non che io cerchi di crearne uno ma vorrei tanto una mia storia con un filo logico. Giulia,17 anni,Roma. Alcool amici e vita. Lei vuole solo vivere anche se fa disatri. Ma lui,ma loro.