Alex's pov.
É tarda sera,sono circa le undici di sera. Ancora non torna. Mi manca. Cazzo se mi manca. Sono tre giorni che non ho sue notizie. Gin ha voluto spiegazioni. E io sono stato sincero,ora sono single. Ma io voglio Giulia. Col cazzo che faccio lo stesso errore di nuovo.
Sblocco il telefono e vedo una notifica. Il mio cellulare ha localizzato la posizione di Giú. Prendo delle bottiglie di grappa e vado in macchina. Si trova a cento km da qui. In due ore arriverò sicuramente. Inizio il viaggio e metto "The man who sold the world" dei Nirvana. Un gran bel pezzo.
Ma chi me lo ha fatto fare?dico,innamorarmi,farla soffrire,farmi soffrire. Farla scappare.
Inizio a bere ininterrottamente. Ho bisogno di affogare.
Tutti dipendiamo da qualcosa che distrugge. Chi dalla droga o dal fumo,chi dall'alcool. Chi dalle lame e chi dall'amore. Io dipendo dall'alcool e da Giulia.
Spero solo che non ci sia la polizia. Urlo fuori dal finestrino che la odio. Che la chiamavo al cellulare e non rispondeva. La odio. Mi lancio spedito verso la destinazione.
Dopo due ore.Finalmente arrivo in questo locale,il "Angel's cry" e entro bracollando. Non so come sono sopravvissuto alla mia guida da alcolizzato.
Vedo sfocato e le voci rimbombano. Ma io la vedo.
Ed ero ubrico é vero.
Ho gridato di odiarti nelle strade. Sono arrivato fino a qui. Volevo dirtelo in faccia che ti odiavo,poi mi hai guardato e cazzo,io sono ubriaco fradicio ma tu sei fantasticamente bella. E ti amo. Mi stai chiedendo cosa ci facessi nel bar e io al posto di un "Vaffanculo ti odio" mi é uscito un..
-Vaffanculo ti amo- dico.
-Sí Giulia. Ti amo. E lo so. Sono ubriaco ma sono sincero. Ti vorrei odiare ma Dio. Io ti amo.-
Lei mi fissa negli occhi.
-Beh. Iniziavo a dimenticarti,stavo iniziando a non pensare a te. Non ti amo piú.- Ma lo stava dicendo piangendo.
-Ma diobono. Vieni qua pezzo di schifo.-
Mi abbraccia.
E le sue mani che mi stringono forte mi fanno venire i brividi.
Dio benedica i tatuaggi. Benedica il sesso e i baci con la lingua. Benedica il correre a piedi nudi sulla spiaggia. Benedica le birre e le risate senza senso. Benedica questa gioventú bruciata. Benedica lei. Benedica questa vita. Perché spieriamo sia solo una vita.
-Scusa. Dio Santissimo,scusa. Ero troppo gelosa. Scusa.- dice e mi riempie di baci che cuciono le ferite.
-Giulia..cosa stai facendo?- chiede un ragazzo. É un ragazzo alto palestrato e con la carnagione quasi mulatta. Chi é?
-Mikael..lui é il ragazzo di cui ti parlavo..scusa.- dice lei con i lacrimoni agli occhi.
-COSA? HAI FATTO L'AMORE CON ME. MI HAI BACIATO E POI? POI BASTA??- S'incazza tantissimi e scaglia un bottiglia verso di me.
Come si permette?Chi si crede?
Sto per dargli un pugno quando Giulia mi ferma con le sue mani sul mio petto. Mi sussurra di lasciarla fare e io obbedisco.
-Mikael..devo marlati. Vieni,ti prego.- dice e lo trascina in una stanza.
Io per distrarmi vado al bancone e ordino da bere. Sono ancora sbronzo ma preferisco affogare nei problemi piú che salire a galla.
Giulia's povChe gran casino. Che casino assurdo la mia vita. Ma fa schifo. Ma veramente. Non so cosa dire a Mikael per non farlo soffrire. Odio vedere le persone tristi.
-Ero ubrica. E non so cosa mi sia passato nel cervello. Non c'é proprio nulla fra noi. Non te bagnà a capoccia che te se gonfia a segatura. Io... Ecco. Scusami..- lo dico nel modo meno pietoso dell'Universo.
-Non sono uno scopamico. Nemmeno un oggetto. Beh okay. Si ci vede all'inferno. Mi sei piaciuta.- mi bacia piano. Non un bacio passionale,un bacio di addio.
Torno da Alex e ride.
***spazio autrice***
Boa noite (buonanotte in portoghese)
Beeeh. Ho sudato una camicia per questo capitolo. Non so cosa ne sia uscito.
Grazie a tutti
-giulia
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E speriamo sia solo una vita
AcakQuesta storia non ha un senso. Non che io cerchi di crearne uno ma vorrei tanto una mia storia con un filo logico. Giulia,17 anni,Roma. Alcool amici e vita. Lei vuole solo vivere anche se fa disatri. Ma lui,ma loro.