Capitolo 21

294 15 6
                                    

Era il giorno della festa di fidanzamento e Angie e Francesca avevano già fatto vari giri a cavallo dalla tenuta a Bolegna per portare cibo e aiutare a mettere a posto, ma verso le cinque di pomeriggio, le due andarono nei loro alloggi, e come tutti, si lavarono.
Verso le sette le due si misero i vestiti e andarono in camera di Violetta
V: finalmente sei arrivata Angie, non riesco a chiudere il vestito
A: ci penso io... Come ti avevo promesso, è venuta anche Francesca, la cuoca
V: è un piacere conoscerti! Finalmente vedo la faccia di chi prepara quei splendidi piatti
F: grazie signorina
V: chiamami Violetta o mi fai sentire vecchia
F: va bene
Dopo un'ora le tre erano pronte, si erano sistemate a vicenda e finalmente potevano prendere la carrozza che passava ogni dieci minuti, per arrivare pronte in piazza.
Quando arrivarono rimasero incantate, i cittadini si erano dati molto da fare e la piazza era stupenda, da una parte i suonatori, dall'altra i tavoli ricolmi di prelibatezze e al centro, la 'pista da ballo', i paesani non erano molti e quindi la festa si animò con l'arrivo della servitù della tenuta, Angie salutò le amiche e si diresse verso Pablo.
Pablo era vestito abbastanza elegante, ma aveva sempre il suo ciuffo ribelle, quando si girò e vide Angie venirle incontro si incantò, era bellissima, aveva i capelli sciolti, mossi e del suo solito biondo, i suoi bellissimi occhi verdi e un bellissimo e semplice vestito azzurro
P: sembri una principessa!
A: grazie, pure tu non sei male!
P: troppo buona
I due si misero a ridere, ma smisero quando sentire un cittadino urlare
X: arrivano!
Nessuno fiatò fino a quando la carrozza del conte non fu arrivata, appena uscirono tutti si misero a applaudire, però poi ci fu un brusio generale, dato il vestito di Jade: gonfio, che metteva troppo in risalto le sue curve e di un rosa molto, anzi troppo acceso.
La festa continuò fino a quando Jade non chiese il silenzio
J: vorrei ringraziare tutti per essere qui e vorrei dire che: non vedo l'ora che sia il giorno del matrimonio!
An: pure noi cara...
Ant: se mi lasciate aggiungere, vorrei presentarvi una mia vecchia amica: la contessa Giulia Saramego
Dall'ombra si fece avanti una donna con un bel vestito, di una cinquantina d'anni e che sorrideva, tutti gli abitanti della tenuta la guardarono attentamente e poi si girarono verso Angie
P: *a bassa voce nell'orecchio di Angie* quella donna e tu siete due gocce d'acqua!
An: Giulia che piacere rivederti!
Gi: pure per me e oh! Ciao tesoro!
Disse salutando la figlia
An: t-tesoro?
Gi: si Angelica, lei è mia figlia
Calò un silenzio generale tra tutti i presenti, il conte aveva gli occhi fuori dalle orbite e lo sguardo fisso su Angie, Jade non capendoci molto disse
J: diamo il via alle danze!
E la donna si girò verso il fidanzato, pensando di fare con lui il primo ballo, ma lui era già andato verso Angie, la quale era circondata da suoi colleghi e amici che le dicevano contenti
N: quindi sei una contessa
F: sono amica di una nobile
C: è bellissimo!
R: si spiega il portamento!
O: no, si spiega tutto!
Tranne Pablo che la guardò dritta negli occhi
P: perché non mi hai detto niente? Io credevo che...
G: scusate se interrompo la conversazione...posso avere questo ballo contessa?
A: s-si
I due camminarono verso il centro della piazza, ancora deserto e quando partì la musica, partirono anche loro; i due non si scollavano gli occhi di dosso e piano piano, la pista si riempì di persone, ma nessuno distoglieva lo sguardo dai due che, fregandosene del mondo attorno, continuavano a ballare
G: e così sei una contessa
A: esatto
G: perché fai la cameriera?
A: perché scappando dalla Spagna abbiamo lasciato là le nostre ricchezze e chi ce le doveva riportare, è morto...
G: mi spiace
I due continuarono a guardarsi negli occhi per tutto il ballo, intanto da un lato della piazza, Violetta, Francesca, Camilla e Nata se la ridevano nel vedere Jade, rosso dalla rabbia e invidiosa fino al midollo a guardare i due ballare e da tutt'altra parte Angelica aveva ascoltato la storia di Giulia, assieme a Antonio e poi si erano messe a guardare i loro figli a ballare insieme
An: credo che si amino
Gi: credi bene, mia figlia non viene al matrimonio per non soffrire
An: mio figlio sposerà Jade solo per i suoi soldi...
Intanto la canzone era finita e German aveva preso le mani di Angie
G: ti fidi di me?
A: si...
G: vieni...
I due andarono fino a un piccolo laghetto, non lontano dalla piazza, e si sederono su una panchina di pietra, circondati da lucciole
G: mi è piaciuto ballare con te
A: anche a me
G: vorrei sapere se provi qualcosa per me...
A: German io...noi non possiamo stare insieme!
G: lo so...
Le prese il viso tra le mani e la baciò

La contessa segreta {germangie}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora