Capitolo 3

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A: come?
X: non si offenda signorina, ma le cameriere non vanno a sbattere contro le persone, e se lo facesse con il conte?
F: è il suo primo giorno lasciala respirare!
X: ok, ma non voglio più scenate del genere!
A: glielo giuro
X: bene...io sono il maggiordomo, diciamo il 'capo' della servitù, Roberto
A: buonasera
R: cara signorina, la avviso che dopo le pulizie, lei sarà la cameriera personale della signorina La Fontaine
A: okay, io vado ci vediamo domani
La ragazza tornò nella sua stanzetta e si stese sul letto e si mise a pensare, chissà come sarebbe stato il conte e la sua fidanzata e anche il resto della famiglia...sapeva che nella tenuta gli unici familiari del conte erano la madre Angelica e lo zio Antonio, bah li avrebbe conosciuti poi, era ora di dormire, il giorno seguente sarebbe stato duro.
Fu un gallo a svegliarla, era l'alba, molto presto, troppo presto, ma doveva farcela, si mise la divisa e scese in cucina, a colazione si mise tra Francesca e Camilla, un'aiuto cuoca, e guardò solo il suo latte; passò la mattinata a pulire la stanza del conte e quando finì sembrava che splendesse, dopo pranzo, Roberto si avvicinò a lei e le disse che doveva portare il pranzo al conte Antonio e mettere un po' a posto la camera, quando entrò nella camera disse un timido
A: buongiorno
E appoggiò il vassoio sul tavolo al centro della stanza e guardò in direzione del conte, che stava leggendo su una poltrona accanto alla finestra, che fece un sorriso e con aria curiosa chiese
Ant: sei nuova? Puoi venire qui alla luce che ti vedo meglio?
La ragazza gli si avvicinò
Ant: come ti chiami?
A: A-Angie
Ant: mi sembri familiare...anche se è una domanda assurda...sei di famiglia nobile?

La contessa segreta {germangie}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora