Irene si irrigidì e Andrea se ne rese conto quindi ritirò la mano. Che cosa pensava di fare? Non lo sapeva neanche lui.
Che cazzo fai Irene, le disse una vocina nella sua testa.
« Oh, scusa, non volevo »
« No io non- tranquillo »
Ci furono un paio di minuti di silenzio. Irene era totalmente in imbarazzo e non sapeva come iniziare un discorso.
« Beh allora, che mi dici? Che fai nella vita? Studi? »
« Ehm sì... in teoria »
« In pratica? »
« In pratica sono ferma da un anno e non riesco a dare nessun esame, mio padre mi mette pressione per la laurea, per non contare poi il fatto che litiga con mia madre un giorno sì e l'altro pure, insomma, non sono molto d'aiuto e... scusa sto parlando troppo »
« Nono, sfogati pure, mi piace ascoltare le persone »
Andrea avrebbe voluto dirle che a lui piaceva ascoltare lei, ma non gli sembrò certo il caso.
« E niente, soffro di ansia e anche questo fattore non mi aiuta molto »
« Hai mai pensato di andare da uno psicologo? Io ci vado sai? Lo so che può sembrare strano, tutti pensano che noi persone famose siamo ricche e non abbiamo problemi, ma non è così, c'è molto di più di quello che la gente vede, peccato che nessuno lo capisca »
Dei concerti a cui vieni, di tutti i miei problemi, so che non lo credevi, ma c'è molto di più -Tempo al tempo
« Posso immaginare, mi dispiace tanto, ma già esserne consapevoli e lasciarsi aiutare è un grande passo »
« E perché tu non lo fai? I tuoi non te lo permettono? »
« Diciamo che non parlo molto dei miei problemi con loro, con nessuno in realtà, e se dovessi mai dirgli che ho bisogno di uno psicologo mi prenderebbero per matta »
« Beh allora facciamo così, quando vuoi puoi venire qua e ti accompagno dal mio psicologo »
« Se solo potessi venire spesso qua! »
In quel momento entrambi si ricordarono che lei se ne sarebbe dovuta andare a breve e che poi non si sarebbero rivisti per chissà quanto tempo. D'improvviso l'umore di entrambi finì a terra.
Irene cercò di alleggerire la situazione facendo una domanda stupida.
« Tu sei del segno del Leone vero? »
« Oh no... temevo che questa domanda sarebbe arrivata, possibile che siete fissate tutte con l'oroscopo? »
E tu prima di uscire la sera ti guardi l'oroscopo, non si sa mai -Ci sarò
« Senti, in mia discolpa posso dirti che non ci credo al 100%, però spesso mi ci ritrovo, è divertente! »
« E sentiamo, tu quando saresti nata? »
« Il 28 maggio, del tuo stesso anno »
« Cosa? Ma sembri molto più piccola! »
« E invece no! Anche se me lo dicono tutti »
« Quindi sei gemelli? Ah ecco, quindi sei una doppia faccia »
« Andrea sto per picchiarti »
« Provaci dai, su forza, vediamo se ne hai il coraggio! »
Risero e passarono così tanto tempo insieme che non si resero conto che era volato. Solo al rintocco delle campane della cattedrale di San Lorenzo, Irene si ricordò che sarebbe dovuta andare da Laura per poi partire.
« CAZZO! » esclamò Irene
« Cosa? »
« Sono le 9:05, è tardissimo! »
Prese il suo telefono e trovò 13 chiamate perse da Laura.
« Laura mi ha chiamata 13 volte, sarà infuriata con me e per giunta perderemo il treno! »
« Ehi ehi calma, Irene, calma »
Le toccò le spalle e la guardò dritta negli occhi. Se quel gesto avrebbe dovuto far calmare Irene, l'effetto che stava avendo su di lei era tutto fuorché quello. Il suo cuore inizio a battere all'impazzata.
« Vi ospiterò a casa mia, dormirete da me stasera e ripartirete domani mattina, vi pago io il treno se è quello il problema »
« T-tu lo faresti davvero? No, no non se ne parla, mi sentirei in debito con te »
« Sono stato io a chiederti di prenderci questo caffè insieme, sì o no? »
« Sì, ma... »
« Niente ma, ora va' e dì a Laura che mi hai incontrato per puro caso e che ci siamo persi in chiacchiere, vedrai che ci crederà, e poi dille della mia proposta, ah e poi scrivimi, ti lascio il mio numero »
Andrea De Filippi, in arte Alfa, stava lasciando il suo numero a lei, A LEI. Si fidava a tal punto che non le disse manco di non darlo a nessun'altro, tutto ciò stava diventando più che surreale, eppure era la realtà. Spesso Irene si chiedeva da che parte sarebbe arrivata la fregatura, quando le cose andavano troppo bene, sapeva che ci doveva essere qualcosa di brutto che stava per accadere, proprio dietro l'angolo, perché a lei non andava mai tutto bene. E invece questa volta sembrava al dir poco fortunata.
« Grazie, davvero, grazie di tutto. »
Lo abbracciò d'istinto e lui ricambiò.
Andò di corsa in albergo dove, ovviamente, trovò Laura su tutte le furie.
STAI LEGGENDO
Dove sei? || Alfa
Fanfiction[COMPLETA] PRIMA FANFICTION SU ALFA Può una ragazza innamorarsi di un cantante a tal punto di buttare all'aria tutta la sua vita per lui? E può un cantante innamorarsi di una delle tante fan che lo seguono? Questa è la storia di due ragazzi che si i...