Fuck it I love you-Steddie (StevexEddie)

Fun Fair Pt.1

Ogni 4 luglio, ciascuna delle piccole città sparse per tutta l'Indiana ospitava delle grandi feste con cibo straordinario, giostre e giochi insieme a diversi stand che vendevano qualsiasi tipo di cose. Hawkins ne ospitava una dei più grandi di tutto lo Stato, era incredibile quanto una sola festività fosse capace di raccogliere tutte quelle persone.

Tutti vanno matti in America per il cibo o le giostre, o anche la musica dal vivo o le lotterie.

Steve entrò nel parcheggio sterrato del Fun Fair alle 20.30 con Dustin, Lucas e Will sul sedile posteriore che bisticciavano per la millesima volta su chi avesse dovuto tenere il regalo di Mike una volta tornati a casa, concordando alla fine per affidarlo a Dustin esclusivamente perchè la signora Henderson era una maestra nell'incartare i regali.

Scese dalla macchina mentre i bambini seguivano l'esempio, e vide che Jonathan e Nancy, che avevano portato con loro Mike e le ragazze, erano già arrivati e gli aspettavano con la schiena appoggiata alla macchina a qualche metro da loro.

"Te l'ho detto che dovevamo arrivare prima, Steve", lo rimproverò Dustin, iniziando ad allontanarsi da loro senza degnarlo di altra attenzione guadagnandosi una spinta leggera sulle spalle "Hey, ma che fai?" chiese voltandosi verso Steve.

"Vi rivoglio tutti alle 11, capito?" chiese alzando la voce per farsi sentire anche da Lucas e Will che precedevano l'amico di qualche metro.
"Ma se i fuochi d'artificio iniziano a mezzanotte, ce li perderemo" Lucas buttò le mani in aria arrabbiato sbuffando mentre si fermava e iniziava a tornare indietro nel punto in cui Dustin e Steve stavano discutendo.

"Appunto, Harrington. Ci vuoi far perdere i fuochi d'artificio?" chiese Dustin incrociando le braccia davanti al petto con aria di sfida. Steve gli restituì uno sguardo severo prima che Eddie lo raggiungesse dopo aver fatto il giro della macchina. Si posizionò al suo fianco e gli cinse con un braccio le spalle, una scarica di brividi gli percorsero la spina dorsale mentre i capelli lunghi e morbidi del ragazzo gli pizzicavano la pelle scoperta del collo mentre la mano del ragazzo si appoggiava pigramente sulla spalla coperta dalla maglietta blu, "A mezzanotte e quindici puntuali qui al parcheggio, non un minuto in più non un minuto in meno" disse serio Eddie venendo in aiuto di Steve con un dito contro Dustin che annuì contento di aver ottenuto ciò che voleva.

"Affare fatto, ci vediamo dopo" esultò il ragazzo prima di correre per raggiungere Lucas e Will e incamminarsi verso gli altri.

"Rilassati, Steve" Eddie disse sottovoce scuotendo piano la sua spalla che teneva stretta leggermente con la mano mentre si incamminavano verso i due ragazzi a passi brevi e scoordinati a causa della posizione. A Steve non sarebbe comunque importato di cadere se poteva rimanere nella stretta calda di Eddie ancora per un po'.

Jonathan sembrava intento a conversare con un ragazzo al suo fianco dai capelli lunghi e neri e non si accorse di loro, ma Nancy li vide arrivare con un sorriso mentre sventolava la mano nella loro direzione.

"È bello vederti Steve" lo salutò Nancy timidamente guardandolo negli occhi "Ciao, Eddie" aggiunse scostandosi dalla fronte la frangia che aveva lasciato crescere nell'ultimo periodo. Non aveva pensato molto a lei in quei mesi dopo tutto, se non si contava la conversazione avuta con Eddie a Seymour. Era stato così tanto vicino dall'illudersi di poter recuperare qualcosa della loro relazione mentre combattevano Vecna, ma ormai poteva considerare la cosa come chiusa, semplice acqua passata. Era tornata con Jonathan, e Steve era veramente contento per loro due, formavano una coppia più bella di quanto si aspettasse. Alla fine il fatto che avessero avuto una storia al liceo non gli precludeva la possibilità di esserle amico.

"Ciao Nancy, Byers e tu...credo di non conoscerti" disse rivolgendosi al ragazzo con la camicia azzurra a fiori fucsia che sembrava fluttuare accanto a Jonathan. Questo gli restituì uno sguardo confuso con le palpebre socchiuse e pesanti al punto di nascondere l'iride come se cercasse di capire chi stesse cercando di comunicare con lui, la bocca leggermente aperta e il busto leggermente inclinato in avanti. Avrebbe potuto sembrare quasi addormentato se non fosse stato per il leggero ondeggiare delle sue gambe.