Capitolo 9:

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Gennaio 2012:


Erano passati cinque mesi dalla nascita di Julia, ed io e Liam adesso, stavamo nella nostra casa in periferia. O almeno, io stavo li. Liam era in tour.

Odiavo stare a casa sola, mi faceva paura, anche perché nel bene o nel male, nei miei diciotto anni di vita sono sempre stata con qualcuno.
Perciò mia mamma e mio padre, decisero di farmi stare a casa loro, il che è stato un bene data la mia depressione post-parto.
Fu in questo periodo che iniziai a notare gli strani comportamenti di mia figlia e il fatto che era visibilmente indietro a livello cognitivo, rispetto a Lux la figlia della parrucchiera che a soli quattro mesi faceva più cose di Julia.

Julia infatti, faceva fatica a tenere la testa eretta e non riusciva a tenere gli oggetti in mano e in più aveva delle crisi di pianto infinite, a punti che vomitava il latte e l'omogenizzato alla frutta.
Il pediatra diceva che i pianti erano semplicemente delle coliche o il fatto che le facessero male le gengive visto che in questo periodo iniziavo a prepararsi per mettere i denti e il vomito era dovuto allo sforzo che faceva per piangere.
Per quanto riguardava il suo ritardo, molti bambini, rimanevano indietro ma poi si sbloccavano ed al contrario, molti bambini erano molto precoci.
Io da una parte ci credevo perché insomma, era un pediatra con otto master e con molta esperienza, poi conosceva la mia famiglia dato che era stato il mio pediatra e quello dei miei fratelli, ma il mio sesto senso da mamma mi faceva pensare il contrario.

Quel giorno, Liam tornava dal tour che era ufficialmente finito, adesso non ero più sola e Liam poteva aiutarmi e poteva capire come stava veramente la bambina e non ero io ad essere troppo apprensiva.
Mi ritrovavo in macchina ad andare in aeroporto da Liam, Julia era in braccio a me, indossava un maglioncino grigio di Chanel, dei legghins oro e dei stivaletti grigi di H&M, guardava fuori dal finestrino e faceva dei versi come se volesse parlare, io la tenevo stretta e le accarezzavo le manine.


Stavo andando in aeroporto con Leonard l'autista di uno dei minivan dei ragazzi, era molto simpatico, durante il tragitto mi ha raccontato aneddoti stupidi e divertenti. Arrivammo in aeroporto, c'erano già montate le transenne e alcune fan erano appostate lì, c'era chi cantava, chi parlava, chi scattava foto.
Ma, Leonardo, non si fermo nelle transenne ma imboccò una stradina ben nascosta che ci portò in una parte dell'aeroporto che avevo visto al massimo tre volte in tutti questi anni.
Questa, era la parte privata dell'aeroporto, qui, atterravano persone famose, detenuti, bare, piloti, hostess e chi aveva jet o aerei privati.
Queste uscite erano state create per evitare il caos più totale, mettevano delle transenne fuori, nell'uscita pubblica, per prendere per il culo fan e paparazzi.
I vip, non erano obbligati ad uscire da la, potevano scegliere.
Magari oggi i ragazzi erano stanchi o stavano male ed hanno preferito uscire da quest'uscita.


Il minivan si fermo davanti alla porta di vetro dell'uscita privata, Leonardo mi apri la portiera, io sistemai il giubbotto oro che faceva pandam con legghins di Julia ed uscii, entrammo dentro la porta, camminammo verso una porta e una volta superata arrivammo direttamente sulla pista privata. Dopo qualche minuto un jet bianco atterrò proprio davanti a noi, dopo che i motori si spensero le porticine bianche si aprirono e le scale si posizionarono sotto esse, il primo ad uscire fu Niall con un maglioncino rosso, scese e corse verso di me e Julia che appena lo vide iniziò a sgambettare facendo tanti versi che facevano intuire quanto fosse contenta
"Ciao piccola di zio" la prese in braccio alzandola in aria, Julia stese le braccia come se volesse prenderlo e gli sorrise; mentre fissavo sorridendo come un ebete, qualcuno mi cinse dai fianchi, mi voltai ed era lui. Liam.
"Amore" misi le braccia intorno al suo collo e lo baciai assaporando le sue labbra che mi erano mancate dopo un mese.
"Mi sei mancata" sì staccò e mi baciò il collo odorandomi.
"Anche tu" inclinai leggermente il collo per dargli più spazio.
"Ei ei, ci sono bambini qua!" disse Louis con Julia in braccio "sono dei stupidi piccola" disse con una voce dolcissima mentre le toccava le manine, Julia lo guardò e gli sorrise poi tornò a guardare Zayn che le faceva 'babau setteté'

WARRIOR. {A Liam Payne FF}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora