Capitolo 23:

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LIAM
23 dicembre 2012
Il giorno dopo che Carl ci aveva chiesto di andare a Wolverhampton per festeggiare il Natale insieme avevamo avuto il colloquio con il dottor Amel, il quale ci disse che potevamo andarci ma dovevamo fare attezione ai germi. Così dopo aver comprato i regali per i ragazzi ed i miei parenti partimmo per Wolverhampton.
Di sera tardi arrivammo a casa dei miei, Julia dormiva tra le braccia di Carola che l'aveva tenuta per tutto il viaggio .
Julia indossava il pigiama dato che partimmo di sera, il pigiamino era a maniche corte data la presenza di riscaldamenti casa dei miei ed era a righe gialle e grigie, per coprirla dal freddo gelato data la neve indossava un giubottino nero ed un cappellino di lana a forma di gufo tutto azzurro. Entrammo in casa, quando mia mamma ci vide scoppió a piangere e ci abbracciò fortissimo, diede un bacio a Julia e con mio padre ci portarono nella mia vecchia stanza ed un sacco di ricordi mi riaffiorano la mente, era come l'avevo lasciata io due anni prima, sorrisi a ricordando la prima volta che ci portai una ragazza o tutte le volte che ci piansi sopra quel grande letto ricoperto dal plaid di Batman.
'Sono partito due anni fa con un sogno nel cassetto, quello di spaccare. E adesso sono tornato, due anni dopo con le cose più belle che ho al mondo.'
Mio padre e mia madre se ne andnarono per poi ritornare con io box che gli aveva dato mia sorella per Brock "montiamolo così Julia può dormire qui" annuii e lo montammo, nel frattempo Carola aveva tolto il giubotto ed il cappelo a Julia che continuava a dormire come un sasso, la mise nel box e la coprì con una coperta che le aveva dato mia madre. Mio padre e mia mamma ci diedero la buona notte lasciandoci soli in camera mia, chiusi la porta a chiave e mi avvicinai a Carola che era occupata a disfare il borsone preparando i nostri due pigiami, la cinsi dai fianchi e la girai "hei amore" mi disse divertita e la baciai approfondendo ed aggiungendo la lingua, la spinsi facendola cadere sul letto ed io gli finii di sopra e continuai a baciarla "aspetta Liam" disse sulle mia labbra mentre riprendevamo fiato
"Mmm" gli risposi mentre le baciavo il collo
"Amore aspetta non possiamo qua, ci sono i tuoi e Julia." Disse ridacchiando mentre io continuavo a baciarla
"Ma io ti sto coccolando e poi che ci fa? Julia deve abituarsi" dissi alzandomi sugli avambracci e guardandola negli occhi, amavo il colore azzurro con quella punta di verde proprio sulla pupilla dei suoi occhi.
"Ma amore, dai hahaha" ridacchió ed io la baciai e mi distesi accanto a lei facendo finta di essere offeso.
"Sappi che questa me la paghi" dissi offeso.
"Amore daii" si giró verso di me e mi bació.
Si addormentò una volta che ci mettemmo il pigiama e ci guardammo la tv. Mentre lei dormiva tranquillamente, dalla mia valigia, presi il mio mac ed andai nella cartella dove c'erano i testi delle canzoni che stavo scrivendo, continuai a scrivere una canzone che avevo iniziato a scrivere settimane prima, quella canzone era Steal My Girl.
Quella canzone è praticamente tutto quello che provo per lei.
Ma anche se la scrissi tre anni prima, ebbi il coraggio di farla pubblicare nei tre anni seguenti.

***
CAROLA
24 dicembre 2012
Fui svegliata dal suo della mia sveglia che mi avvisava che erano le sette, cioè l'ora della puntura di anticorpi per Julia, spensi la sveglia e spostai Liam che dormiva beato stringendomi dal fianco sinistro e presi Julia, la quale si era svegliata al suono della sveglia, presi la bustina con dentro i cerotti, cotone idrofilo e disinfettante per la canula di Julia e scesi in cucina dove trovai Karen che preparava la colazione "Buongiorno" mi disse mostrandomi un sorriso caloroso e goioso
"Buongiorno" dissi avvicinandomi al bancone con Julia in braccio che sorrideva guardando sua nonna
"Ti vanno dei Pancake con dello sciroppo d'acero? È una tradizione per noi a colazione la mattina di Natale." Disse mettendo un pancake appena tirato fuori dalla padella sopra agli altri cotti, poi prese altro impasto e lo versò nella padella
"Con molto piacere, è da una vita che no ne mangio" dissi mettendo Julia nel sediolone e avvicinandomi al frigorifero estraendo la puntura, poi presi il biberon con l'acqua di Julia e tornai da lei.
"Julia può mangiarlo?"mi chiese guaedandomi
"Ovvio che può, penso che le piaceranno lei ama i dolci" le tolsi la maglietta del pigiama e le tolsi il cerotto che aveva sulla canula che adesso era viola come un livido "potresti tenerla? Perché adesso inizia a dimenarsi" annuendo Karen spense la padella sul fuoco e venne verso di noi mettendosi dietro il sediolone ed iniziò e tenere Julia, io presi il cotone e lo bagnai col disinfettante, poi presi la puntura, l'agitai, gli tolsi il tappo e poi la ignettai sulla canula e appena fui sicura che l'ago fosse proprio dentro l'orta premetti il bottone rilasciando tutti gli anticorpi.
Julia, appena sentí l'ago dentro di lei scoppió a piangere e a dimenarsi, tolsi la puntura e la buttai nell'immondizia, poi presi di nuovo il cotone bagnato e dopo aver disinfettato la canula la coprii di nuovo con un cerotto pulito "va tutto bene piccola" disse Karen prendendola e dandole il biberon.
"Pultroppo le fa così tanto male perché devo spingere l'ago in profondità per trovare la orta." Dissi accarezzandole il ciuffetto, Julia beveva l'acqua poggiandosi sulla spalla di Karen.
Dopo che Julia si calmó aiutai Karen a sistemare la tavola per la colazione, chiamammo Liam e suo padre e dopo aver mangiato ci preparammo per andare a casa di Carl e Ruth.
Karen ci consigliò di non vestirci tanto dato che dovevamo metterci il 'pigiama di Natale ' una tradizione che consisteva nel mettersi un pigiama e starci tutto il giorno, era figo. A casa mia la tradizione era quella di mangiare come porci e giocare a tombola. Questa era la prima volta che passavo il Natale senza la mia famiglia. Per noi italiani il Natale è sacro, si passa sempre insieme a mangiare intorno al tavolo e raccontandoci storie ed evocando vecchi ricordi.
Arrivati a casa di Ruth restai scioccata dalla grandezza di quell'edificio, Goeff mi spiegò che Carl l'aveva costruita tutta da solo risparmiando i soldi che gli dava youtube per le collaborazioni che faceva e prendendo 15% dal suo stipendio. Julia si guardava intorno rimanendo stupita dalla quantità di neve che c'era, Karen la mise per terra facendogliela toccare, la bambina sorrideva e tante volte mangiò la sostanza bianca e morbida.
Bussammo alla porta ed ad aprirci fu la padrona di casa "fratellino" urló abbracciando Liam, lui la strinse e sorrise; una volta che ci fece entrare nella casa enorme mi abbracciò "È un piacere rivederti"
"Anche per me" dissi sorridendo
"Togliti il giubotto che fa caldo" disse e così feci. Cercai di sembrare meno fredda possibile, così ero quando conoscevo o rivedevo qualcuno con il quale non avevo molta confidenza.
"Venite, stavamo per svegliare bambini." Disse Ruth portandoci in cucina, era enorme e super professionale, accanto c'era un divano di circa 12 posti. La stanza era tutta grigia come la mia.
Carl tornò dal corridoio con un bambino biondo ramato e due grandi occhi marroni in braccio "Buongiorno, che piacere rivedervi" disse avvicinadosi a noi e salutandoci.
"Zia" disse Brock buttandosi tra le mie braccia, questo bambino non mi vedeva mai. Ma ogni volta che stavamo insieme mi cercava, Ruth mi aveba raccontato che mi cercava sempre e che era molto affezionato.
Julia incenerí Brock con lo sguardo, e poi iniziò a piangere facendomi capire che voleva stare con me.
Al contrario di Brock che era molto socievole ed amava stare con la gente, Julia era molto più apatica e gelosa; amava stare con noi e sopratutto con i ragazzi.
"Aspettate, sedetevi nel divano che sveglio Avia e la faccio venire qui" disse Shay indicandoci il divano dove io, Liam e Julia ci sedemmo.
Poco dopo Carl tornò con Avia, era più alta di come l'avevo lasciata, i suoi capelli erano castano scuro e si strofinava gli occhi ancora assonnati.
"Avia, sopra il divano c'è il tuo regalo, va a vederlo." Annunció Goeff alla sua nipotina che guardava gli adulti incuriosita.
Avia annuendo si avvicinó al divano dove noi eravamo seduti, appena, ci vide fece un urlo coprendosi la bocca in segno di sorpresa, i suoi occhi erano lucidi e pieni di felicità, corse sopra di Liam e ci abbracciò.
"Mi siete mancati" ci disse stringendoci in lacrime "il regalo più bello" disse staccandosi dall'abbraccio e toccando il visino di Julia che appena la vide iniziò a chiamarla.
Julia stravedeva per Avia, amava stare con lei e penso che la cosa fosse reciproca.
Dopo questa sorpesa svegliammo Emmi e Gavin, cucinammo il pranzo ed aspettammo che Nicole venisse con suo marito Casey e i suoi due bambini Brailee di otto anni e Gage di due. Nel frattempo i bambini giocavano tra di loro o con Zeke, l'alano di un anno di Carl. Era la prima volta che non vedevo Julia così felice e spensierata.
Appena arrivò la sorella di Liam, dopo aver salutato e sistemato gli ultimi regali sotto l'abero, Karen prese un sacco e portò tutti i bambini nella stanza padronale, ordinandoci di stare seduti nel divano; poco dopo tornarono con le femminucce che indossavano una tutina a pigiama delle principesse, i maschetti dei super eroi. Si avvicinarono tutti al divano ed iniziarono a farsi guardare facendo facce buffe.

LOUIS
25 dicembre 2012
"Dai dimmi il regaloo" mi chiese il riccio mentre eravamo nudi sotto le lenzuola blu scure del nostro letto.
"No è una sorpresa" gli risposi mentre giocavo con i suoi ricci sudati dato il sesso che avevamo fatto poco prima
"Dai ti prego, dammelo allora. È Natale." Lo guardai sorridendo e pensai a quanto somigliasse ad un bambino impaziente di scartare la sua pista di macchinine.
Gli lasciai un bacio sulle labbra e mi alzai stiracchiandomi "vado a prendetelo" indossai la mia vestaglia ed andai in salotto avvicinandomi all'albero di Natale, iniziai a cercare tra i regali prendendo una scatola verde con su scritto
'For: My Cupcakes.
From: Your Sweetcake.'
Tornai a letto e glie diedi la scatola, lui si mise seduto ed iniziò ad agitarla per sentire qualche rumorino, io mi sedetti difronte a lui a gambe incrociate ed iniziai a guardarlo divertito "Forza aprilo" lo incitai, lui lesse il cartellino, mi bació e poi iniziò a scartare la carta spargendola su tutto il letto.
All'interno vi era un altra scatola che lui aprì facendo cadere sul letto il polistirolo che copriva due magliette, una taglia che era quella di Harry ed una taglia piú piccola per bambini. Entrambe maglie erano bianche con scritto 'I ♥ LOVE MY ...' ed una cravatta di sotto.
Harry la guardó incuriosito e poi spostò lo sguardo su di me "non capisco" disse stranito ed io scoppiai a ridere.
"È fatto a posta per farti spremere le meningi, dai continua a cercare" lui mi fece una linguaccia e poi continuò a cercare e trovó due paia di Convers, come quelle che indossava ad X-Factor, anch'esse erano un paio della taglia di Harry ed un paio 29.
"Mi prendi per il sedere?" Mi disse.
Ed io ridacchiando risposi "stai zitto e continua a cercare." Lui sbuffando prese l'ultimo regalo, una busta per mandare una lettera, la aprì e dentro c'era..

Spazio Autrice:
Hola a todos.
Mi scuso se questa settimana non ho caricato, ma sono stata a mare a quindi non trovavo tempo.
Grazie per le 4000 visualizzazioni, siete fantastiche.
Much Love♥
Alla prossima♧

WARRIOR. {A Liam Payne FF}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora