10. Oh no🌊

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Mi svegliai di soprassalto. Mi guardai intorno, non mi trovavo in camera mia.

Ma questa. Questa è la camera di Nicholas. Perché mi trovo in camera di Nicholas?

Mi assalì il panico. Abbassai immediatamente lo sguardo sul mio corpo. Aveva addosso la biancheria intima, per fortuna, e una maglia di Nicholas.

PERCHÉ INDOSSAVO UNA MAGLIA DI NICHOLAS? cavolo, cosa ho fatto? I miei pensieri vennero interrotti dalla porta che si aprii.

Nicholas fece capolino nella stanza. "Buongiorno" disse
"Buongiorno, che ci faccio qui? Non mi ricordo niente" dissi.

"Beh, ieri sera ti sei ubriacata, volevo accompagnarti a casa ma solo in macchina mi sono reso conto di non sapere dove abiti quindi ti ho portato a casa mia. Mentre ti portavo di sopra ti sei vomitata addosso quindi ti ho prestato la mia maglia." Disse, almeno non abbiamo fatto niente.

"Mi hai cambiato tu?" Chiedi scioccata.
"No no tranquilla, non mi sarei mai permesso. Nel casino si è svegliata anche mia madre e ho chiesto a lei se poteva cambiarti"

"Oddio, scusa per tutto il casino che ti ho causato. Ma tu hai dormito qui?"
"No ho dormito nella camera degli ospiti"

"Scusa, scusa, scusa, di solito non mi ubriaco mai. Oddio mia madre sarà impanicata devo chiamarla" dissi e mi alzai. Solo dopo mi ricordai di essere in mutande e la maglietta copriva poco e niente. Mi rimisi di nuovo sotto le coperte.

"Tranquilla sto uscendo. Ti ho lasciato dei vestiti puliti sul comodino, il bagno sai dov'è, appena vuoi scendi che facciamo colazione."
Mi disse e alla fine sorrise.

Uscii dalla stanza e io chiamai subito mia madre. Dopo una bella sgridata andai a farmi una doccia e poi miei i vestiti che mi aveva portato Nicholas: un pantaloncino e una felpa.

Scesi a fare colazione e vidi che la madre di Nicholas stava uscendo. La salutai e la ringrazia.

Lei disse che non c'erano problemi. Andai in cucina e trovai Nicholas che faceva colazione. "Vuoi un po' di latte" mi chiede. "Certo grazie."

Mi versó un bicchiere di latte e non potei non notare le vene nelle sue mani. Che vene. "Vuoi anche i cereali" mi sveglió dai miei pensieri. "Si grazie" versó i cereali e mi porse il bicchiere.

Mangiai e nel frattempo parlammo un po'. Parlammo del più e del meno. "Vado a chiamare Bea" gli dissi. "Se vuoi posso accompagnarti io a casa, così se dovrebbe succedere di nuovo una cosa del genere saprò dove si trova casa tua" disse, io risposi con un semplice "ok".

Preparai le mie cose e poi andai in macchina dove Nicholas mi stava aspettando.
Arrivati a casa mia lo ringraziai e questa volta cui io ad abbracciarlo. Lui ne rimase sorpreso.

"Grazie di tutto davvero. Se non ci fossi stato tu probalbilmente qualcuno avrebbe tentato di stuprarmi"
"Per gli amici questo e altro" dissi sorridendo.

Quel sorriso. "Vuoi entrare a bere qualcosa?" Gli chiesi. "Non vorrei distrurbare"
"PERFAVORE, così almeno mi risparmierò la predica per qualche minuto" dissi mettendo le mani in segno di preghiera.

"Va bene, ma solo 5 minuti. Il tempo che tua madre capisca che non sono un maniaco" rispose ridendo. Iniziai a ridere anche io e poi scendemmo dall'auto.

Entrai in casa e mi diressi in cucina, sapevo che mia madre sarebbe stata lì.
Entrammo entrambi in cucina. Vedi mia madre che lavava i piatti. "Ciao mamma" dissi.

"Ciao ali" rimase scioccata quando vide Nicholas.
"Salve io sono Nicholas, paciere" disse Nicholas avanzando la mano verso mia madre.

Lei la strinse e disse: "Anna bianchi, piacere. Ho sentito molto parlare di te. Beh, grazie di aver ospitato mia figlia per la seconda volta." Disse mia madre.

"Di niente signora Bianchi"
"Oh chiamami Anna" disse amichevole ma cambió subito stato d'animo "mia figlia ha approfondito il fatto che tra voi non ci sia nulla, è vero?" Disse sospettosa.

"Mamma" la scernì io.
"No niente, siamo solo amici" mi sembro un po' dispiaciuto.
"Benissimo, posso offrirti qualcosa?"
"No no grazie."

"Sei sicuro?" Chiede mia madre insistendo.
"Si si"
"Va bene mamma, Nicholas deve andare, mi ha detto di avere un impegno"
"Oh, va bene. È stato un piacere conoscerti."
"È stato un piacere anche per me signora"

Accompagnai Nicholas alla porta e lo salutai.
Tornai dentro e mi diressi alla mia stanza, ma mia madre mi fermó.

"Carino il tuo amico"
"Smettila"
"Ma non ho detto nulla, ho detto solo che il tuo amico è carino. In tutti i sensi"
Sbuffai e andai nella mia stanza.

⭐️||a starry sky||🌌Where stories live. Discover now