14. What a bitch👿

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Nicholas

Nell'attesa che Alice finisse di prepararsi parlai un po' con sua madre, Anna.

"Come va la scuola?" Mi chiese lei.

"Molto bene" risposi un po' a disagio.

"Vi state trovando bene qui?"

"Si, è una città molto accogliente"

"Si si vero. Voi dove abitate?" Chiese sempre più curiosa.

"A 20 minuti da qui" dissi e poi guardai l'orologio. Le 07:58. Ma Alice quanto ci metteva?

"Tu stai con tua madre o tuo padre? Ho saputo che sono divorziati."

"Io vivo con mia madre." Risposi.

"È tuo fratello invece quanti anni ha? È figlio della sua seconda moglie giusto?"

"Lui ha l'età di Maykol e si, è figlio delle sua seconda moglie, Kara." Dissi.

"Non l'ho visto sullo yatch come mai?" Chiese curiosa.

"Ah, quel giorno aveva un compito in classe molto importante, quindi non poteva venire."

Lei annuii soltanto.

Finalmente vidi scendere Alice. . Aveva un pantalone troppo aderente. Cavolo.

Si vedevano tutte le sue curve. Le sue bellissime curve. Quei fianchi, mi facevano impazzire. E quelle cosce. Quelle cosce.

"Andiamo?" Alice mi tolse dai miei pensieri.

"Certo andiamo" dissi colpendomi la fronte mentalmente.

Non ti piace. Non ti piace. Non ti fa impazzire.
Mettitelo in testa Nicholas.

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Entriamo in macchina. Io sul sedile del guidatore e lei su quello del passeggero.

Tolse la borsa dalle spalle e la butta nei sedili posteriori. Poi si sfila la giacca di belle.

Oddio. Ma oggi si era vestita così apposta?
Aveva una maglia celeste super aderente.

Le volumizzava il seno, anche se piccolo.  Portava una seconda o una terza.

Vi chiederete come faccio a saperlo e la risposta è bho. Forse l'ho guardata così tanto che ho capito le "proporzioni".

Distolsi lo sguardo dal suo seno e misi in moto la macchina.

"Ma tu libri a scuola non ne porti?" Mi chiese. Forse per il fatto che non avevo uno zaino.

Feci spallucce. "Tanto li porta Alex"

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Entrammo a scuola e iniziammo a parlare. Alex e Beatrice erano già in classe che ci stavano aspettando.

Notai che tutti i ragazzi stavano fissando Alice. Tirai loro delle occhiate assassine. Alice non si accorse di niente.

Arrivammo in classe e salutammo i nostri amici. Parlammo un po' e iniziammo la lezione.

Finita la lezione uscimmo fuori e andammo a prendere un aperitivo con Sol e i suoi amici.

"Ehi ciao" mi salutò Sol e dietro di lei vidi una ragazza che non avevo mai visto.

Bassa con i capelli corvini a caschetto. Aveva gli occhiali, era abbastanza bella.

Non ai livelli delle ragazze che conosco.

Sì avvicinò a me e mi strinse la mano. "Piacere, Monica"

"Piacere Nicholas"

"Oh che bel nome" mi sforzai di sorridere, anche se l'unica cosa che volevo fare era parlare con i miei amici.

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