1. unwanted encounters😤

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Quella mattina a svegliarmi fu il suono della sveglia.

Non ero più abituata a quel suono essendo appena finite le vacanze.

Mi alzai e andai in bagno a prepararmi, una volta finito andai a fare colazione, trovai mia madre già seduta al tavolo

"buongiorno, pronta per il tuo ultimo primo giorno di superiori?" disse. "ma... insomma."

"perché insomma?" disse mia sorella entrando in cucina. "tu non dovresti essere già all'università?" dissi io sbuffando.

"no oggi le lezioni iniziavano un po' più tardi, comunque non hai risposto alla mia domanda" 

"devo andare o perderò l'autobus" dissi e sentii mia madre urlare "a dopo!!".

Una volta salita sull'autobus mi andai a sedere al primo posto libero disponibile. Dopo un po' salì sull'autobus anche la mia migliore amica, beatrice, viene a sedersi nel posto affianco al mio, che avevo lasciato libero per lei.

"ehi buongiorno ali" disse, "buongiorno Bea, come va?", conosco la mia migliore amica da 15 anni, si lo so un bel po', abbiamo fatto l'asilo, le elementari e le medie insieme, e stiamo facendo pure il nostro ultimo anno di superiori insieme.

Parlammo del più e del meno fino a che arrivammo a scuola.

"ma perché continui ad andargli diet-"  prima che finissi la frase fui colpita da qualcuno, sicuramente per sbaglio. "hei fai più attenzione" mi disse un ragazzo alto, visibilmente muscoloso e con degli occhi fantastici. Era davvero carino. "ma se sei stato tu a colpirmi, io mene stavo per i fatti miei e tu mi hai colpito"

"bah questa gente d'oggi..." e dopo aver detto questo sene andò.

Subito dopo si avvicinò un ragazzo, carino ma non troppo "scusalo è un po' nervoso per il suo primo giorno qui" sorrise.

"ah io sono Alessandro, anche se tutti mi chiamano Alex, piacere." Disse allungando la mano verso di me, io la presi e dissi "alice, piacere." "ah e lei è la mia amica Beatrice" aggiunsi indicandola.

"è un piacere conoscerti beatrice, scusa se non ti ho salutato prima." Disse e lei rispose: "tranquillo eravate entrambi preoccuparti per quell'avvoltoio che ha sbattuto contro la mia amica" risero entrambi e io accennai un sorriso.

"entriamo?" chiesi ad entrambi, loro annuirono ed entrammo. Noi frequentavamo il liceo classico, ancora non so come ho fatto 4 anni di fila senza essere bocciata.

"voi andate io devo firmare qualche carta perché mi sono appena trasferito" disse Alex "ah ok ci vediamo in classe" dissi.

Io e bea continuiamo a camminare fino alla porta della nostra classe dove trovammo alcuni nostri compagni.

"buongiorno ragazze" ci disse il mio migliore amico

"buongiorno Matti" risposi dandogli un abbraccio. "allora pronte per questo ultimo primo giorno?" "ma si dai"

io e mattia ci conosciamo dal nostro primo giorno di superiori, ho capito subito che era gay anche se ha cominciato a fare coming out in terza superiore. È il mio esatto opposto, è molto amichevole e socievole, io no, è sempre positivo, io no. Ha i capelli biondi, come dico io alla Deddy, è alto qualche centimetro in più di me, se devo ammetterlo se non fosse stato gay ci avrei provato, è davvero molto carino.

Dopo un po' di chiacchiere entrammo in classe e corsi a prendermi gli ultimi banchi.

Io, Bea e Matti ci mettemmo in ultima fila. Eravamo alla sinistra della cattedra, al lato opposto della finestra. Matti era al banco contro al muro, io affianco a lui e Bea a fianco a me.

Erano entrati tutti ma erano rimasti due banchi liberi davanti a me e a Bea, mi chiedevo chi fosse così stupido da arrivare in ritardo il primo giorno di scuola.

Poi mi ricordai di Alex e del tizio che mi ha sbattuto all'entrata e capii. Chi era nuovo doveva farsi presentare dalla professoressa e poi sedersi.

Mi sbattei una mano in fronte e Bea mi guardò con una faccia tipo 'what a fuck?' e mi chiese "che succede?" io mossi la testa per dire 'niente, niente tranquilla'.

Entrò la professoressa di italiano che ormai conoscevo, era una palla, "buongiorno ragazzi come avete passate queste vacanze? Spero bene perché quest'anno avete la maturità, oggi vorrei presentarvi 2 nuovi compagni di classe, Alessandro Garcia e Nicholas Smith."

Ok, quello stronzo si chiamava Nicholas.

"sono americani e si sono trasferiti qui in Italia, a Milano, nella nostra scuola. Potete andarvi a sedere ragazzi" si sederono davanti a noi e Alex mi saluto con la mano e io feci altrettanto e gli sussurrai "non mi avevi detto di essere americano" e lui rispose "beh non melo avevi chiesto" poi accenno un sorriso. Ok mi rimangio tutto è carino.

Innanzitutto grazie se stai leggendo questa storia!❤️ spero ti stia piacendo!
Ps: se scorri tra i capitoli trovi anche il cast!!
Ciao!!

⭐️||a starry sky||🌌Where stories live. Discover now