𝙘𝙝𝙖𝙥𝙩𝙚𝙧 𝙚𝙞𝙜𝙝𝙩𝙚𝙚𝙣 - 𝙝𝙤𝙬 𝙢𝙮 𝙥𝙤𝙤𝙧 𝙝𝙚𝙖𝙧𝙩 𝙖𝙘𝙝𝙚𝙨

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"Steve, cosa significa?" "È possibile che non capisci?" le sbraita Dustin, sputacchiando e sbracciando come suo solito "Oh allora spiegamelo un po', Einstein!" lo punzecchia Robin "Potete sforzarvi di restare seri per un attimo?" li richiamo, trascurando i loro sbuffi. "Sapeva già che sarebbe morta?" "Non è questo il punto, Max, il punto è che questa registrazione non risale al giorno della battaglia allo Starcourt, è più recente" "Quindi mi stai dicendo che.." "È ancora viva" la precedo "Riavvolgi il nastro" irrompe Nancy, lo sguardo attento e meticoloso. Soddisfo subito la sua richiesta, prendendo poi posto accanto a lei con la speranza che possa cogliere anch'io ciò che soltanto una mente brillante come la sua può notare.

Nance afferra il telecomando e mette la registrazione in pausa, puntando l'indice sul collo di Zhelanie "Guardate".
Nessuno di noi, però, ne comprende il motivo, e questo ci fa guadagnare qualche occhiataccia di superiorità. "La ferita profonda che ha sul collo è stata cicatrizzata, così come tutte le altre più gravi che aveva quella sera allo Starcourt" ognuno di noi si sporge in avanti incuriosito, scoprendo che la ragazza ha realmente ragione. Lani riportava dei forti traumi sulla pelle e ognuno di essi sembra essere stato curato con premura e abilità, ciò significa che sia passata tra mani esperte. "Guardate anche qui.." la sua voce è leggermente più sottile, quasi sorpresa, mentre il dito si sposta verso il tessuto avvolto intorno al capo della ragazza.
"Osservate come sia completamente piatto sulla testa di Zhelanie, non c'è alcuna bombatura dovuta ai capelli" deglutisce "Perché non ne ha".

Una frase che mi spezza in due, che dilania qualsiasi organo e sgretola il respiro.
Mi è tutto più chiaro, non c'è bisogno che aggiunga altro  ...  ed è proprio questa la parte peggiore. Forse, avrei preferito saperla morta.

"Steve.." "Dobbiamo tirarla fuori da lì!" balzo in piedi agitato, prendendo a percorrere il perimetro della camera tanto rapidamente da sentire la testa appesantirsi "Non sappiamo dove sia, non possiamo andare lì fuori armati e alla ricerca di qualcosa che potrebbe benissimo essere dall'altra parte del mondo" enuncia Robin "Sappiamo nelle mani di chi si trova e questo per me è sufficiente!" "È una missione suicida, Steve, non ha neanche un senso logico!" "Cosa ne sai tu di logica, Henderson!" gli strillo poco lontano da lui, avvertendo l'ira crescente e la vocina del mio subconscio che mi suggerisce di scaricarla sul viso del ragazzino "Ehi, Steve, troveremo un modo" Robin prova a tranquillizzarmi, ponendo una mano sul mio petto e carezzandolo piano "El.. solo lei può aiutarmi a trovarla" "Scordatelo!" Mike scatta su dal pavimento.
Lo guardo sbigottito, non capisco.

La ragazzina non è più con noi, ormai non la vediamo né sentiamo da tempo  ...  ma nessun altro potrebbe intervenire, se non lei. Senza Eleven, non ho nessuna possibilità di riportare Zhelanie a casa sana e salva.

"È scarica e stanca, è andata via per una ragione, non permetterò che rischi di perdere i suoi poteri per te" "Deve solo trovarla!" "Non m'interessa" "Quindi vuoi che la lasci a quei pezzi di merda soltanto perché tu non vuoi?" il mio tono è più alto, più grave, man mano che mi avvicino al moccioso "Esatto" "Io ti.." sono pronto a mettergli le mani al collo, quando la sorella si frappone a noi due e mi blocca dalle spalle "Steve!" "Ha risolto tutti i vostri problemi di merda, anche quando si trovava al limite delle sue capacità! Ora ti sto soltanto chiedendo di farle cercare qualcuno che ha passato le sue stesse pene dell'inferno e che proprio adesso, mentre voi mi impedite di tirarla fuori da lì, lei è chissà dove e sta rivivendo tutto daccapo!" la gola brucia sotto questo nuovo sforzo, tanto da strapparmi le lacrime dettate dalla rabbia che scorrono copiose sul viso.

Mi getto al pavimento, portando le mani sul viso al fine di celare la disperazione. Mi manca  ...  mi manca da morire.
La consapevolezza che sia viva, vittima delle menti malate che fanno di lei un esperimento, brucia qualsiasi parvenza di sanità mentale rimastami.

the anagram of rozeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora