Famiglia

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Sono Sean, all'inizio di quest'avventura avevo 16 anni e vivevo a Seattle. La storia che starò per raccontare sarà molto lunga e ricca di avvenimenti.

Ma partiamo dal principio.

Era un pomeriggio d'autunno, il mese di ottobre, e Halloween era quasi alle porte. Io e la mia migliore amica Lyla scendemmo dal bus diretti a casa per il rientro dalla scuola. Alcuni nostri amici volevano organizzare una festa quella sera, quindi mandai un messaggio a Jenn (la ragazza per la quale avevo una cotta) per invitarla.
<<Allora, ti ha risposto?>> chiese Lyla emozionata.
<<No, ma sono sicuro che prima o poi risponderà>>. Le mostrai il messaggio che le avevo appena inviato:
"Ciao, Jenn...vai alla festa stasera?"
<<Ma dai?! Cosa ti avevo detto? Non potevi sforzarti di più?>> chiese lei esasperata mentre riprendo il cellulare.
<<Sai che non sono bravo in queste cose...>>
<<Dammi qui, lascia che "Lyla la Strega dell'Amore" faccia una delle sue magie...>> disse strappandomi il cellulare dalle mani.
<<Ok, ma non farmi sembrare uno sfigato>>. Lei iniziò a digitare un nuovo messaggio <<Fammelo leggere prima di inviarlo!>> ma troppo tardi, l'aveva già inviato.
Lyla mi restituì il cellulare e lessi il messaggio: "Mi piacerebbe un sacco vederti".
<<Scusa, ma questo potevo scriverlo anch'io!>> esclamai guardando Lyla esasperato. Lei si limitò a dire che è un'inizio e che Jenn risponderà.
Iniziammo a camminare verso casa. Gli addobbi di Halloween erano ovunque intorno a noi.
Personalmente non sono un amante delle feste. Troppa gente, musica troppo alta, gente strafatta...
Mi vibrò il cellulare sperando in una risposta di Jenn ma era solo mio padre che era preoccupato che stavo facendo tardi. Neanche avessi 10 anni.
Papà aveva un carattere simpatico e socievole ma con un unico difetto: si preoccupava troppo. Era magro, alto, pelle bruna, occhi e riccioli castani.
Era di origine messicana e aveva sposato mia madre (newyorkese) circa 20 anni prima.
Avevo solo 8 anni quando mamma ci ha abbandonati per esplorare il mondo. A volte fa male pensare e parlare di lei. Avevo all'incirca 200 email non inviate nelle quali le raccontavo parti della mia vita, ma non le avevo mai inviate forse perché la detestavo moltissimo per averci fatto una cosa del genere.
Lyla lesse un messaggio che le arrivò sul suo cellulare. <<E' Jenn che non vede l'ora di vederci alla festa!>>
Durante il tragitto incontrammo il mio vicino, Brett. Era il bullo della mia scuola e non esitava a prendere in giro chiunque. Ci osservò con uno sguardo truce. Io e Lyla lo ignorammo mentre proseguivamo verso casa mia.
<<Cavoli, il tuo vicino è proprio un'infame>> disse Lyla distogliendo lo sguardo.
<<Già, sempre fedele ai suoi principi>> le risposi.
Ci sedemmo in veranda, Lyla estrasse una sigaretta dallo zaino ma la avvertii dicendole che l'altra volta papà mi aveva quasi beccato a fumare.
<<Perché eri da solo. A me non direbbe niente. Tuo padre mi adora. Allora, vuoi fare un tiro?>> mi chiese sorridendo.
<<No, magari alla festa. Gli atleti non dovrebbero mai fumare, sai?>>
<<Ah, sì? Me lo ricorderò quando mi pregerai stasera di farti fare un tiro>> replicò lei. <<A proposito, cos'altro ci serve portare? Eric ha detto che i suoi non lasciano mai niente al cottage, quindi sarà meglio fare una lista per la festa>>.
Denaro per le provviste, patatine, bibite, coperte e ovviamente alcolici.
<<Vedo se riesco a rubare qualche lattina a mio padre, se ne ha abbastanza>> .
Restammo in silenzio osservando un aereo volare nel cielo.
<<Quei cavolo di aerei, dovrei odiarli ma mi mancheranno un sacco se mi dovrò trasferire da qualche altra parte>> disse lei pensierosa. <<Le cose cambiano così in fretta. A volte mi deprimo un po' quando penso a cosa ci succederà dopo il diploma. Resterai per sempre il mio migliore amico? Saremo più felici che qui al 1802 di Noia Avenue?>>
<<Ma certo. Rimarremo per sempre amici>>
<<Sì,ma se finiamo in due università diverse? O se ti stufi di me? O qualcosa del genere...>>
<<Beh, hai mai sentito parlare di internet? La distanza non ci separerà mai>> la rassicurai.
<<Ok, si sta facendo tardi, devo andare a scegliere i vestiti per stasera. Chiamami su Skype quando sei pronto>> disse Lyla alzandosi.
Ci abbracciammo, intensamente e a lungo non sapendo che fosse stata per l'ultima volta.

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