<<Ehilà! C'è nessuno?>>chiesi a voce alta quando io e Dan entrammo in casa <<Mary? Joseph?>>.
Non ottenni risposta.
<<Mi sa che i nonni non sono ancora tornati a casa>>
<<Bene, almeno non ci sgrideranno perché siamo usciti>>dissi.
<<È stato bello passare un po' di tempo con Walter al mercato! Sapevi che la mamma di Walter era un'artista?>>
<<Ah, no. Cosa faceva?>>gli chiesi curioso.
<<Disegnava fumetti! Devi vedere i suoi disegni, sono fantastici! Proprio come i tuoi!>>
<<Grazie, fratellino>>gli dissi, sorridendo.
<<Senti, ehm...>>iniziò.
<<Cosa?>>gli chiesi sospettoso <<Che c'è?>>
<<Sean...Voglio vedere quella stanza...di sopra. So che è quella della mamma...Per favore>>
<<Daniel, hai sentito Mary. Si arrabbieranno tantissimo se scoprono che siamo entrati in quella stanza>>
<<Ma non glielo diremo!>>insistette Dan <<Faremo tutto di nascosto. Se siamo veloci, non scopriranno nulla! È che...voglio vedere cosa c'è dentro...Le sue cose...Walter ha un sacco di cose che erano della sua mamma. E io non ho niente! Ti prego, Sean... Non devi mica venire con me, se non vuoi...>>
<<Oh, al diavolo. Verrò con te>>mi arresi <<Così magari non ti farai beccare.
<<Troveremo un modo per aprirla>>
<<O posso rompere quella stupida porta con il mio potere!>>propose Dan <<È stafacile!>>
<<Già, e io potrei fare lo stesso con un martello...No, cerchiamo di trovare la chiave, ok?>>
Entrai nella camera dei nonni. Controllai nei comodini, nell'armadio, nel comò.
Dentiere, orologi da polso, libri, vestiti...ma niente chiave.
<<Sbrigati, Sean. Potrebbero tornare da un momento all'altro!>>esclamò Dan allarmato.
<<Lo so, Daniel, grazie>>
Cercai ancora, ma senza avere successo.
<<Non riesco a trovare quella stupida chiave!>>dissi arrendendomi <<Fai pure tu. E vedi di non distruggere tutta la casa, per favore>>aggiunsi.
Dan aprì la porta sradicandola dai cardini ed entrammo.
<<Wow>>esclamò Dan osservando la stanza <<Non c'è rimasto molto. Dove avranno messo il resto delle sue cose?>>
<<È la camera di quando era un'adolescente, di sicuro si sarà portata via un po' di cose quando si è trasferita a Seattle. Il resto probabilmente è dentro a questi scatoloni>>
Nella stanza c'era una scrivania, un comò con tanti cristalli e un orsacchiotto di peluche, una libreria con pochi libri, un baule, un letto e tantissimi scatoloni.
<<Secondo te cos'è successo a tutta la roba che avevo in camera mia quando ce ne siamo andati?>>chiese Dan preoccupato.
<<Ehm...Sono sicuro che è ancora tutto lì dove lo abbiamo lasciato>>
Aprii il baule dove trovai dei pattini a rotelle, una macchina fotografica usa e getta, scarponi da trekking e occhiali per eclissi. Nulla di interessante.
<<Ok, Daniel. Hai visto tutto quello che volevi vedere? Mary e Joseph torneranno presto>>
<<Aspetta. Ancora cinque minuti!>>esplorò ancora la stanza<<Sei mai andato a fare trekking con la mamma, Sean?>>
<<Sì, qualche volta. Ma non mi è mai piaciuto>>
<<Ti ha mai detto perché se n'è andata?>>
<<L'ha detto a papà...e lui l'ha detto a me. Ne ha parlato anche con te, no?>>
<<A me...ha detto solo che...la mamma non era sicura...di come voleva vivere la sua vita>>
<<Beh, immagino che ormai l'abbia capito, dato che ha deciso di voltare pagina. E noi dobbiamo fare lo stesso>>
Dan prese in mano l'orsacchiotto di peluche <<Ciao, orsacchiotto>>e si sedette sul pavimento. Solo allora vidi una lettera.
'Perché Mary ha nascosto quella lettera?' mi chiesi prendendola, andando a sedermi sul letto e iniziando a leggerla in silenzio.
<<È della mamma?>>chiese Dan venendo a sedersi accanto a me <<Cosa dice?>>
Gli mostrai la lettera e lui iniziò a leggere <<"Ho sentito cos'è successo a Seattle. Vi prego, aiutate i miei ragazzi se vengono da voi"... Perché non ce l'hanno detto?!>>
<<Non lo so>>
<<"Potete scrivermi a questo indirizzo,>>continuò a leggere <<è una casella postale che uso ogni
tanto" Che cos'è una casella
postale?>>
<<Beh, in questo caso è una scappatoia>>risposi amareggiato.
<<"Vi prego, vi scongiuro. Aiutate i miei ragazzi">>
<<Certo, come no...Tutte stronzate>>
<<Perché? Si preoccupa per noi!>>
<<Beh, io no>>
<<Magari...ha cambiato idea>>ipotizzò Dan <<Possiamo provare a scriverle?>>
<<Tu non la conosci nemmeno,
ok?!>>sbottai, irritato <<Non illuderti. Dobbiamo solo...seguire il nostro piano, per ora>>
<<Posso leggerla ancora?>>
Gli diedi la lettera <<Ok, poi però andia...>>
<<Oh, Signore...Che cos'è successo qui?>>
I nonni erano arrivati e non li avevamo sentiti. La nonna era entrata nella stanza, furibonda, e il nonno rimase sulla soglia.
<<Cavolo!>>imprecai alzandoci di scatto.
<<Signorini, che cosa pensate di fare voi qui dentro?! A parte ovviamente, rovistare in giro per casa mentre noi siamo in chiesa?>>
<<Stavamo solo cercando delle risposte...e...ehm...>>le spiegai, trovando le parole giuste.
<<Ed era il caso di rompere la mia porta?!>>mi interruppe Mary.
<<Mary, per piacere>>intervenne Joseph <<Calmati...>>
<<No, Joseph, adesso hanno davvero esagerato! Vi avevo chiesto espressamente di non entrare in questa camera!>>
<<Ho il diritto di vedere la camera di mia mamma!>>sbottò Daniel.
<<Questa non è più camera sua! Non c'è niente da vedere qui dentro! E ora che impariate a rispettare le regole...>>
<<Veramente abbiamo trovato qualcosa>>replicai.
<<Già! Abbiamo trovato una lettera della mamma! Dice che vuole verderci! Ma...voi non ce l'avete detto!!!>>scattò Dan.
<<Lei non è più mia figlia! O vostra madre! Ha tagliato tutti i ponti>>la nonna fece un passo avanti strappandomi la lettera di mano. <<Una lettera non cambia quello che mi ha fatto...Che ci ha fatto! Lei non è più la benvenuta qui!>>
Dan si riprese la lettera e io lo protessi con un braccio mettendomi tra lui e la nonna.
<<Almeno non prendertela con noi solo perché vogliamo sapere qualcosa in più su di lei>>sbottai rivolto a Mary.
<<Ma io la conosco meglio di chiunque altro! Non è cambiata, si sente solo in colpa!>>
<<Ne ho abbastanza>>borbottò Joseph lasciando la stanza.
<<Ascoltami...Sean>>riprese Mary calmandosi <<So che avete sofferto molto nello scorso mese...Che Dio benedica la vostra anima...E noi abbiamo tollerato molte cose... Però, adesso avete rotto la nostra porta per entrare di nascosto nella camera. Questo dimostra che non avete alcun rispetto per noi. Vi abbiamo aiutati rischiando di finire in galera! È così che ci ripagate? Se avete intenzione di restare qui, sappiate che le cose dovranno cambiare>>
<<Cavoli,>>sbottai esasperato <<ora capisco perché la mamma se ne è andata... Evidentemente non riusciva più a sopportare le tue stupide regole>>
<<Oh...oh, è questo che pensate? Allora lasciate che vi dica una cosa...>>ma Mary fu interrotta da un grido di Joseph <<Joseph!>>
Ci precipitammo tutti nello studio e trovammo Joseph a terra con sopra la credenza.
<<Cavolo!>>esclamai notando la situazione.
<<Joseph, resisti tesoro! Lo toglieremo>>esclamò Mary in preda al panico.
Io e Dan provammo a spostare la credenza.
<<No, fermi!>>urlò Joseph <<Le mie gambe!>>
<<Fallo, Daniel! Ora!>>gridai a Daniel.
<<Fare cosa? Cosa sta succedendo?Cosa stai facendo, Daniel?!>>chiese Mary confusa.
La scansai delicatamente e presi Joseph da sotto le braccia, tirandolo, mente Dan usava il potere per sollevare la credenza.
<<Oh, tesoro mio...Stai, bene?>>chiese la nonna a Joseph appena lo tirammo fuori.
<<Adesso sì. Grazie a Daniel. Avevi ragione, Mary. Avrei dovuto sistemare quella credenza mesi fa. Qualche volta la mia pigrizia mi ucciderà...>>
<<Che cos'è stato, in nome di Dio? È impossibile...>>disse Mary spaventata <<Che cosa sei, Daniel?>>
<<Mary... Ascolta...>>cercai di calmarla, ma Joseph prese la parola.
<<Mi hanno salvato, Mary. È l'unica cosa che conta>>
<<Magari... è stato un miracolo>>disse Mary. Poi andò verso la finestra, attirata da un rumore all'esterno <<È lo sceriffo!>>
Lo sceriffo scese dall'auto <<Joseph?>>chiamò <<Mary? Devo parlarvi dei vostri nipoti>>
<<Sean...Io non...Non l'abbiamo chiamato noi>> giurò la nonna spaventata.
<<Lo so, nonna...Ci hanno chiamati per avvisarci...>>provai a dire.
<<Sappiamo che sono stati qui. Li hanno visti al mercatino di Natale, stamattina>>disse lo sceriffo da dietro la porta d'ingresso.
<<Sean...E ora che facciamo?>>mi chiese Dan in preda al panico.
<<Andate a nascondervi in garage!>>propose Joseph.
<<No, no! Assolutamente no!>>replicai <<Se la polizia perquisisce la casa, vi accuserà di essere nostri complici>>
<<Prendete i vostri zaini e uscite dalla porta sul retro. Io proverò a distrarlo...>>disse Mary.
<<Davvero?>>
<<Sì. Ora andatevene di qui!>>ordinò Joseph.
<<Joseph! So che sei in casa, la tua macchina è parcheggiata fuori...>>insistette lo sceriffo.
<<Ci dispiace...per tutto>>si scusò la nonna <<Vorrei avervi potuto aiutare di più. Vorrei tanto che poteste rimanere qui con noi...>>sospirò poi si rivolse a me<<Prenditi cura di tuo fratello, Sean>>
<<Sì>>le promisi.
<<E fate attenzione>>aggiunse Joseph abbracciando Daniel <<Ci vediamo il prima possibile, va bene?>>
<<Grazie per averci aiutati...Davvero>>li ringraziai.
<<Vi vogliamo bene. Ora sbrigatevi!>>esclamò Mary mentre andava alla porta.
<<Daniel, aspettami qui mentre vado di sopra a prendere gli zaini!>>gli ordinai.
Afferrai gli zaini in camera, e mentre Mary parlava allo sceriffo tenendo la porta socchiusa, io e Dan riuscimmo a scappare dal retro della casa.
<<Muoviti, forza!>>incitai Dan <<Per di qua!>>
Corremmo scavalcando il recinto e poi attraverso il giardino dei vicini.
Fecimo per attraversare la strada, fermai Dan aspettando il momento giusto, ma ad un tratto una delle tre auto della polizia accese le sirene e venne verso di noi.
Non vedemmo Walter correre e infine fermarsi in mezzo alla strada tendendo un braccio in direzione dell'auto.
Dan intervenne con la telecinesi facendo sbandare l'auto verso un albero e salvando la vita di Walter.
Il bambino si voltò e vide Daniel con un braccio alzato. Capì così la verità.
Forse se avessi detto a Dan di dirgli la verità, sarebbe successo diversamente.
Riuscimmo a scappare fino alle ferrovie del treno.
Ci sedemmo su un tronco, sfiniti.
<<Cavoli, Walter sarà arrabbiatissimo con me...>>mormorò Dan <<Ho visto la faccia che ha fatto quando ha visto che ero io ad avere il potere...>>
<<Gli passerà>>provai a
rassicurarlo <<Gli hai salvato la vita>>
<<Adesso penserà che sono un bugiardo>>
<<È un ragazzino intelligente, non rimarrà arrabbiato per molto. E poi voi due siete...la Legione di Spirit, o sbaglio?>>
<<Lo spero>>esitò, poi riprese <<Sono stanco di scappare... Perché il mio potere ci mette sempre nei guai?>>
<<Nessuno ti obbliga a usare il tuo potere, se non vuoi>>
<<Ma...sono bravo a usarlo! E sono l'unico che può fare queste cose!>>
<<Lo so, ma...Daniel...Devi stare attento e... ascoltare tuo fratello>>
<<Pensi che vedremo ancora i nonni?>>chiese Dan dopo un po'.
<<Non lo so. Vedremo>>
<<E adesso cosa facciamo? Andiamo... Andiamo dalla mamma?>>
<<Assolutamente no. Non abbiamo bisogno di lei, intesi?>>
<<Ma...ma ha detto che vuole trovarci!>>protestò.
<<Continueremo a seguire il nostro piano, andremo a Puerto Lobos. È il posto a cui apparteniamo. Nessuno ci dirà cosa fare, potremo fare quello che vogliamo>>
<<Dici? Non lo so...>>disse Dan, poco convinto.
<<Credimi. D'ora in poi...seguiremo le nostre regole! Guarda ti ho preso un regalo. Buon Natale, enano>>gli porsi uno Yo-yo che avevo comprato al mercatino.
<<Davvero?!>>esclamò Dan <<Ma... mancano ancora due settimane!>>
<<E chi se ne frega? Le date sono noiose!>>
Dan apprezzò il regalo. Lo prese e poi mi abbracciò <<È bello festeggiare il Natale in anticipo! Aspetta ho una cosa per te! Volevo finirlo, ma lo stiamo facendo adesso, quindi...>>mi porse un disegno. Era un mio ritratto.
<<Oh, fratellino... è bellissimo>>gli dissi.
Sentimmo un treno sferragliare sui binari.
<<Hai sentito?>>chiese Dan alzandosi.
<<È il nostro passaggio>>risposi alzandomi a mia volta <<Forza, a bordo!>>
Il treno rallentò e io e Dan riuscimmo a salire sul treno merci.
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Wolves
AdventureSean e Daniel, due fratelli, vivono a Seattle ma sono costretti a scappare di casa come due fuggitivi dopo una tragedia che ha coinvolto il loro padre. Daniel si dimostra un bambino speciale... letteralmente. Viaggiano in luoghi mai visti prima, inc...