Il falò

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Raggiunsi Daniel al lago per l'allenamento.
<<Pronto a darci dentro?>>gli chiesi.
<<Si!>>
<<Aspetta>>esitai, guardandomi attorno <<Qui c'è troppa gente. Andiamo dall'altro lato>>
C'era un tronco di un albero caduto e dall'altra parte era più isolato.
<<Senti, riesci a spostare quel tronco?>>chiesi a Dan.
Lui lo sollevò, aspettò che andassi sotto e fece per abbassarlo.
Mi protessi con le braccia <<Attento!>>sbottai guardandolo torvo.
<<Che faccia che hai fatto!>>rise <<Dai, mica te lo sbattevo in testa!>>
<<Molto...Molto divertente...>>mormorai, irritato, mentre Dan abbassava il tronco dopo essere passati.
<<Scommetto che questo posto è molto diverso d'estate>>ipotizzò Dan<<Penny dice che arriva tantissima gente da tutte le parti>>
<<Già, è per questo che possiamo allenarci qui adesso... Perché non c'è gente>>
Ci allenammo sulla precisione, sul controllo e sulla potenza usando sassolini e pigne.
Daniel era migliorato molto dall'ultima volta alla baita.
<<Wow, Daniel. Sei più bravo di quanto credessi>>
<<Grazie...Ogni tanto mi alleno da solo>>
<<Lo so, non ti sono stato molto vicino, ultimamente>>mi scusai <<Devi comunque stare attento>>
<<Non so mai cosa vuoi...Usalo, non usarlo>>iniziò Dan, scaldandosi.
<<Dobbiamo assicurarci che tu lo sappia controllare>>
<<Beh, è il mio potere, non il tuo... Lasciamo perdere>>
<<Che ti prende?>>gli chiesi, preoccupato <<Non mi piace questo nuovo Daniel emo. Continui ad arrabbiarti con me senza motivo. Sono stanco. Sono un fratello cattivo? Perché esco con altre persone?>>
<<Ehm... Sei sempre con loro!!!>>mi fece notare Dan, arrabbiandosi ancora di più <<Che...palle...>>
<<Per favore, Daniel>>sospirai.
<<Scommetto che vuoi liberarti di me>>
<<Non dire così!>>scossi la testa <<Sai che tu vieni prima di tutto per me, enano>>
<<Cioè...Lascia perdere>>
<<Ok, basta. Stai esagerando come al solito. Non posso dire nulla senza che tu ti incazzi! Siamo una famiglia!>>
Dan si voltò e si avviò verso la riva del lago.
<<Abbiamo ancora molta strada da fare,>>continuai <<e dobbiamo farla insieme, chiaro? So che fa schifo, ma devi crescere>>
Dan alzò un braccio verso il lago.
Attorno a noi si levò un gran vento,  l'acqua iniziò a incresparsi e dalla superficie apparve un enorme tronco d'albero a metà.
<<Ma che cavolo...>>mormorai, stupito <<Daniel, smettila!>>urlai ma Dan mi ignorò, facendo salire il tronco sempre più in alto.
<<Smettila! Adesso!!>>insistetti.
Dan sollevò l'intero albero, si voltò e mentre lo lasciava cadere di nuovo in acqua e si avviava verso il campeggio, replicò <<Non sono un bambino. Non più>>
Io, ancora sorpreso dall'accaduto, lo seguii.

Quella sera ci sedemmo tutti in cerchio davanti al falò.
<<Che fame che mi è venuta!>>esclamò Penny, mentre Lydia suonava la chitarra e canticchiava una dolce melodia <<Sono rimaste delle patatine?>>
<<Ti sei finito tutto il pacchetto, ciccio...>>protestò Annabeth intanto che fumava una sigaretta <<Fatti un altro tiro>>
Penny scrollò le spalle <<Sì, sì, ne ho uno pieno>>e afferrò il bong accanto a lui.
<<Sei stanco, amore?>>chiese Gabriela ad Adam che poggiava la testa sulla sua spalla.
<<Mi conosci. Per me è tardi>>replicò lui, sorridendole.
<<Wooow! Avete visto?>>chiese Penny guardando in aria <<Era un cavolo di UFO! Non sto scherzando! Guardate!>>
<<Finalmente sono venuti a riprenderti!>>scherzò Fred.
<<Ho cannato qualche parola, ma tanto siete tutti strafatti, quindi chi se ne frega...>>disse Lydia quando finì di cantare e posando a terra la chitarra.
<<Era bellissima>>le disse Annabeth.
<<Cavolo! Perché non sei ricca e famosa?>>le chiese Penny <<Cioè potresti mantenerci>>scherzò.
<<Che meraviglia, Lydia>>dissi, fissandola.
<<Grazie a tutti!>>ridacchiò.
<<Sean, fatti un tiro e passalo alla tua amica>>Fred mi offrì la sua sigaretta.
<<Nah, sono a posto>>rifiutai.
Dan fece per prenderla.
<<Daniel! Neache per sogno!>>
<<Cavoli...Stavo scherzando>>
<<Sarà meglio>>
<<Noi andiamo>>annunciò Gabriela <<Dobbiamo dormire>>
Lei e Adam si alzarono.
<<Siete proprio dei festaioli>>scherzò Fred <<Che ore sono, le dieci?>>
<<Non preoccuparti, Fred>>ribatté Adam <<Ci scateniamo domani sera, che è il nostro ultimo giorno>>
<<Dai! Ancora un giro e basta!>>insistette Fred.
<<Sogni d'oro!>>ci salutarono la coppia all'unisono avviandosi verso la loro tenda.
<<Cavolo, ogni volta che suoni quella canzone, Lydia...rivedo il mio povero Bandiera Nera>>mormorò Annabeth pensierosa.
<<Oh, no...Mi dispiace>>
<<Chi è Bandiera Nera?>>chiese Dan curioso.
<<Era il mio cane, in Colorado. Fino...all'anno scorso. Un anno fa stavamo salendo di nascosto su un treno, io, Fred, Lydia...e Bandiera Nera>>raccontò <<Ci avevano beccati a rubare in città, e gli infami avevano chiamato la polizia. Così stavamo scappando... Avevamo visto il treno in lontananza e stavamo cercando di raggiungerlo, con la polizia alle calcagna. Riuscimmo a salire per un pelo...Ma nessuno di noi riuscì a prendere Bandiera Nera>>
<<Cavoli...>>mormorai mentre disegnavo il falò nell'album da disegno.
<<Già...Continuava a inseguire il treno e mi abbaiava. E io l'ho lasciato là. Tutto qui. Fine della storia. Spero che i poliziotti l'abbiano preso, che gli abbiano trovato una casa migliore. Non dimenticherò mai quel cagnaccio>>sorrise <<A Bandiera Nera>>
<<Cavolo, mi manca un sacco Stella...>>disse Dan <<Era la cagnolina che abbiamo adottato. Non ce l'ha fatta>>
<<Oh, tesoro...Cavolo! Scusatemi, ho rovinato l'atmosfera>>
<<Tranquilla, Annie. Possiamo fare di peggio!>>la rassicurò Fred <<Sentiamo un po' qual è il vostro ricordo più brutto! Onestamente>>
<<Davvero?>>ribatté Lydia ridendo.
<<E perché no? Ogni tanto ci si deve sfogare. Chi inizia? Penny?>>
<<Va bene. Tirate fuori i violini>>iniziò Penny <<Salutate il mio amichetto, "Jinx". Lo incontrai mentre frugavo nei cassonetti in Nuovo Messico. Era bravo, ma aveva un sacco di problemi. Sbalzi d'umore, deliri, autolesionismo...Roba divertente, insomma>>sospirò<<Con me sembrava migliorare. Mi sa che lo amavo... Fu lui a darmi questa moneta>>ne mostrò una che portava appesa al collo come ciondolo <<Disse che non si era mai fidato di nessuno prima di me. Ogni tanto venivamo qui, per racimolare un po' di grana. Ma poi scomparve. Non molto lontano da qui. In una piantagione di cannabis come questa. Uscì una notte, strafatto, e punto. Fu l'ultima volta che lo vidi. Devo tenermi ben stretta questa monetina, non si sa mai...>>
<<È per questo che ti chiamano Penny?>>gli chiesi, curioso.
<<Sì>>rispose lui, annuendo.
<<Wow. Dev'essere molto importante per te>>mormorai.
<<È terribile, fratello>>affermò Fred <<Purtroppo qui a volte succedono cose del genere>>
<<E poi,>>aggiunse Annabeth <<gli saranno servite delle medicine>>
<<Certo>>convenne Penny <<Spero solo che stia bene. Magari un giorno ci incontreremo di nuovo, chi lo sa?>>scrollò le spalle, speranzoso <<È un mondo piccolo. Così potrei dargli la sua fiducia>>
<<Ok, sento già l'essenza negativa. Chi vuole continuare?>>chiese
Fred <<Uhm... Jake? Per favore?>>
Jacob, che fino a quel momento rimase in silenzio accettò <<Ok, ma non ridete. Il mio ricordo più brutto è di quando ho perso la fede>>
<<Sì, ce l'avevi accennato...>>mormorò mesta Lydia<<Cos'è successo?>>
<<Una volta ero una pecorella. Un vero credente>>raccontò Jacob <<Sono cresciuto a Haven Point, in Nevada. In una piccola comunità. Abbiamo questa fantastica reveranda. La gente fa la coda per ascoltarla. È...affascinante. Ma per qualche motivo, mi...successero delle cose, e iniziai a dubitare di me... E...le cose peggiorarono sempre di più. Gli altri dicevano che ero solo un combinaguai, non riuscivo a trovare le risposte che stavo cercando. Nemmeno dalla mia famiglia. Mi sentivo perduto... Non sapevo più a cosa credere... Così me ne andai. Volevo rimanere un po' da solo. Trovare la verità per i fatti miei. La sto ancora cercando>>
<<Jacob, figliolo, magari siamo noi la verità che stai cercando>>scherzò Fred.
<<Sono felice di avervi trovato, ragazzi>>sorrise Jacob<<Non so se tornerò mai a casa... Almeno non finché riceverò un segno dal Signore>>
<<Lo spero per te>>gli disse Daniel <<Mancherai un sacco alla tua famiglia>>
<<Mancano anche a me. Ma non le altre cose>>
<<Probabilmente hai fatto la cosa giusta>>intervenni <<Spero che tu riesca a trovare le risposte che stai cercando>>
<<Grazie, Sean. E tu, Lydia? Tocca a te>>
<<Oh...>>replicò lei <<Nah, passo. Ho già cantato prima>>
<<Figurati>>ridacchiò Fred <<E tu, Sean? Ovviamente non devi parlare di quel... casino di Seattle, ma...se hai qualche altro aneddoto...>>
<<No. Quello non lo batte nessuno>>mormorai.
<<E io?>>chiese Daniel.
<<Mancavi solo tu, tappetto>>disse Fred finendo la sigaretta.
<<Non è solo un brutto ricordo, ma... sono tutti quelli dei miei amici. Mi sembra di aver deluso tutti. Come Nick e Lyla a Seattle...E la nostra cagnolina, Stella. Un puma l'ha uccisa e se l'è portata via. E poi ho perso Walter... Perché siamo dovuti scappare. Di nuovo. So che non è più mio amico perché gli ho detto una bugia. Ma soprattutto...mi manca il mio migliore amico. Il mio papà..>>
<<Cavoli, ometto. Dev'essere dura>>
<<Mi dispiace tanto, Daniel>>mormorò Lydia.
<<Tu non hai deluso nessuno>>lo rassicurò Annabeth <<La vita è così>>
<<Sì, la vita fa schifo>>convenne Fred <<Dobbiamo solo lasciarci trasportare dalla corrente...Come un...fiume. Ecco perché non penso mai ai miei brutti ricordi>>
<<Ma dai!>>iniziò Lydia.
<<Hai iniziato tu, imbecille! Non tirarti indietro!>>protestò Penny.
<<Sentite, saputelli,>>ribatté Fred <<sto solo dicendo che non si può cambiare il passato, quindi c'è da pensare solo a quello che verrà. I ricordi sono solo delle lezioni per il futuro>>
<<Il futuro, eh?>>chiese Lydia <<Qual è il tuo grande piano, profeta?>>
<<Volete sapere che piani ho? Ok, immaginatevi una bella casa al mare in Costa Rica. Sole, i piedi nella sabbia... Vista sull'oceano... Saremmo una famiglia con dei problemi ma molto, molto felice! Passeremmo le giornate bighellonando, a cantare, e...a bere cocktail dentro alle noci di cocco. Ci servono solo un po' di soldi per arrivarci, ma poi... Bingo!>>
<<Porca miseria. È questo il tuo sogno? Una casa al mare e dei cocchi?>>
<<Oh, è troppo noioso per voi?>>
<<Assomiglia al piano di un pensionato in Florida!>>ridacchiò Lydia <<Non mi serve nient'altro che non abbiamo già! Certo, adesso ci facciamo il sedere, ma se vogliamo possiamo andarcene! Non mi fermerò mai da nessuna parte, non esiste! È così che iniziano i casini, credimi. Quando inizi ad avere delle cose tue. Cose che devi difendere. Delle proprietà. Un terreno. Una famiglia. Cosa pensi che ti manchi adesso?>>
<<Uhm...Dei cocktail nei cocchi?>>
<<Abbiamo opinioni diverse, deficiente!>>
<<Bah, sono troppo fatto per le vostre cavolate>>disse Penny <<Vado a letto!>>
<<E abbiamo perso Penny! Peace e Love, fratello>>lo salutò Fred.
<<Oh, è rimasta un po' di birra... Chi la vuole?>>chiese Annabeth.
<<Se proprio devo...>>
<<Sì, solo un goccino>>concordò Lydia, poi mi fissò <<E poi dobbiamo parlare dei capelli da hippy di Sean! Gli serve proprio un bel taglio...>>
<<Verissimo! Tocca a te farti un bel taglio!>>esclamò Fred, divertito <<È il karma!>>
<<Vado anch'io>>annunciò Jacob, alzandosi <<'Notte a tutti>>
<<Oh, sono stanchissimo... Non vuoi andare a letto?>>mi chiese Daniel.
<<No, ehm, io resto ancora un po' qui>>gli risposi.
<<Devo tornare da solo?>>
<<Oh, quindi adesso sei di nuovo un bambino?>>
<<Non avere paura, c'è Fred con te. Ti accompagnerò io, ometto>>si offrì.
<<Buonanotte, Daniel!>>gli augurò Annabeth.
<<Sogni d'oro, tesoro!>>lo salutò Lydia, poi si rivolse a me <<Adesso sei nostro, Diaz... Vediamo di sistemare quel mocio che hai sulla testa>>
<<Sì, anche no>>ribattei <<Mi piace il mio mocio>>
<<Sean, forse non l'hai notato, ma qui abbiamo certi standard>>
<<Ok, ok, ma tagliameli bene>>mi arresi.
<<Bravo ragazzo! Così mi piaci!>>
Mi sedetti sulla panchina mentre Annabeth e Lydia si sedevano a terra.
<<Non voglio finire con i capelli a triglia...o peggio>>
<<Dillo al tuo barbiere...>>ridacchiò Lydia.
Guardai Annabeth, confuso.
<<Non guardare me, ciccio. Io taglio solo erba>>disse lei.
<<Oh-oh. Ho un brutto presentimento...>>mormorai.
<<Ma ciao, giovanotto!>>esclamò un gioioso Fred con in mano un paio di forbici e un rasoio alle mie spalle, facendomi trasalire<<Benvenuto al salone McNamara...>>
<<Io me ne vado>>
<<Dai, Non agitarti, sei in mani esperte>>ridacchiò mentre iniziava a tagliarmi i capelli <<Rilassati e buona rasatura. Vediamo un po'... Giù quelle manacce>>aggiunse quando provai a toccarmeli.
<<Oh, oh! Aspetta, Fred! Attento... Che fai?!>>scherzarono Lydia e Annie ridendo.
<<Ho detto di non preoccuparti>>mi rassicurò Fred scuotendo la testa <<Lydia, piantala di prenderlo in giro!>>
Annie e Lydia si scambiarono il cinque.
<<Stai dritto, diamine!>>mi pregò Fred <<Così...>>
<<Molto bello, stiloso>>disse Lydia sorridendo <<Davvero!>>
<<Certo>>replicò Fred <<Qui al salone McNamara siamo dei professionisti! Mmh...Un po' più corti qui... Sì, meglio. Ho quasi fatto...Et voilà! Allora?>>chiese puntandomi uno specchio.
Osservai il mio nuovo taglio nel riflesso: rasati ai lati con il ciuffo al centro<<Wow! Lo adoro!>>
<<Prego, prego>>
<<Attento, Sean. La gente penserà che sei uno di noi>>ridacchiò Lydia.
<<Non penso proprio, Lydia. L'aspetto non significa nulla>>ribatté Annabeth.
<<E per fortuna, guardati. Tieni, te la sei meritata>>le passò una bottiglia di birra.
<<Non lo so, sono già distrutta...>>
<<Nemmeno Sean riuscirà a dormire>>
<<Nah, non mi svegliano nemmeno le cannonate>>replicai.
Per il resto della serata io, Fred e le ragazze parlammo di molte cose tra cui, chissà come, il tema dell'orientamento.
Fred raccontò che oltre a fidanzarsi con Lydia, ebbe anche una relazione con un ragazzo.
<<Ti consideri bi, o...>>gli chiesi curioso.
<<Arrapato. Io vedo persone, non generi>>rispose Fred, ridacchiando <<Va bene tutto>>
<<Mi sa che Sean è curioso!>>commentò Lydia, sorridendo <<E tu invece?>>mi chiese.
<<Io... Alcuni ragazzi sono carini...e anche le ragazze...>>farfugliai, arrossendo.
<<Oooh, e che tipi o tipe ti piacciono?>>chiese Fred.
<<Cavolo, fallo respirare, dongiovanni!>>lo rimproverò Lydia.
<<Sto scherzando! Lo sa benissimo che sono carino>>mi sorrise.
<<Comunque>>balbettai cercando di riprendermi<<Non ditelo a Daniel, non lo sa che sono bi. L'ho detto solo a mio padre e a nessun'altro>>
<<Certo, non lo diremo>>promisero.
<<Ok, piccioncini, io vado a letto>>annunciò Annabeth, alzandosi <<Domani abbiamo un sacco di roba da fare... E poi ci pagano!>>
<<Sì anch'io ho bisogno di dormire. Buonanotte a tutti!>>salutai<<Grazie per il taglio di capelli e...per la chiacchierata>>
<<Buenas noches, Sean!>>disse Fred con un cenno della mano <<Tanto amore per quei capelli!>>

Arrivai alla nostra tenda e trovai Daniel addormentato profondamente.
Mi stesi vicino a lui e, poco dopo, mi addormentai anch'io.














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