Flashback

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3 mesi prima dell'incidente

Ero in camera mia, sdraiato sul letto mentre ascoltavo una canzone pop con gli auricolari tenendo gli occhi chiusi.
Ad un tratto notai Daniel entrare di soppiatto e frugare nel mio zaino.
<<Non ci credo, stronzetto che non sei altro!>>sbottai <<Daniel! Vieni subito qui!>>urlai quando lui corse via con in mano qualcosa.
<<Ti ho beccato>>mormorai alzandomi dal letto.
Sul comodino avevo un biglietto per il concerto regalato da Lyla per il mio compleanno.
Sulla scrivania, invece, avevo poggiato la lettera di candidatura per un lavoro part-time. Chissà se mi avrebbero preso.
Uscì dalla stanza, cercando mio fratello.
Lo cercai ovunque e alla fine aprii lo studio di papà vicino al salotto.
Dan fece per fuggire ma riuscii ad afferrarlo per un braccio <<Fermo!>>
<<Lasciami! Piantala!>>gridò divincolandosi.
<<Allora? Sai che non devi entrare in camera mia!>>gli sfregai la testa con le nocche.
<<Ahia, mi fai male!>>protestò.
<<Sì, e adesso faccio sul serio! Hai capito? Hai capito, Daniel? Non devi entrare in camera di tuo fratello!>>
Dan riuscii a liberarsi e andò a sbattere di schiena su una mensola dei libri, facendo cadere un trofeo di papà che poi si ruppe.
<<Ohi, attento!>>sbottai.
<<Hai iniziato tu, stronzo!>>
<<Cos'è 'sto casino?>>chiese papà irritato probabilmente attirato dalle nostre urla <<State litigando di nuovo?>>
<<Sei contento adesso?>>gridai a Daniel.
<<Piantala!>>ribattè.
<<Basta! Adesso mi sto stufando. Cose successo, Sean?>>mi chiese papà infuriato <<Allora?>>
<<Papà, io gliel'avevo detto di non entrare in camera mia!>>
<<Si è arrabbiato e...>>intervenne Dan.
<<Non mi ascolta mai!>>dissi a papà ignorando mio fratello.
<<e...mi ha spinto e ha rotto il
trofeo!>>
<<È una bugia! Le dice sempre quando lo scoprono...lo stronzetto>>
<<Basta!>>papà ci afferrò entrambi per un braccio <<Ascoltatemi bene, perché adesso sono stufo, intesi?>>chiese guardandoci <<Questa è anche casa mia, non il vostro parco giochi! Avete capito?>>
Ci lasciò andare e raccolse il trofeo danneggiato <<Questa settimana mi state facendo perdere la pazienza... Tutto ok, mijo?>>chiese a Dan <<Adesso parlo con tuo fratello. Sai cosa fare. In camera senza giochi>>
<<Non ho fatto niente!>>dissi a papà quando Dan chiuse la porta della sua stanza.
<<Mh-mh. Dobbiamo parlare. Forza>>ordinò facendomi segno di raggiungere la mia camera.
<<Che due palle!>>esclamai dando un calcio ad un libro di scuola che non avevo raccolto dal pavimento. Mi sdraiai sul letto, di faccia.
<<Ok, gliel'hai proprio fatta vedere a quel libro>>disse osservando il libro che giaceva a terra dall'altra parte della stanza <<Hai finito? Eh?>>
<<Bah. Tanto non mi crederesti mai>>mormorai coprendo il volto con le braccia <<Dai sempre ragione a Daniel!>>
<<Per favore>>disse mio padre facendomi voltare per potersi sedere sul letto <<Ascolta, Sean. Non ce la faccio da solo. Non...Non ce la faccio. Ho bisogno che mi aiuti. So che non vuoi fare da babysitter a Daniel...Stai crescendo, hai bisogno di spazio, di più libertà. Lo capisco>>sorrise <<Ma siamo una squadra. Devi assumerti qualche responsabilità>>
Rimasi in silenzio, quindi papà riprese <<Quello "stronzetto" è solo un bambino, e tu sei quasi un adulto>>
<<Lo so. E mi prendo cura di lui, giuro. Ma... è uno...un mocciosetto>>
<<Lo eri anche tu>>replicò <<Sei stato...viziato per ben otto anni prima di dover condividere i giochi con il tuo fratellino. Ti sembrerà una stupidata, ma dobbiamo essere degli esempi per lui. È pur sempre un Diaz, giusto?>>
<<Ok, ho capito. Proverò a fare il superfratellone>>
<<Cerca di esserci per lui. Come adesso. Ese es mi hijo>>disse dandomi delle pacche sulla gamba.
<<Farò tardi a lavoro>>borbottò alzandosi <<Vai a parlare con tuo fratello e fate pace. Se non distruggete tutta la casa, stasera andiamo al cinema. So che ti piace un sacco sentirlo, ma sono fiero di te. Di entrambi>>
<<Ok, ok. Vai a lavorare>>
Lui annuì, chiuse la porta e aggiunse <<Ci vediamo stasera, ragazzi! Fate i bravi e non rompete nien... nient'altro>>
Uscii da camera mia e bussai sulla porta di Dan <<Posso entrare? Sono il fratellone...cattivo>>sorrisi.
<<No! Non entrare!>>
Ma io da bravo fratello che ero, lo ignorai ed entrai lo stesso.
<<Ho detto no! Vai via! Fa lo stesso tanto non ti ascolto!>>esclamò dandomi le spalle.
Cercai dei modi per fare pace con lui utilizzando alcuni suoi giocattoli.
Osservai il disegno di Batman che gli avevo regalato, attaccato alla parete <<Wow, non so chi l'ha disegnato, ma è fighissimo!>>imitai la voce di Batman<<"Ehi, Daniel!" "Perché sei imbronciato?" "Un giovane eroe non dovrebbe frignare!" "Dobbiamo farci vedere forti di fronte al nemico!" "E dai, giovanotto, che ho finito le frasi da dire!">>
<<Lasciami stare! E non toccare le mie cose!>>si limitò a dire.
<<Oh, l'hai tenuto>>dissi osservando un peluche di un alieno <<L'abbiamo preso a quel circo inquietantissimo, ti ricordi? Lo volevi a tutti i costi. L'ho vinto per te giocando a quel cavolo...di tiro al bersaglio>>
<<Ma va, ma se è stato papà a
mirare!>>
<<E allora? L'hai vinto lo stesso. Grazie a me>>
<<Perché sei ancora quì?>>inveì Dan.
In mano aveva un giocattolo che poi posò sul letto accanto a sé.
<<Wow, che bella. L'hai costruita
tu?>>feci per prendere il giocattolo, qualcosa di simile ad una navicella spaziale ma Dan lo afferrò.
<<Attento! Così la rompi>>
<<Oh, scusami, signor "precisino". Ok, posso sedermi?>>
Lui si girò e fece cenno di sedermi.
<<Allora>>chiesi, tranquillamente <<Quando l'hai presa?>>
<<Il mese scorso. Papà mi ha detto che devo...imparare...a fare le cose da solo. Perché...tu non ci sei mai>>
<<Ehi, che esagerato. Non me ne sono mica andato via di casa!>>
<<Quasi. Non ti vedo mai. Non vuoi più giocare insieme a me! Non facciamo mai niente! >>
<<Daniel, è che... qualche volta voglio uscire con i miei amici. Tra un paio d'anni farai lo stesso>>
<<Perché? Non voglio crescere. È noioso>>
Restammo in silenzio e alla fine Dan estrasse il mio orologio dalla tasca.
<<Tieni>>disse porgendomelo <<Scusa se te l'ho preso...>>
<<È questo che volevi?>>gli chiesi prendendo in mano
l'oggetto <<Questo stupido
orologio?>>
<<Avevi detto che me ne prendevi uno al mercatino la scorsa settimana. Ma poi...ti sei dimenticato. Come sempre>>
<<Beh, allora tieni questo>>glielo restituii.
<<Wow, grazie Sean!>>esclamò felice abbracciandomi <<Fooorte! Lo terrò con me per sempre>>promise guardandomi negli occhi.
Pace fatta.


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