C'è un'isola che all'Eden fa invidia e che non compare su nessuna mappa perché ancora non è stata scoperta ma già si sa che quest'isola cela un ricco segreto e il mistero per raggiungerlo è racchiuso in questo libro. Non farti ingannare dal popolo nascosto, ti sta accanto e ti accompagna e sicuro poi si lagna, prosegui ad est ma non svegliare il Leviatano perché non ti farà sognare. Di Beemot non ti fidare solo del Pegaso lo potrai fare se le gemme saprai trovare.
È un viaggio nell'ignoto quello che stai per affrontare...«Angelica lo sai che io non ti posso aiutare, perché lo hai portato qui? Non sono mica un'indovina»
«Lo so lo so ma sei l'unica che ne potrebbe sapere qualcosa»
«Io sono una cartomante, inganno la gente per farmi un po' di soldi Angelica»
«Mio padre stava studiando questo libro da molto, aveva già tracciato delle rotte ma sono andate tutte perse»
«Oh tesoro... se solo Salvador fosse ancora qui... potrebbe aiutarti»
«Ah...» sospirò tristemente «Sento che per me è importante, devo trovare quest'isola fosse l'ultima cosa che faccio»
«Dammi qui fa vedere» le prese il libro dalle mani e rilesse l'incipit velocemente «Forse questa prima parte si riferisce a qualche mito marino, solo che io non me ne intendo... e ovviamente non voglio che tu vada a chiedere aiuto ai marinai, lo sai che sono dei mezzi maniaci» poi ci pensò su per qualche istante «Prova a cercare in biblioteca»
«Ci andrò questa sera in biblioteca... uffa oggi pomeriggio mi tocca lavorare alla panetteria fino all'orario di chiusura»
«Ti sfrutta per bene quell'uomo»
«Già...»
«Però ci verrai alla notte delle lanterne dopo il lavoro? È la festa dell'anno non puoi saltarla»
«Probabilmente sarò sfinita ma ci sarò, non posso mica perdermela»
C'era una volta, ad est dei Caraibi, un piccolo villaggio popolato da commercianti tranquilli. Il borgo sorgeva all'interno di una conca di scogli e rimaneva protetto dalle tempeste marine, dai pirati e da altri pericoli. Angelica viveva qui da poco ma sì era già fatta molti amici così come qualche nemico.
«Angelica sei di nuovo in ritardo. La prossima volta ti licenzio»
«Mi dispiace signor Edgar, vi prometto che non succederà più»
«Prepara dell'impasto integrale e anche quello ai cereali» sembravano non interessargli le scuse
«Certo» chinò il capo
Poco dopo l'uomo lasciò il locale per fare delle commissioni.
«Angelica fai questo Angelica fai quell'altro... non ne posso più di quest'uomo... vorrei solo che questo giorno passasse il più velocemente possibile»
Ma chiaramente quello era uno di quei giorni in cui le lancette dell'orologio non giravano mai.
Nel frattempo a qualche miglio marino di distanza...
«È quello Gibbs?» osservava Jack al cannocchiale
«Si capitano, è quello il villaggio... è pieno di ricchezze»
«Oro, argento?» era emozionato
«Stoffe pregiate, vasi preziosi e poi dicono che il cibo e i locali siano fantastici»
«Dobbiamo trovare una baia per ormeggiare la nave, ci recheremo lì con una scialuppa quando la notte calerà»
«Ottimo piano capitano»
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Alla ricerca dell'isola perduta
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