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Riprese a piangere ma l'uomo le appoggiò una mano sulla schiena per darle conforto. Angelica, con la mano tremante, aprì il libro e mostrò all'uomo la pagina che Barbanera aveva fatto scomparire.
Jack lesse a bassa voce ma non conoscendo la lingua non capí.

«Che significa?»

«L'ha scritto mia madre. Poi ha regalato il libro a quel mostro» iniziò «Vuol dire: Si verrà un posto per guarire»

«Continuo a non capire perché tu sia così tanto disperata da rinunciare alla tua vita»

«Il mostro è mio padre...»

Dopo qualche istante di silenzio fece un respiro profondo e riprese a parlare.

«Ha ucciso mia madre, mi ha sempre mentito... mi aveva detto che era morta durante il viaggio di ritorno in Spagna... invece è stato lui a farle del male...» spiegò struggendosi nel dolore

«Che uomo... anzi non si può definire tale» commentò schifato

«È stata mia madre a trovare l'isola, lei voleva crescermi lì per proteggermi e lui gliel'ha impedito togliendole la vita...»

«Ascoltami» mentre la stringeva forte «So che è dura, soprattutto perché sei venuta a saperlo ora, ma devi provare a calmarti»

«Come faccio Jack?» ribatté disperata

«È una cosa già successa ormai, è tutto nel passato e non puoi fare niente per cambiarlo. So di essere brutale nel dire ciò ma è meglio che tu te ne faccia una ragione fin da subito»

«Ma era la mia mamma e lui me l'ha portata via... io sarei potuta crescere con lei e avere una bella vita piena di amore, non mi sarebbe servito a nulla un padre»

«Lo so ma è inutile fare supposizioni» iniziò ad accarezzarle la schiena «Stenditi per favore»

«Non mi lasciare qui da sola ti prego»

«Non ho intenzione di andarmene» si sdraiò anche lui e la strinse forte a sé

«Io non capisco perché lui mi abbia privato di mia madre, lei non voleva nulla in cambio. Lui ci avrebbe potuto far vivere libere e al sicuro. Invece ha rovinato tutto»

«Pagherà per tutti i crimini commessi, stai tranquilla» cercò di consolarla «Ora ti racconto io una cosa...»

«Spero una buona notizia» riuscì a trovare la forza di sorridere

L'uomo annuì felice e le accarezzò una guancia.

«Sono venuto fino al tuo villaggio perché è stata la bussola che mi ci ha condotto... la cosa che più volevo eri tu Angelica» confessò «Io ho cercato di dirtelo fin dall'inizio»

Si avvicinò a lui e lo baciò.

«Stringimi forte ti prego» gli sussurrò a fior di labbra

Poi appoggiò la testa nell'incavo del suo collo. Il pirata invece prese ad accarezzarle i capelli.

«Ti ricordi che quando eravamo giovani lo facevo sempre per farti addormentare?»

«Sì Jackie» disse con le gote arrossate

Ghignò per il modo in cui lo aveva chiamato.

«Comunque eri la più bella al ballo... anche se hai ballato con il nemico»

«Se avessi saputo chi era non mi sarei mai fatta avvicinare»

«Lo so amore»

«Io ho rovinato tutto» pensò ad alta voce «Anzi io rovino sempre tutto»

Alla ricerca dell'isola perdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora