16

150 6 2
                                    

Will's Pov

Il pomeriggio non tardò a venire infatti erano già l'una e un quarto e tornò anche da lavoro mia madre appoggiando la borsa sul divano, con la domenica non andava mai d'accordo con i cliente specificamente con gli adolescenti come noi e non c'è un perché su questa cosa ma ci sono molti che si lamentano quindi si trasferirà preferibilmente anche lei allo Starcout insieme tutti gli altri negozi di abbigliamento o robe varie e bar che gli occorrono, appena schiusa gli saltai addosso e la abbracciai.
"Oh c'è anche Mike qui.."
Affermò con stupore ma senza nessun segno di felicità o tristezza dal tono di voce o gli occhi.
"In realtà sono da-"
Non poteva dire nulla quindi lo bloccai subito perché a mia madre potrebbe venire qualche infarto o in mente strane idee come quelle di Max che sanno inventare solo loro.
"Si è venuto oggi!"
Lo fulminai con lo sguardo e lui mimò un si con la testa per poi iniziare ad apparecchiare.
"Aspetta Mike ti aiuto"
Feci per allontanarmi dalla donna e avviarmi vicino Micheal per dargli una mano, intanto tornò anche Jonathan che gli tesi anche a lui semplicemente le braccia e mamma invece stava cucinando, finito il tutto ci mettemmo a tavola pranzammo e il corvino iniziò ad incamminarsi verso camera mia poi mia madre andò momentaneamente nel bagno e poi a cambiarsi in camera sua mentre rimasi al tavolo solo con mio fratello che prese parola per primo.
"Allora.. quindi ieri tu e Mike cosa avete combinato?"
Non posso crederci che ci abbia visti, ha notato questo ma non la fasciatura al braccio!?
"Niente assolutamente niente di niente, mi sono solo fatto male mi ha aiutato e ce ne siamo tornati a casa!"
Precisai inventandomi qualche bugia credibile per il braccio.
"E per quanto la terrai questa fascetta?"
Domandò non aggiungendo nulla sul discorso ma proprio quando pronunciò l'ultima delle parole sentii un forte dolore pulsare più e più volte ripetutamente sulla ferita attuale, istintivamente mi portai una mano al braccio e Jonathan si avvicinò a me per vedere se era tutto ok ma palesemente non lo era.
"Ehi Will va tutto bene.."
Imitai una smorfia di dolore ma se magari forse sapessi cosa fosse.
"Si si.. torno in camera"
Me ne andai senza farlo rispondere o aprire più bocca nella stanza trovando Wheeler ad osservare i miei disegni e le foto con la mia famiglia che tenevo appese per la camera.
"Sei davvero carino nelle fotografie"
Ci provò il ragazzo ma era definitivamente no chance da come lo aveva detto, mi avvicinai e me lo tirai appresso dalla schiena buttandolo sul letto però sentii di nuovo provenire il suono di uno schiocco leggero peggio del precedente da cui dalla mia bocca uscì un lamento di malore insopportabile.
"Non credi che dovremmo andare a fare una visita?"
Annuii e ce ne andammo, io cercando di non far intravedere il dolore che provavo soprattutto a mio fratello.
"Noi usciamo"
Si limitò ad informare Mike per poi uscire dalla casa.
"Andiamo sulla stessa bici?"
Chiese per poi iniziare a montare sulla mia e anche unica a disposizione.
"Ok.."
Salii dietro di lui posizionandomi lentamente e cosa peggiore è che le nostre due intimità si toccavano anche con tutto il tessuto e non mi rassicurava di certo anzi mi continuava a provocare ancora più malore. Arrivati scesi mi prese per mano ed entrammo con della gente che ci lanciava delle occhiatacce che sinceramente mi spaventavano molto, ero anche completamente rosso, ci prendemmo il numero per prenotare tra qualche quarto d'ora la visita e aspettammo il nostro turno sedendoci nei due primi posti isolati e disponibili dove prima si erano alzati due uomini per la nostra presenza.
"Secondo me è rotto"
Ammisi ansioso del risultato e altrettanto il ragazzo al mio fianco.
"Può essere vero come oppure no"
Mi preoccupava ancora di più il fatto che si avvicinava e teneva appoggiata una mano sul mio capo tra i capi non dando conto per niente a tutta quella gente nella stanza che ci osservavano ed intanto vidi a che una ragazza della nostra età farci una foto e poi scrivere ma non capii bene cosa stesse facendo quindi provai ad ignorarla anche se la curiosità mi stava praticamente mangiando vivo.
"Numero 34"
Finalmente sentimmo una voce femminile che chiamò il nostro turno e non solo perdemmo tempo ad alzarci con delle ragazze che mi tiravano soprattutto sguardi innamorati a me a cui Mike gli regalò un fatidico dito medio e subito la metà girò gli occhi verso un'altra direzione e come regalo per lui stavolta gli stampati un piccolo bacio sulla guancia rimanendo unito al suo braccio dubbioso.
"Dite pure il vostro problema"
Appena entrati il dottore posò gli occhi su di me con qualche sentimento caldo che non riuscivo a percepire ma non ci feci molto caso o molte paranoie intorno.
"Il mio amico si è ferito in un'incidente ed ora non capiamo se ha il braccio rotto"
Non aggiunse troppi dettagli ma il dottore capì subito.
"Bene.. ragazzo di sieda lì perfavore che devo controllare se ha qualche osso rotto"
Annuii e mi sedetti sul lettino per poi vedere il dottore avvicinarsi a me lentamente con qualche oggetto per il controllo ma prima mi espose qualche domanda con alcune anche fin troppo personali a parer mio.
"Prima di iniziare ho bisogno che tu mi risponda ad un paio di domande"
Quell'uomo non mi convinceva molto ed in primis dalla faccia.
"Beh.. ok?"
Cercai di apparire il più serio possibile ma la mia ansia mi sovrastava dieci volte di più.
Dt."Iniziamo, il dolore da quanto sta circolando?"
W"Credo da minimo due giorni"
Dt."È forte"
W"Dipende.. a volte è leggero ed altre esagera anche a seconda dei movimenti che faccio"
Dt."Quel ragazzo è il suo fidanzato"
W"Ma che domanda è.. cosa c'entra "
Dt."Risponda sinceramente"
Ok ma che cavolo di dottore è? Mi sta praticamente chiedendo se sono fidanzato ma io non voglio stare in compagnia di un pedofilo infatti Mike appena sentì il signore pronunciare la parola fidanzato lo immaginò già morto ricoperto di sangue steso a terra e questa cosa si poteva chiaramente notare, era un po' troppo protettivo a volte nei miei confronti.
W"Scusi non potremmo andare avanti"
Dt"Va bene. Ma sappia che non faciliterà il lavoro"
W"Ehm ok certo siamo sono ecco.. amici"
Dt"Bene, è vergine"
A quella domanda Micheal stava letteralmente per partire mentre io mi alzai e allontanai di scatto dall'uomo, ma che caspita di intenzioni aveva..?
"Scusi ma lei è un dottore si o no..?"
Chiesi ancora più turbato di prima e l'uomo si avvicinò a me ma io lo allontanai di sfuggita dirigendomi verso di Mike.
"Mi fa davvero piacere che gli stia dando del carino ma noi siamo venuti qui per una visita no per vedere il mio amico venire violentato da un uomo disgustoso come lei"
Abbracciai il ragazzo come se fossi un bambino di sei anni che ha trovato un peluche ad orsetto e lui fosse il mio pupazzo.
"Ma chi ti credi di essere?"
Continuò il dottore avvicinandosi sempre di più con gli occhi puntati dritti su di me.
"Piacere di conoscerla Mike Wheeler e ora la prego di guardare se il mio ragazzo ha qualche osso del corpo rotto grazie"
Indignato guardò prima me e poi Wheeler per poi farmi nuovamente sedere ma stavolta con il corvino di fianco e iniziare a controllare se avessi qualcosa di rovinato.
"Ha l'osso del braccio rotto deve essere fasciato immediatamente sennò ci saranno gravi conseguenze"
Annuì e mi feci ingessare lentamente il braccio dalla mano al gomito mentre Mike era lì vicino a me a sostenermi tenendomi per mano anche se la bugia del fidanzato mi aveva aggiunto ancora più dubbi che giravano bella mia testa come se volesse esplodere, continuava a passare il gesso per fermare per bene le ossa e intanto dalla mia bocca uscì un leggero gemito che in quel momento mi dovrebbe solo deporre con una spada qualcuno come i cavalieri ai tempi antichi facevano in guerra contro un popolo infatti quel fottuto vecchio mi guardò altrettanto Micheal ma con una piccola modifica leccandosi il labbro inferiore, ero praticamente con due pervertiti chiuso in una stanza, passò una mezz'oretta e finalmente finì tutto quanto e ce ne andammo da quell'ufficio per mano, il corvino la teneva stretta alla mia e la stringeva molto di più per paura che mi possa essere accaduto qualcosa dopo quei pochi minuti in quella stanza.
"Non ci veniamo più qui"
Disse ed io sorrisi a quel suo tono mischiato tra la rabbia e la preoccupazione realizzando che fosse solo ed esclusivamente per il sottoscritto.
"Andiamo a casa tua?"
Domandai facendo riferimento alla casa Wheeler già quando eravamo a metà strada e lui abbassò istintivamente il capo.
"tornando su quest'argomento c'è una cosa che non ti ho ancora detto.."
Iniziarono a uscire delle piccole lacrime dal suo volto per poi cadere sul manico alzando poi la testa dato che comunque eravamo pur sempre in bicicletta, gli passai una mano sulla spalla per rassicurazione per poi aprire bocca.
"Me la racconti a casa ok?"
Lo informai con un tono basso e dolce provando ad non aumentare in avanti di troppo con il mio cuore, lui semplicemente fece cenno di si senza dire più nulla per tutta la strada verso casa sua, l'unico rumore che si poteva sentire erano le poche macchine che passavano ogni tanto o degli adolescenti che parlavano di cose loro, alcuni scherzando e ridendo ed altri con una serietà che non mi donava per niente, riguardo l'accaduto di poche ore fa ormai ci ero rimasto abbastanza a disagio però in confronto mi era piaciuto quando il ragazzo in questo momento davanti a me da guidatore mi aveva chiamato fidanzato davanti all'uomo. Mentre continuavo a pensare avevamo anche raggiunto destinazione e dopodiché mi aiutò a scendere pian piano dal veicolo per non farmi male e poi bussammo all'abitazione.
"Oh vedo che hai portato amici?"
Ad aprire fu una donna più grande di noi di pochi anni che portava una abito lungo fino alle ginocchia lilla con dei quadrati poco più al di sopra del petto, vestito ricoperto da una camicia di Jeans corta con poi una capigliatura un po' fantasiosa con dei ricci scompigliati e dispersi per di qua e di là.
"Si certo!"
Rispose il fratello da quel che sembrava per poi prendermi per mano e trascinarmi dentro camera sua ma prima di aprire la porta chiusa lo fermai chiedendogli un piccolo favore.
"Mi puoi mostrare la casa?"
Domandai con un'espressione sognante ma anche pregante mentre lui roteò gli occhi di intravide anche la sorella ridacchiare leggermente in sottofondo ad osservarci entrando in una stanza che possibilmente sia camera propria.
"Ti prego!"
Continuai a supplicarlo e alla fine cedette.
"Questa è il salotto"
Mi mostrò scendendo le scale trovando la madre giocare con un'altra delle sue sorelle.
"Salve"
Salutai educatamente la mamma per poi continuare ad ammirare la casa.
"Ciao Mike e ciao..nome?"
Mi chiese il nome indicandomi e non aspettai due secondi a risponderla.
"Will! William Byers!"
La madre si stupì facilmente ma non capii totalmente nulla della sua strana espressione.
"Mike allora questo è quel famoso ragazzo a scuola di cui mi parl-"
Micheal subito la interruppe quando proprio stavi per capire di cosa parlasse la donna e cosa intendesse con quella faccia sbalordita.
"Zitta mamma non è importante adesso!"
Fece per zittirla e la madre lanciò uno sguardo malizioso ad entrambi per poi continuare il gioco con la figlia.
"La cucina bla bla bla e il bagno, ah w poi lo sono come già hai visto mia madre e mia sorella minore Holly"
Mi indicò la bambina piccola che mi fece una linguaccia a cui Wheeler fece il finto offeso ed infuriato poi salimmo nuovamente le scale e mi mostrò camera di sua sorella.
"Questa è la stanza di mia sorella, lei si chiama Nancy"
La sorella maggiore lo guardò per un'attimo e poi passo velocemente lo sguardo su di me osservandomi dalla testa alla punta dei piedi per poi salutarmi.
"Ciao Will giusto?"
"Si come fai a sapere il mio nome"
Mi stupii poco alla mia stessa domanda anche perché era fidanzata con mio fratello quindi..
"Nostra madre ha un tono di voce abbastanza alto è nella norma che si senta parlare"
Annuii per poi non guardarla più perché il corvino chiuse la porta davanti a noi per mostrarmi la matrimoniale del padre e la madre, quella della sorella minore e poi la sua da cui ci entrammo facendomela vedere pezzo per pezzo.
"Bella camera"
Mi complimentai sedendomi sul suo letto continuando a guardarla ed infine portare gli occhi su di lui che si stava avvicinando a me osservando le mie pupille e l'iride verdastro o anche color nocciola dei miei occhi trasformando il suo sguardo da felice e annoiato ad una serietà come quella di un gruppo di ragazzi che avevo appunto avvistato per le strade di Hawkins.

______________________

Spazio Autrice

Sto urlando solo perché ho comprato il cartonato Celebrity di Noah quindi ora posso ufficialmente dire che la mia vita è perfetta. Questo capitolo ha 2210 parole.

Mitch-
XOXO

you can be my boyfriend. l|BylerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora